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ECONOMIA

Le stime

Cgia: sulle imprese italiane tasse per 110,4 miliardi

In valore assoluto solo la Germania riscuote di più. La percentuale sul gettito totale in Italia è del 16%, sopra la media europea all'11,3%. Vessati anche i pensionati italiani: Confesercenti calcola che in 6 anni hanno perso 1.419 euro di potere d'acquisto

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L'impresa italiana è affaticata in termini di competitività dalla pressione fiscale. Ogni anno, secondo una stima della Cgia di Mestre, gli imprenditori versano ben 110,4 miliardi di tasse. In valore assoluto solo la Germania riscuote di più, ma il dato non deve ingannare: i cittadini tedeschi, infatti, sono 20 milioni in più e in proporzione è quindi più alto anche il numero di aziende. "Alle nostre imprese - commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - viene richiesto lo sforzo fiscale più pesante"; secondo l'ultimo studio della Confesercenti, infatti, in 6 anni i pensionati italiani hanno perso oltre 1.400 euro di potere d'acquisto, oltre 118 euro al mese. 

Cgia: in Italia le tasse delle imprese valgono il 16% del gettito
La Cgia di Mestre calcola inoltre la percentuale delle tasse pagate dalle imprese sul gettito fiscale totale. A guidare la classifica europea, in questo caso, è il Lussemburgo, con il 17 per cento, al secondo posto l'Italia con il 16 per cento sopra la media europea che si assesta all'11,3%. Seguono l'Irlanda, al terzo posto, con il 12,3 per cento, la Germania con l'11,6 per cento, il Regno Unito l'11,2 per cento e la Francia il 10,3 per cento.

Bortolussi: alta la fedeltà fiscale delle imprese italiane
Nonostante sostengano uno sforzo enorme - commenta Bortolussi - le imprese italiane continuano a dimostare fedeltà fiscale. Le aziende pagano le tasse fino in fondo, anche se "la giustizia è poco efficiente, il credito viene concesso con il contagocce, la burocrazia ha raggiunto livelli ormai insopportabili, la Pubblica amministrazione è la peggiore pagatrice d'Europa e il sistema logistico-infrastrutturale abbia ritardi spaventosi".

Confesercenti: i pensionati pagano più dei lavoratori attivi
Dal 2008, in 6 anni, un pensionato italiano ha perso 1.419 euro di potere d'acquisto, oltre 118 al mese. Lo calcola il presidente il Confesercenti, Marco Venturi secondo il quale sono "L'Italia è il solo Paese in Ue in cui i pensionati pagano in proporzione più tasse di quando erano attivi. Nel resto d'Europa non è così - continua Venturi - anzi, avviene il contrario. In tutti i Paesi, a parità di reddito, un pensionato paga in misura inferiore del dipendente".