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SPORT

Giro d'Italia, 20.ma tappa

Incredibile Nibali! Stacca Chaves e conquista la maglia rosa

Il campione italiano irresistibile per il secondo giorno di fila. Nella tappa vinta da Taaramae, attacca sulla penultima salita e sfila il segno del comando dalle spalle del colombiano. Domani la passerella finale

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di Nicola Iannello
Un immenso Vincenzo Nibali piazza l’attacco vincente e in pratica vince il Giro d’Italia con una tappa d’anticipo. Il campione messinese infligge un distacco di 1’36” alla maglia rosa Esteban Chaves (era in ritardo di 44” in classifica generale) e diventa leader della corsa rosa. Il capolavoro nell’ultima frazione alpina. Ancora montagne, ancora neve, per lo show dello ‘Squalo dello Stretto’ che bissa il successo del 2013 con due imprese ormai ritenute impensabili. Nella ventesima tappa da Guillestre a Sant’Anna di Vinadio (134 km), vinta dall’estone Rein Taaramae, Nibali stacca Chaves sulla salita del Colle della Lombarda e conquista la vetta della classifica generale con 52” sul colombiano e 1’17” su Alejandro Valverde.
 
“È stata una giornata spettacolare. Ringrazio i miei compagni, il gioco di squadra è stato fondamentale. Dopo la vittoria di ieri ho avuta la consapevolezza di stare bene” il primo commento a caldo di Nibali.
 
La ventesima e penultima tappa, con partenza in Francia e arrivo in provincia di Cuneo, prevedeva quattro Gran premi della montagna, tutti sopra i 2.000 metri: Col de Vars, 2.108 metri, Col de la Bonette, 2.715 metri (salita di 22 km con un dislivello di 1.494 metri, pendenza media del 6,7% con punte massime del 10%), Colle della Lombarda, 2.350 metri (19,8 km, dislivello di 1.482 metri, pendenza media del 7,5% con punte del 12%), Sant’Anna di Vinadio, 2.015 metri.
 
La cronaca. Mikel Nieve va all’attacco e transita da solo in vetta al Col de la Bonette con quasi un minuto su Atapuma, Kangert, Visconti, Taaramae, Dombrowski e Foliforov. Il gruppo maglia rosa con gli uomini di classifica (Steven Kruijswijk tiene botta nonostante una microfrattura a una costola, rimediata nella caduta che gli è costata il primato) accusa un ritardo di 9’58”.
Nieve viene ripreso quando mancano 48,5 km all’arrivo. Al gruppetto si unisce presto Brambilla. Sul Colle della Lombarda, Atapuma e Dombrowski allungano, raggiunti da  Visconti. Kangert e Taaramae rientrano sui fuggitivi, ma poi il primo dei due estoni (compagno di squadra di Nibali) praticamente si ferma negli ultimi chilometri di ascesa, mentre il secondo prova l’allungo. Dal gruppo maglia rosa prova a evadere Stefano Pirazzi ma il suo tentativo dura poco, con gli uomini di Nibali (Jacob Fuglsang e Michele Scarponi) che danno il ritmo. Scarponi “tira” da par suo, a un primo allungo con Nibali, Chaves reagisce prontamente. Quando Scarponi esaurisce il suo lavoro, il suo capitano prende la situazione in mano: Chaves tiene con Valverde, mentre Kruijswijk cede. A -3 km dalla vetta, il messinese prova ancora ad allungare e fa il buco. Chaves fa fatica a stare a ruota di Valverde. Nibali trova Kangert, mentre su Chaves e Valverde arriva Uran che si mette al servizio del connazionale. Lo ‘Squalo dello Stretto’ affronta da solo gli ultimi chilometri di ascesa, proprio mentre Chaves accusa un momento di difficoltà: in vetta al Colle della Lombarda il campione italiano passa con 56” di vantaggio sulla maglia rosa (Valverde e Uran a 29”), raggiunto anche da Kruijskwijk.
 
Nella discesa, Nibali si tuffa come in una cronometro. Valverde scende a velocità super ma non riesce a raggiungerlo. La salita al santuario di Sant’Anna di Vinadio è una cavalcata trionfale per il campione tricolore. La passerella finale da Cuneo a Torino (163 km) non potrà cambiare il verdetto.