MONDO
Scene di guerriglia urbana nelle strade di Santiago del Cile
Cile, stato di emergenza dopo le proteste violente, in fiamme palazzo Enel
Scontri violenti nella notte della capitale cilena. A scatenare le proteste l'aumento dei biglietti della metropolitana di oltre un euro per viaggi nelle ore di punta, imputati al rincaro dell'energia e alla svalutazione del "peso cileno", la valuta ufficiale

C'è anche il palazzo della compagnia dell'elettricità Enel tra gli edifici incendiati nel centro di Santiago del Cile nella notte. L'incendio è divampato nel corso delle violente proteste popolari scatenate dall'aumento del prezzo dei trasporti pubblici. La compagnia ha scritto su Twitter che "verso le 22 un gruppo di ignoti ha attaccato le strutture dell'edificio della compagnia, in particolare la scala d'emergenza. Subito i lavoratori sono stati evacuati e trasferiti in un luogo sicuro, senza che ci fossero persone ferite.
Incendio domato
Enel è profondamente dispiaciuta per le gravi violenze". L'incendio è poi stato domato dai vigili del fuoco. In una nota successiva Enel ha fatto sapere che i danni "sono circoscritti alla scala antincendio e agli interni di alcuni piani". In particolare, il gruppo sottolinea che "al momento sono da escludere possibili crolli". Gli scontri sono stati violenti nella notte nella capitale cilena, dove è anche stata incendiata una sede di Banco Chile. Un supermercato, ha riferito AFP, è stato saccheggiato e varie stazione della metropolitana sono state attaccate con cocktail Molotov.
Violenze nella notte
E' stato dichiarato lo stato d'emergenza nella capitale del Cile, Santiago, a seguito della protesta contro l'aumento dei prezzi dei trasporti pubblici degenerata in violenza. I manifestanti, in maggioranza studenti liceali e universitari, hanno saltato i tornelli, devastato varie stazioni della metropolitana, acceso fuochi e fermato il traffico, causando danni in tutta la città e lasciando a piedi migliaia di pendolari. La tv ha mostrato immagini dei manifestanti che lanciano pietre, attaccano veicoli della polizia e danno fuoco ad autobus. La polizia antisommossa ha usato manganelli e lacrimogeni contro alcuni manifestanti. I disordini hanno messo in luce le forti diseguaglianze in un Paese tra i più ricchi del Sudamerica, specialmente a Santiago, città dove vivono sei milioni di persone.
Il presidente Piñera in tv
Parlando alla tv, il presidente Sebastián Piñera ha detto che lo scopo dello stato d'emergenza è di "garantire l'ordine pubblico e la sicurezza delle proprietà pubbliche e private". Il provvedimento consente alle forze dell'ordine di limitare le libertà di movimento e di riunione delle persone. Il presidente ha detto che il governo "lancia un appello al dialogo per alleviare le sofferenze di chi è colpito dagli aumenti dei biglietti". I biglietti delle metropolitana hanno subito aumenti, imputati al rincaro dell'energia e alla svalutazione del peso cileno, di oltre un euro per viaggi nelle ore di punta.
Incendio domato
Enel è profondamente dispiaciuta per le gravi violenze". L'incendio è poi stato domato dai vigili del fuoco. In una nota successiva Enel ha fatto sapere che i danni "sono circoscritti alla scala antincendio e agli interni di alcuni piani". In particolare, il gruppo sottolinea che "al momento sono da escludere possibili crolli". Gli scontri sono stati violenti nella notte nella capitale cilena, dove è anche stata incendiata una sede di Banco Chile. Un supermercato, ha riferito AFP, è stato saccheggiato e varie stazione della metropolitana sono state attaccate con cocktail Molotov.
Violenze nella notte
E' stato dichiarato lo stato d'emergenza nella capitale del Cile, Santiago, a seguito della protesta contro l'aumento dei prezzi dei trasporti pubblici degenerata in violenza. I manifestanti, in maggioranza studenti liceali e universitari, hanno saltato i tornelli, devastato varie stazioni della metropolitana, acceso fuochi e fermato il traffico, causando danni in tutta la città e lasciando a piedi migliaia di pendolari. La tv ha mostrato immagini dei manifestanti che lanciano pietre, attaccano veicoli della polizia e danno fuoco ad autobus. La polizia antisommossa ha usato manganelli e lacrimogeni contro alcuni manifestanti. I disordini hanno messo in luce le forti diseguaglianze in un Paese tra i più ricchi del Sudamerica, specialmente a Santiago, città dove vivono sei milioni di persone.
Il presidente Piñera in tv
Parlando alla tv, il presidente Sebastián Piñera ha detto che lo scopo dello stato d'emergenza è di "garantire l'ordine pubblico e la sicurezza delle proprietà pubbliche e private". Il provvedimento consente alle forze dell'ordine di limitare le libertà di movimento e di riunione delle persone. Il presidente ha detto che il governo "lancia un appello al dialogo per alleviare le sofferenze di chi è colpito dagli aumenti dei biglietti". I biglietti delle metropolitana hanno subito aumenti, imputati al rincaro dell'energia e alla svalutazione del peso cileno, di oltre un euro per viaggi nelle ore di punta.