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MONDO

Cina, spunta l'aviaria in allevamenti polli dell'Hunan. Abbattuti quasi 20.000 capi

La regione interessata dall'avaria confina con quella dell'Hubei, epicentro del coronavirus

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di Tiziana Di Giovannandrea
Le autorità cinesi hanno rilevato casi di virus H5N1 dell'aviaria a Shaoyang, provincia centrale interna dell'Hunan.

Si parla di circa 4.500 polli infettati in un allevamento che ne comprendeva oltre 7.800. Nel complesso, sono stati abbatti quasi 20.000 capi dopo la conferma del contagio.

La provincia dell'Hunan confina con quella dell'Hubei, da dove è scaturita l'epidemia del nuovo coronavirus di Wuhan.

La notizia è stata riportata dal China Global Television Network, sulla base delle informazioni fornite dal ministero dell'Agricoltura.

Secondo quanto riferisce la fonte, nella provincia sono stati abbattuti 17.828 polli dopo che l'infezione dal ceppo H5N1 si è venuta alla luce.

Le autorità locali hanno sigillato e sterilizzato l'area infetta, dove i polli sono stati abbattuti e poi smaltiti in modo sicuro, comunica il ministero.

Coldiretti, evitare allarmismi su aviaria in Cina
Coldiretti ha commentato il caso di influenza aviaria individuato nella provincia interna cinese dello Hunan, confinante con lo Hubei, l'area da cui e partita l'epidemia di coronavirus affermando: "Occorre evitare pericolosi allarmismi che in passato hanno provocato ingiustamente pesanti danni economici alle imprese e conseguenti gravi perdite occupazionali".

Coldiretti ha poi posto in evidenza che: "L'Italia dalla Cina non importa carne di pollame per la quale è peraltro obbligatorio indicare la provenienza in etichetta grazie ad una legislazione di avanguardia fortemente voluta dalla Coldiretti. L'Italia è peraltro autosufficiente nel settore avicolo".