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MONDO

25.000 delegati

Clima. Al via la Cop25. Guterres: "Scelta è tra speranza o capitolazione"

"Vogliamo davvero restare nella storia come generazione di struzzi, che passeggiava mentre il mondo bruciava?", ha aggiunto il segretario parlando davanti ai rappresentanti dei circa 200 paesi firmatari dell'accordo di Parigi, tra cui circa 40 capi di stato e di governo. Nonostante il ritiro dall'intesa per fermare il riscaldamento globale annunciato da Trump, la Presidente della Camera Usa, Nancy Pelosi è a Madrid: "Ci siamo ancora. Abbiamo una responsabilità morale nei confronti delle generazioni future"

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"L'umanità, che sta subendo le conseguenze dei cambiamenti climatici, deve scegliere tra la "speranza" di un mondo migliore agendo ora o 'la capitolazione' ". Lo ha  dichiarato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres all'apertura della COP25 a Madrid. "Vogliamo davvero restare nella storia come generazione di struzzi, che passeggiava mentre il mondo bruciava?", ha aggiunto il segretario parlando davanti ai rappresentanti dei circa 200 paesi firmatari dell'accordo di Parigi, tra cui circa 40 capi di stato e di governo.

Il mondo è un punto di "svolta" e "tra ora e la fine del prossimo decennio saremo su una di queste due vie: una è quella della capitolazione, dove come sonnambuli avremo superato il punto di non ritorno, mettendo in pericolo la salute e la sicurezza di tutti gli abitanti di questo pianeta", ha affermato Guterres. "L'altra opzione è la via della speranza. Un cammino di risoluzione e di soluzioni durevoli. Un cammino in cui le energie fossili restano dà dove dovrebbero essere, nel sottosuolo, e in cui arriveremo alla neutralità carbonica entro il 2050", ha proseguito il segretario generale delle Nazioni unite, chiedendo che si metta fine alla "dipendenza dal carbone". Sottolineando la propria "frustrazione" di fronte alla lentezza dei cambiamenti, ha ripetuto la sua richiesta ad agire in modo radicale e urgente: l'accordo di Parigi del 2015 è stato una "promessa solenne" ai popoli del mondo intero, ha proseguito.


Brasile e Cile hanno rinunciato ad ospitare la Conferenza
Il Brasile aveva rinunciato nel novembre 2018 ad ospitare la conferenza, in seguito all'elezione del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, il Cile si era offerto volontario per ospitare la COP 25 nel 2019. Ma lo scorso 30 ottobre, il presidente cileno ha finito per annunciare che il suo Paese, alle prese con una protesta sociale che non si indebolisce, ha rinunciato a ospitare la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima. Il giorno successivo, la Spagna si è offerta di ospitare la conferenza sui cambiamenti climatici, nelle stesse date previste inizialmente in Cile. Data l'urgenza del calendario, la proposta è stata accettata due giorni dopo dalle Nazioni Unite.

25mila delegati, tra cui Greta Thunberg 
I 25.000 delegati, tra cui la giovane attivista ambientale svedese Greta Thunberg, in questi giorni saranno accolti all'Ifema, una grande fiera espositiva situata vicino all'aeroporto internazionale di Madrid. Mentre il Cile mantiene la presidenza dell'evento, molti critici sono emersi dalla società civile, temendo che il trasferimento della sede impedirà ad alcuni partecipanti di recarsi a Madrid (costi extra, visti, ecc.). L'arrivo dell'attivista svedese a Madrid è previsto per martedì.


Lo slogan: "Time for action"
"Time for action", il momento d'agire: lo slogan di questa 25esima riunione annuale delle Nazioni Unite sul clima è chiaro. L'obiettivo principale è incoraggiare gli Stati firmatari a rivedere, entro la fine del 2020, il loro impegno a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. L'accordo di Parigi del 2015 prevede che i circa 200 Paesi firmatari rivedano i loro impegni di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro la fine del 2020.

Costa: "Italia in prima fila"
Alla vigilia dei lavori il ministro dell'ambiente italiano, Sergio Costa ha ricordato che l'Italia è in prima fila.  "Tutto il mondo insieme per affrontare i cambiamenti climatici".



Pelosi: "Ci siamo ancora"
 "Ci siamo ancora". La presidente della camera Usa Nancy Pelosi ha confermato alla conferenza climatica dell'Onu che apre oggi a Madrid il sostegno del popolo americano all'accordo di Parigi, nonostante il ritiro dall'intesa per fermare il riscaldamento globale annunciato da Donald Trump.

La potente speaker democratica, accompagnata da una quindicina di parlamentari, è in missione nella capitale spagnola per partecipare alla Cop25, la conferenza annuale Onu sul clima, un gesto politico forte un mese dopo che il presidente ha ufficializzato che gli Usa usciranno dall'accordo di Parigi l'anno prossimo. "Siamo qui per dirvi, dire a tutti voi, a nome della Camera dei Deputati e del Congresso americano,che ci siamo ancora. Ci siamo ancora" ha dichiarato Pelosi tra gli applausi in una conferenza stampa insieme a vari capi di Stato e di governo (Costa Rica, Bangladesh, Olanda...), prima dell'apertura ufficiale dei lavori.

La presidente della Camera Usa si è detta "orgogliosa" dell'impegno dei parlamentari che l'accompagnano. "In cima alle loro priorità, riconoscono il ruolo degli Stati Uniti nel salvare il pianeta per le generazioni future. E' una missione, una passione, un approccio basato sulla scienza" ha aggiunto.  Il cambiamento climatico, "minaccia esistenziale", pone problemi di salute pubblica, economici e di sicurezza nazionale, ha detto Pelosi. "Abbiamo una responsabilità morale nei confronti delle generazioni future di consegnare un pianeta di condizioni migliori, nelle migliori condizioni possibili" ha aggiunto. Alla Cop25 partecipano quasi 200 Paesi con una rappresentanza almeno a livello ministeriale, ma il capo della delegazione degli Stati Uniti è un semplice diplomatico.

Von der Leyen: tra 10 giorni il 'Green deal' della Ue
"Tra 10 giorni la Commissione europea presenterà il suo 'Green Deal'. Il nostro obiettivo è di essere il primo continente neutro dal punto di vista climatico entro il 2050". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von del Leyen alla Cop 25, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Madrid. "Se vogliamo raggiungere questo obiettivo - ha precisato anche su Twitter -, dobbiamo agire e attuare le nostre politiche ora. Perché sappiamo che questa transizione ha bisogno di un cambio generazionale".

Sassoli: contro cambiamento climatico Europa in prima linea
Per il presidente del Parlamento europeo, Sassoli, "l'Europa è pronta ad essere in prima linea nella lotta al cambiamento climatico. Durante la COP25 parleremo con una sola voce per difendere obiettivi ambiziosi, necessari per raggiungere i risultati di cui il nostro pianeta ha bisogno. L'Europa svolgerà un ruolo significativo ma abbiamo bisogno che tutte le altre parti in gioco siano con noi. Obiettivi ambiziosi devono essere sostenuti da un budget ambizioso. La transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio deve essere equa e non deve lasciare indietro nessuno". 

Sassoli ha anche sottolineato la sua convinzione che la transizione ecologica porterà ad un'economia sostenibile che favorirà la crescita economica e creerà nuovi posti di lavoro. Ed ha aggiunto: "La scienza è chiara, l'ordinaria amministrazione non è più un'opzione. Il mondo deve fare di più e più velocemente. La scorsa settimana, il Parlamento Europeo ha riconosciuto la minaccia senza precedenti che l'umanità deve affrontare. In quell'occasione, abbiamo dichiarato lo stato di emergenza climatica e ci siamo impegnati a prendere urgentemente le misure necessarie per combattere questa minaccia e contenerla prima che sia troppo tardi. Mi faccio portavoce di questo messaggio con gli altri leader mondiali e li invito a fare lo stesso. "Questo ambizioso obiettivo comporterà profondi cambiamenti sociali ed economici. Dobbiamo garantire che durante questa transizione sosterremo la competitività delle nostre economie, con forti misure sociali e di inclusione che garantiscano che nessuno venga lasciato indietro. In Europa, il nostro Green Deal dovrà affrontare queste sfide.