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MONDO

Riunione di 60 Paesi

La Coalizione anti-Isis: "Fermata avanzata jihadista in Siria e Iraq". Assad: "Raid inefficaci"

Il comunicato congiunto: "Si comincia a ottenere risultati". Alla riunione anche il ministro degli Esteri Gentiloni. Il presidente siriano: "I raid sono inefficaci". L'Iran: "Non confermiamo raid in Iraq"

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La riunione a Bruxelles (Epa/Olivier Hoslet)
"L'avanzata dell'Isis in Iraq e in Siria è stata fermata". Lo scrivono i 60 Paesi della coalizione anti-jihadisti riuniti a Bruxelles: un vertice a cui partecipa anche il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, che parla di "risultati incoraggianti".

"Apprezzato l'impegno italiano"
Ed è proprio Gentiloni che ai microfoni Rai ricorda che le azioni italiane contro l'Isis nel quadro della "core coalition", guidata dagli Stati Uniti, "sia apprezzato e considerato utile da tutte le parti". Sul terreno poi, ricorda il ministro, "ci sono risultati incoraggianti sia in Iraq che con il blocco dell'offensiva dell'Isis" in Siria. Ad annunciare la riunione su twitter è stato il segretario di Stato americano, John Kerry:




Assad: "Raid inefficaci"
Non è invece d'accordo con la coalizione il presidente siriano, Bashar Assad. In un'intervista con Paris-Match dice che i raid "ci avrebbero certamente aiutati se fossero stati seri ed efficaci", afferma Assad. "Non abbiamo constatato nessun cambiamento" e "non ci sono stati risultati reali dopo due mesi di attacchi compiuti dalla coalizione", aggiunge il presidente siriano. 




La riunione della coalizione
Intanto Gentiloni riferisce dettagli del vertice. "Molto importante", secondo Gentiloni, "è stato l'intervento del principe saudita": "ma più importante di tutti", ha aggiunto Gentiloni, "è stato il discorso introduttivo, dopo quello di Kerry, del primo ministro iracheno, Haydar al-Abadi, al quale io ho riconosciuto, nel mio intervento, il merito di aver fatto dei passi nella direzione giusta, con un governo più inclusivo, sia nei confronti dei sunniti che della minoranza curda, con cui il premier ha detto di aver raggiunto, credo ieri, un accordo di cooperazione economica importante". "Questa dinamica inclusiva favorisce la stabilizzazione dell'Iraq ed è una condizione fondamentale per fare dei passi avanti", ha concluso Gentiloni.

Il giallo dei raid in Iraq 
Intanto la portavoce del ministro degli Esteri iraniano ha detto che "non conferma questa informazione sulla cooperazione militare (con l'Iraq). Forniamo sostegno militare e consulenza nell'ambito delle regole internazionali". Ieri il portavoce del Pentagono, l'ammiraglio John Kirby aveva detto che gli Stati Uniti hanno raccolto "indicazioni di attacchi aerei con velivoli F-4 Phantom" condotti "nei giorni scorsi" da Teheran contro l'Isis, seppure senza alcun coordinamento con la coalizione a guida Usa.