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ITALIA

Clima

Caldo, Coldiretti: temperature di oltre 2 gradi sopra la media e rischio siccità

Fino a 23,2 gradi al Nord, 246 al Centro e 27 al Sud e nelle Isole: è emergenza per gli incendi nei boschi e per le colture a rischio nei campi coltivati
   

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E’ un giugno bollente per l’Italia. A dare l’allarme sulle temperature record della penisola è la Coldiretti, che analizzando i dati Ucea relativi ai primi dieci giorni del mese, evidenzia temperature massime fino a 25,4 gradi, superiori di 2,2 rispetto alla media. Una situazione resa critica dal calo del 52% delle precipitazioni, che ha portato ad una vera e propria crisi idrica di portata storica a livello nazionale.
 
Si aggrava, dunque, una situazione già  difficile con una primavera climatologica che per l’Italia è stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un'anomalia di +1,9 gradi e la terza più asciutta con un deficit di quasi il 50%."Il rischio è che scoppino incendi, come dimostra il fatto che sono state già 15 le richieste di intervento aereo alla Protezione civile, il numero più elevato degli ultimi dieci anni”, sottolinea la Coldiretti.
 
C’è poi il disagio degli agricoltori, che con il grande caldo devono ricorrere all’irrigazione di soccorso nei campi coltivati, per salvare le produzioni, soprattutto di ortaggi, frutta, cereali, pomodori, ma anche i vigneti e il fieno, necessario per l’alimentazione degli animali che producono il latte destinato ai tradizionali formaggi. Le anomalie climatiche della prima parte del 2017 hanno già provocato danni stimati quasi in un miliardo di euro. “In Sardegna, - aggiunge la Codiretti - l'assenza di piogge sta condizionando tutti i settori agricoli, con perdite nella produzione di oltre il 40% mentre in Veneto si parla di poche settimane di autonomia mentre in Toscana scarseggiano anche i foraggi per il bestiame e crolla la produzione di miele".
 
Secondo la Codiretti ci troviamo dunque di fonte ad una ”tropicalizzazione del clima” e se vogliamo cotinuare a mantenere un’agricoltura di qualità, è necessario raccogliere l'acqua nei periodi più piovosi con interventi strutturali che non possono essere più rimandati. “Occorrono - conclude Coldiretti- interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque”.