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Le app della discordia

Protesta dei tassisti: cosa sono Uber e Uberpop

Come funziona la app tanto odiata dai tassisti e la versione low cost, dove a guidare sono i cittadini e non gli autisti

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Uber, la app che ha fatto infuriare i tassisti di Milano (e non solo), è un servizio che permette di prenotare un'auto con conducente tramite smartphone. Il telefono ci localizza e noi paghiamo tramite carta di credito dopo aver effettuato la corsa. 

Come funziona Uber
Il sistema è semplicissimo: si scarica la app, si apre una mappa che localizza sia l'utente sia l'auto più vicina, una schermata comunica il tempo di attesa previsto. Per prenotare basrano un paio di click, dopo aver pagato si può anche lasciare un commento. Seppure costi in media il 20% in più rispetto al taxi, Uber ha avuto successo tra i giovani perchè per un piccolo sovrapprezzo offre un servizio speciale e un nuovo modo di muoversi nelle grande città. In genere le auto utilizzate sono berline nere. 

Le origini a San Francisco
La app della discordia nasce negli Stati Uniti, San Francisco, quattro anni fa. A fondare la startup due amici, Garrett Camp e Travis Kalanick. Dopo essere approdata in 80 città del mondo, avere superato il miliardo di dollari di incassi e - secondo molti - pensi ad una quotazione a Wall Street, la app conta tra i suoi investitori anche Google. Negli Stati Uniti Uber sta continuando la sua strada declinandosi in altre forme, come il pony express in bicicletta. 

I "nemici" di Uber
Insieme alla popolarità la app si è guadagnata anche una serie di nemici. A Bruxelles e Berlino è stata bandita, in Italia i puù agguerriti sono i tassisiti milanesi che lamentano il mancato rispetto della legge che disciplina il noleggio auto con conducente.

Uberpop, la versione low cost
E' la versione low cost. Al posto di una berlina nera il cliente sale su un'utilitaria, a prezzi inferiori, ma il meccanismo resta lo stesso. In questo caso le tariffe fanno davvero concorrenza a quelle del taxi. La verà novità è che a guidare non sono autisti di professione ma chiunque abbia la patente da almeno tre anni, un'auto di proprietà non troppo vecchia (massimo otto anni) né troppo piccola (minimo quattro posti), un'assicurazione anche per i passeggeri e la fedina penale immacolata. Uber porta a casa un quinto dell'incasso.