Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/commercio-istat-vendite-primo-trimestre-0-7-ferme-marzo-consumi-80611d39-ea49-41f5-8fee-4f9a8b449cd8.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Consumi

Commercio, Istat: vendite primo trimestre +0,7%, ferme a marzo

Si tratta dell'incremento maggiore dal quarto trimestre del 2010, quando si era registrato un + 0,8%

Condividi
L'aumento congiunturale in valore delle vendite al dettaglio dello 0,7% nel primo trimestre 2017 è il maggiore dal quarto trimestre del 2010 quando si era registrato un incremento dello 0,8%. Lo rileva l'Istat. A spingere la variazione congiunturale dell'1,5% di gennaio, visto che a febbraio si è registrato -0,2% e a marzo le vendite sono state ferme. 
La crescita delle vendite a inizio 2017 è la sintesi di un incremento dell'1,4% per i prodotti alimentari e di uno dello 0,3% per le vendite di prodotti non alimentari. Nello stesso periodo, il volume del totale delle vendite mostra una variazione positiva dello 0,1%, che risulta da un aumento dello 0,3% per le vendite di prodotti non alimentari e da una variazione nulla per i prodotti alimentari.

Netto calo vendite grande distribuzione  in marzo
Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, le vendite al dettaglio restano sostanzialmente stabili nelle imprese di piccola superficie (+0,1%) ma diminuiscono dell'1,1% nella grande distribuzione. A pesare il forte ridimensionamento (-1,8%) dei prodotti alimentari; mentre per quelli non alimentari è più contenuto (-0,1%). Da maggio 2016, rileva l'Istituto, non c'era stato, per la grande distribuzione, un calo così vistoso (si era registrato -1,7%) e lo stesso dato, -1,1%, era stato registrato ad agosto 2016. Le imprese operanti su piccole superfici invece registrano un calo dell'1,6% per i prodotti alimentari e un incremento dello 0,6% per quelli non alimentari.

Con riferimento alla tipologia di esercizio della grande distribuzione, a marzo 2017 il valore delle vendite al dettaglio segna una diminuzione dell'1,4% per gli esercizi non specializzati e un incremento dello 0,4% per quelli specializzati. Tra i primi, diminuisce il valore delle vendite degli esercizi a prevalenza alimentare (-1,6%) mentre aumenta lievemente quello degli esercizi a prevalenza non alimentare (+0,1%). In particolare, per gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, il valore delle vendite aumenta per i Discount (+1,2%); diminuisce, invece, per gli Ipermercati (-3,2%) e per i Supermercati (-1,3%).