EUROPA
Strasburgo
Commissione Ue, martedì il voto del Parlamento su von der Leyen
La maggioranza ancora non è chiara

Sarà martedì prossimo alle 18 a Strasburgo il voto degli europarlamentari per eleggere Ursula von der Leyen presidente della Commissione.
L'esponente della Cdu ha bisogno di almeno 374 voti su 747 deputati in carica (su 751). Non è chiaro se attualmente esista una maggioranza netta a favore. In teoria Ppe (182 seggi), Pse (154) e liberali macroniani del gruppo Renew Europe (108) sarebbero sufficienti, tuttavia il secondo (gruppo Socialisti&Democratici) è diviso: una quarantina di deputati sarebbe propensa a votare no. E anche in casa liberale ci sono parecchi mal di pancia a causa delle vaghe risposte della presidente candidata sulla questione della difesa dello Stato di diritto. Verdi e Sinistra Unita voteranno contro. Ci si aspetta che almeno una parte dell'Ecr la voti: i Conservatori e riformisti europei sono un gruppo euroscettico. La voteranno gli ungheresi di Fidesz (partito di Orbán).
E' atteso anche il sì dei grillini e forse anche quello della Lega (legato all'assicurazione che l'Italia avrà un portafoglio di peso nella Commissione). Secondo alcuni ci sarebbero 400 voti a favore sicuri. Poche decine oltre il minimo: non sarebbe una maggioranza ampia.
L'esponente della Cdu ha bisogno di almeno 374 voti su 747 deputati in carica (su 751). Non è chiaro se attualmente esista una maggioranza netta a favore. In teoria Ppe (182 seggi), Pse (154) e liberali macroniani del gruppo Renew Europe (108) sarebbero sufficienti, tuttavia il secondo (gruppo Socialisti&Democratici) è diviso: una quarantina di deputati sarebbe propensa a votare no. E anche in casa liberale ci sono parecchi mal di pancia a causa delle vaghe risposte della presidente candidata sulla questione della difesa dello Stato di diritto. Verdi e Sinistra Unita voteranno contro. Ci si aspetta che almeno una parte dell'Ecr la voti: i Conservatori e riformisti europei sono un gruppo euroscettico. La voteranno gli ungheresi di Fidesz (partito di Orbán).
E' atteso anche il sì dei grillini e forse anche quello della Lega (legato all'assicurazione che l'Italia avrà un portafoglio di peso nella Commissione). Secondo alcuni ci sarebbero 400 voti a favore sicuri. Poche decine oltre il minimo: non sarebbe una maggioranza ampia.