ECONOMIA
Sangalli: governo in giusta direzione, ma non c'è spazio per il facile ottimismo
Confcommercio: nel 2014 crescita in leggero rialzo, ma consumi fermi
L'associazione rivede leggermente al rialzo la stima sul Pil 2014: la previsione è di
un +0,5% contro un precedente +0,3%. Male, invece, per i consumi che quest'anno
rimarranno fermi per tornare a crescere nel 2015

Revisioni al rialzo per il Pil nel 2014. Ben mezzo punto percentuale rispetto al precedente +0,3%. Sono le stime di uno studio effettuato dalla Confcommercio. Per il 2015 è +0,9%. I consumi, aggiunge l'associazione dei commercianti - quest'anno saranno invece fermi (la stima precedente era di un -0,2%) e torneranno a crescere (+0,7%) il prossimo anno. Se a maggio, così come previsto dal Governo Renzi, saranno erogate risorse per 12 miliardi netti alle famiglie (anche tramite le imprese) il Pil potrebbe crescere di un ulteriore 0,3% portando la stima di Confcommercio per l'anno a un +0,8%. Mentre la previsione per i consumi si alzerebbe a un +1%.
Sangalli: governo nella giusta direzione ma non facile ottimismo
"Nonostante le prime misure annunciate dal governo nei giorni scorsi vadano nella
giusta direzione - ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - non c'è spazio per il facile ottimismo". Sangalli evidenzia quindi che "sarà un anno di transizione in cui il paese è debole e va scongiurato il pericolo di una
grave ricaduta".
Da taglio a spesa pubblica rusparmio di 82 miliardi
In Italia è possibile "aggredire" la spesa pubblica improduttiva, soprattutto se fossero livellate le differenze regionali: si potrebbe ottenere un risparmio di oltre 82 miliardi. "Se l'output pubblico attualmente acquistato dai cittadini italiani di tutte le regioni fosse pagato ai costi unitari sostenuti dai cittadini lombardi (che hanno la spesa piu' bassa ndr) - si legge nello studio - si otterrebbe un risparmio di circa 82,3 miliardi. Il 43,3% di queste inefficienze è attribuibile a Sicilia, Campania e Lazio". "Le distanze tra i livelli di servizio pubblico nelle regioni italiane, insieme alle differenze nella spesa pubblica pro capite suggeriscono che un'ampia frazione di questo massimo e' davvero aggredibile".
Sangalli: governo nella giusta direzione ma non facile ottimismo
"Nonostante le prime misure annunciate dal governo nei giorni scorsi vadano nella
giusta direzione - ha detto il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - non c'è spazio per il facile ottimismo". Sangalli evidenzia quindi che "sarà un anno di transizione in cui il paese è debole e va scongiurato il pericolo di una
grave ricaduta".
Da taglio a spesa pubblica rusparmio di 82 miliardi
In Italia è possibile "aggredire" la spesa pubblica improduttiva, soprattutto se fossero livellate le differenze regionali: si potrebbe ottenere un risparmio di oltre 82 miliardi. "Se l'output pubblico attualmente acquistato dai cittadini italiani di tutte le regioni fosse pagato ai costi unitari sostenuti dai cittadini lombardi (che hanno la spesa piu' bassa ndr) - si legge nello studio - si otterrebbe un risparmio di circa 82,3 miliardi. Il 43,3% di queste inefficienze è attribuibile a Sicilia, Campania e Lazio". "Le distanze tra i livelli di servizio pubblico nelle regioni italiane, insieme alle differenze nella spesa pubblica pro capite suggeriscono che un'ampia frazione di questo massimo e' davvero aggredibile".