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ECONOMIA

Il presidente Boccia: servono 1000 mld da finanziare con Eurobond

Confindustria, le Pmi plaudono alla Green New Deal

"Serve una logica di sistema", afferma Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria di Confindustria sul patto per una nuova politica verde. Ma il presidente dell'associazione Vincenzo Boccia ricorda: "Bisogna chiedere all'Ue una politica anti ciclica"

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Confindustria (Ansa)
Carlo Robiglio, il leader della Piccola Industria di Confindustria, pilastro della base associativa, accoglie con favore l'appello alle imprese fatto del premier Giuseppe Conte per un Green New Deal. È un approccio corretto? "Certamente sì", risponde. Su questo fronte, spiega, "serve un progetto organico e non singole misure slegate, serve una logica di sistema".  

A Vicenza con le Pmi
Intanto il Presidente della 10a Commissione Senato, Gianni Girotto, a margine della Assemblea di Confindustria Vicenza, ribadisce la volontà di continuare a supportare le piccole realtà, dove "la definizione di una politica industriale rivolta alla transizione energetica e alla decarbonizzazione costituisce uno stimolo per definire una pianificazione del territorio che punti a ridurre i consumi di energia, migliorare l'efficienza energetica, sostenere l'autoconsumo, promuovere la mobilità elettrica, in linea anche con quanto richiesto dai nuovi obiettivi europei in materia di energia e clima, lanciati dalla nuova Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen". 

Il ruolo centrale dell'Italia nell'Ue
È il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nel corso di un convegno organizzato nel contesto di Matera 2019, a ricordare invece che "abbiamo voluto un cambio di metodo e abbiamo aperto una stagione di corresponsabilità. L'Italia è centrale e ha un ruolo con Francia e Germania per una stagione riformista. Bisogna chiedere una politica anti ciclica. Anche in vista della prossima manovra economica, l'Italia non deve andare a chiedere più deficit ordinario e aumentare il debito, ma una massiva operazione infrastrutturale da 1.000 miliardi da finanziare con Eurobond".

Boccia risponde anche su Quota 100 e Reddito di cittadinanza: "Non siamo noi a dover determinare le priorità ma è evidente che il governo entrante non può smontare le cose che ha fatto prima. È chiaro però che c'è un nodo risorse con questo deve fare i conti".

"Noi vogliamo dire piuttosto un'altra cosa: cambiamo il metodo di ragionamento. Stabiliamo cioè prima quali effetti sull'economia reale vogliamo realizzare, per esempio l'incremento dell'occupazione, l'inclusione dei giovani. E poi, da questo, definiamo dei provvedimenti che abbiano impatto su questi temi. Non facciamo il contrario per cui si fanno proposte per coprire ora una ora l'altra categoria ma senza avere effetti rilevanti sull'economia reale".