MONDO
I sindacati: ha diminuito diritti lavoratori
Congelamento salari, taglio degli statali. La Francia scende in piazza contro riforme Macròn
Si tratta dell'ennesima manifestazione di protesta contro le riforme del governo, la più importante quella che ha riguardato il lavoro è entrata in vigore lo scorso 22 settembre

I principali sindacati francesi chiamano in piazza i dipendenti statali per lo sciopero di oggi, indetto contro le riforme adottate dal governo che peraltro comportano pesanti tagli al personale della pubblica amministrazione.
I nove sindacati contestano il congelamento dei salari e la cancellazione della copertura salariale completa in caso di malattia e congedo fin dal primo giorno.
Ma a preoccupare le sigle confederate è anche la politica di riduzione degli statali annunciata dal presidente francese Emmanuel Macron già in campagna elettorale: 120 mila persone in meno nell'arco del suo mandato quinquennale.
Lo sciopero dovrebbe coinvolgere in particolare il settore della scuola e dei trasporti.
Si tratta dell'ennesima manifestazione di protesta contro le riforme del governo, la più importante quella che ha riguardato il lavoro è entrata in vigore il 22 settembre. Si tratta di una delle misure più controverse dell'era Macron che è invisa a quanti ritengono che abbia diminuito i diritti dei lavoratori e reso più facili i licenziamenti.
I nove sindacati contestano il congelamento dei salari e la cancellazione della copertura salariale completa in caso di malattia e congedo fin dal primo giorno.
Ma a preoccupare le sigle confederate è anche la politica di riduzione degli statali annunciata dal presidente francese Emmanuel Macron già in campagna elettorale: 120 mila persone in meno nell'arco del suo mandato quinquennale.
Lo sciopero dovrebbe coinvolgere in particolare il settore della scuola e dei trasporti.
Si tratta dell'ennesima manifestazione di protesta contro le riforme del governo, la più importante quella che ha riguardato il lavoro è entrata in vigore il 22 settembre. Si tratta di una delle misure più controverse dell'era Macron che è invisa a quanti ritengono che abbia diminuito i diritti dei lavoratori e reso più facili i licenziamenti.