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Coronavirus

Rezza: variante brasiliana va fermata in qualsiasi modo

Iss: bozza, valore Rt supera 1 dopo 7 settimane. Peggiora livello di rischio, alto in 6 Regioni

Rezza: aumento Rt e ricoveri segnale d'allarme, effetto varianti. Brusaferro (Iss): riportare Rt sotto 1 più rapidamente possibile. Iss: aumento ricoveri e stress rianimazioni. Nove Regioni con intensive sopra 30%

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Si conferma per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Sei Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Marche) hanno un livello di rischio alto. Sono 14 (contro le 10 della settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui nove ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una (Sardegna) con rischio basso (contro le  sei della settimana precedente).  Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Rt sopra 1 dopo 7 settimane
Nel periodo 10 - 23 febbraio l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,06 con un range 0,98- 1,20, in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno per la prima volta in sette settimane. Lo indica il nuovo monitoraggio Iss-Ministero Salute. Forte aumento nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: 41.833 contro i 31.378 della settimana precedente.  Scende la percentuale dei casi rilevati attraverso il tracciamento dei contatti (28,8% rispetto al 29,4%). Scende anche, la percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35,2% vs 36,1% la settimana precedente).  

Aumento ricoveri e stress rianimazioni
Ospedali sempre più sotto stress. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% contro il 24% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in risalita da 2.146 della settimana scorsa  a 2.327 (il dato è riferito al 2 marzo). Aumenta anche il numero di persone ricoverate in aree mediche, passando da 18.295 (23 febbraio 2021) a 19.570 (02 marzo 2021). E' quanto compare nel monitoraggio settimane dell'epidemia di Covis dell'Iss e del Ministero della Salute.

Nove Regioni con intensive sopra 30%
Peggioramento nel numero di Regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica del 30%: sono 9 contro le 8 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% contro 24% della scorsa settimana). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in netto aumento da 2.146 (23 febbraio 2021) a 2.327 (02 marzo 2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in aumento, passando da 18.295  a 19.570. Lo evidenzia la bozza di monitoraggio Iss-ministero della Salute.

Rezza: misure stringenti contro 'brasiliana', momento critico
"Bisogna mettere in atto uno sforzo ancora maggiore per contenere la variante brasiliana. Va fermata in tutti i modi". Lo ha detto il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, nel punto stampa sulla situazione epidemiologica. "Ha una conformazione particolare dello spike che ci preoccupa - ha detto - per questo abbiamo esortato tutte le Regioni dove sia stata riscontrata, a prescindere siano gialle bianche azzurre o verdi, a implementare le misure. Ne va della campagna vaccinale ma ne va anche del nostro futuro".

Brusaferro: riportare Rt sotto 1 prima possibile
"L'incidenza sta aumentando a livello nazionale. Serve un'adozione tempestiva delle misure di mitigazione. Bisogna riportare l'Rt sotto l'1 il più rapidamente possibile". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale. "Sei regioni sono a rischio alto, cioè sono sotto stress", ha aggiunto. "Di queste alcune hanno un Rt inferiore a 1, altre anche superiore. Ma lo scenario tocca tutta l'Italia, e mostra una progressione rapida verso una diffusione di questo virus".

"Aumentano casi anche in età scolare"
"Nella fascia d'et tra 0-19 anni c'è una ricrescita dei contagi, nell'ambito di una marcata ricrescita generale che coinvolge tutte le fasce di età", anche se tra gli over 80, "probabilmente a causa delle vaccinazioni, la crescita è inferiore".

"Scuole? Oggi contagi prevalentemente familiari"
"Oggi il contagio è prevalentemente familiare, ossia persone che lavorano, viaggiano, vanno a scuola. Questo è importante, pesare singoli elementi può essere difficile ma sappiamo che in questa fase alcune fasce di età' che erano relativamente meno colpite hanno un numero di positivi in crescita", ha proseguito Brusaferro, rispondendo a una domanda sull'opportunità di chiudere le scuole. "Ci si avvicina a 250 casi per centomila, un elemento di grande preoccupazione e allerta - ha aggiunto - alcune regioni hanno anche richiesto di inasprire le misure, mi pare un segnale estremamente positivo".

"Interventi radicali e tempestivi contro varianti"
"Bisogna intervenire in maniera tempestiva e radicale per contenere le varianti del virus", ha affermato Brusaferro. Bisogna implementare misure di contenimento maggiori a partire dalle regioni, ha concluso.

Rt puntuale sopra 1 in 10 regioni. Entra Lombardia
Sei Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Marche) hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Sono 14 (contro 10 della settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui nove ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una (Sardegna) con rischio basso (contro sei della settimana precedente). Dieci Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Molise) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, sei hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno. La Lombardia presenta un Rt di 1.13 contro lo 0.82 dello scorso monitoraggio. Scende l'Rt puntuale in Abruzzo: da 1.13 dello scorso rapporto a 0.96 del nuovo monitoraggio settimanale.

Ecco il quadro regione per regione degli Rt puntuali come indicato nella bozza dell'ultimo monitoraggio Iss-ministero della Salute (dati al 3 marzo 2021 relativi alla settimana 22-28 febbraio). Regioni e RT Puntuale: Abruzzo (0.96), Basilicata (1.16), Calabria (0.81), Campania (0.96), Emilia-Romagna (1.13), Friuli Venezia Giulia (0.92), Lazio (0.98), Liguria (0.96), Lombardia (1.13), Marche (1.08), Molise (1.66), Piemonte (1.15), PA Bolzano (0.75), PA Trento (1.1), Puglia (0.93), Sardegna (0.67), Sicilia (0.79), Toscana (1.18), Umbria (0.79), Valle d'Aosta (1.21), e Veneto (1.08).

Chiusure localizzate e misure anti assembramento
Con quasi centomila morti e quasi tre milioni di contagiati l’epidemia di Covid in Italia continua a fare paura. E a un anno dall’affacciarsi dei primi contagi la situazione è di nuovo a un punto di svolta. La curva cresce ogni giorno di più e si cerca di fare fronte con chiusure localizzate e misure anti assembramento. Il primo Dpcm firmato da Mario Draghi, che sarà in vigore da sabato, viene considerato a Palazzo Chigi adeguato ad affrontare la risalita dei contagi, soprattutto perché dà agli amministratori gli strumenti per intervenire in maniera mirata e rapida, laddove necessario, con la chiusura delle scuole e con altre zone 'scure' locali. Il monitoraggio delle varianti resta comunque costante e il governo concentra la sua attenzione - con riunioni in programma già nei prossimi giorni - in particolare sulla scuola, dove nelle ultime settimane sono esplosi i casi, e sui trasporti, sempre possibile luogo di contagio. Se la crescita della curva non si arrestasse, ipotizza già qualcuno tra i ministri, potrebbero rendersi necessarie nuove misure come un anticipo del coprifuoco rispetto alle 22 o di una stretta ulteriore su weekend e spostamenti. L'esecutivo, che da aprile potrebbe abbandonare lo strumento del Dpcm e varare un decreto legge per le misure anti contagio, intende intanto valutare l'efficacia del Dpcm firmato martedì, a partire dallo stop alle lezioni nelle aree a più alto contagio, i cui effetti si vedranno non prima di una settimana-dieci giorni. L'obiettivo principale è poi accelerare nella campagna vaccinale di massa, resa più difficile dalla corsa dell'epidemia- lo scenario peggiore contemplato dagli esperti - in questo senso un'Italia quasi tutta rossa sarebbe di aiuto nell'efficacia della somministrazione.