L'Italia e la ripresa che non c'è
Conte vede Tria, la crescita zero tra gli argomenti sul tavolo. Domani vertice con Juncker
Di Maio: "In prossimo Def aiuti a famiglie sul modello francese". Salvini: "L'obiettivo è arrivare a quota 41 per le pensioni entro la fine del mandato, così come la tassa al 15% se non per tutti per tanti. Siamo qui da 9 mesi, la mantellina di Batman non l'ho trovata". Juncker sull'Italia: "Crescita in ritardo, necessario trovare strumenti per riprenderla"

Rinviato a domani mattina alle 9 l'incontro Conte-Juncker per problemi tecnici al volo aereo che doveva condurre il presidente della Commissione europea dalla Germania a Roma. In serata, invece, si è svolto per circa un'ora l'atteso colloquio tra il premier e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria.
Per i risparmiatori coinvolti nelle crisi delle banche si va verso una soluzione che prevede l'inserimento delle norme per gli indennizzi dentro il decreto crescita. Lo si apprende da fonti di governo al termine dell'incontro tra Conte e Tria. Il decreto dovrebbe andare giovedì in Consiglio dei ministri.
Tria: "Incontro molto positivo con Conte sulla crescita"
"Si è svolto con risultati estremamente positivi l'incontro con il presidente Conte" sottolinea il Mef dopo il faccia a faccia tra il premier e il ministro del Tesoro, spiegando che i due "hanno discusso della situazione economica e dei prossimi provvedimenti da adottare a sostegno della crescita"
Tria: crescita verso lo zero
La crescita nel 2019 si avvia "verso lo zero" - sostiene Tria - perché "si è fermata la Germania" e quindi "si è fermata e rallentata la parte più produttiva dell'Italia, la parte del manifatturiero che è legata al settore manifatturiero in Germania". Poi Tria ha ammonito: "Attaccare il sistema bancario italiano significa avallare campagne europee che ci stanno mettendo in difficoltà e quindi minare l'interesse nazionale". Ma Conte assicura: "In questi mesi di governo ho lavorato molto, insieme ai ministri, a singoli provvedimenti e vi assicuro che le riforme già varate non sono ancora nulla rispetto a quelle che stiamo per varare. L'impegno è ricostruire la fiducia tra cittadini e istituzioni".
"La crescita economica - avverte Conte - è condizione necessaria ma non sufficiente per produrre soddisfazione di vita. Occorre considerare altri indicatori, altrettanto fondamentali: la salute, l'ambiente, la qualità della vita, la sostenibilità e la protezione dei beni comuni. Tutti fattori che contribuiscono ad accrescere il cosidetto Benessere equo e sostenibile, indice di misurazione della crescita, altrettanto importante, rispetto al tradizionale e famoso Pil".
"Questi elementi di misurazione, che passano in sottordine rispetto agli indicatori convenzionali, hanno ispirato sia Quota 100 che il reddito di cittadinanza. "Nella medesima prospettiva riformatrice del reddito di cittadinanza - ha premesso il presidente del Consiglio - orientata alla ricostruzione di un rapporto di fiducia e alla ricomposizione di un quadro sociale profondamente lacerato a causa delle politiche economiche perseguite negli ultimi anni, si inserisce anche Quota 100".
Juncker: Italia trovi strumenti per riprendere la crescita
Preoccupazione per la situazione economica dell'Italia è stata espressa anche dal Presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che oggi vedrà Conte: "Sarà una sorta di stagnazione. Il che vuol dire che i problemi dell'Italia continueranno a crescere. La crescita è in ritardo ed è necessario trovare gli strumenti per riprenderla, i livelli del reddito sono alti e bisognerà correggerli, ma dire che l'Italia costituisce un rischio è esagerato".
Di Maio: Salvini smentisca 'Repubblica'
Il vicepremier Luigi Di Maio - questa mattina durante una intervista radiofonica - ha annunciato: "È il momento di mettere nel prossimo Def provvedimenti per un modello di aiuti alle famiglie sul modello francese: 50% sconto sui pannolini, 50% sulle spese per la baby sitter, un coefficiente famigliare che abbatte l'Irpef a seconda di quanti figli hai". Poi ha aggiunto che il ministro Tria può stare "tranquillo" e auspica - come già fatto da Conte - che al più presto firmi il decreto per i truffati dagli istituti bancari. Inoltre - dopo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica" che attribuisce a Salvini la frase "Qui comando io" - replica: "Sarebbe grave, spero la smentisca. Se fosse vera non lo riconoscerei".
Salvini: non mollo, c'è ancora tanto da fare
Matteo Salvini si appresta subito a dire che non siamo in presenza di nessuna crisi di governo. E spiega: "Io non mollo. Ci sono ancora tante cose da fare". Come ad esempio la riduzione della pressione fiscale e una legge pensionistica più equa: "L'obiettivo è arrivare a quota 41 per le pensioni entro la fine del mandato, così come la tassa al 15% se non per tutti per tanti. Siamo qui da 9 mesi, la mantellina di Batman non l'ho trovata", spiega intervenenendo in una trasmissione radiofonica.