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POLITICA

Il premier al Senato

Conte: mai arretrato e mai ceduto su contenuti manovra

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"In queste settimane abbiamo lavorato per avvicinare le posizioni senza mai arretrare rispetto agli obiettivi che ci hanno dato gli italiani con il voto del 4 marzo". Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte al Senato. Non abbiamo ceduto sui contenuti della manovra" ha aggiunto.

"Deficit a 2,04% senza toccare pensioni-reddito"
"La stima economico finanziaria delle misure che avevano maggiormente attirato l'attenzione dei nostri interlocutori europei, che ha richiesto tempo, ha rilevato che le risorse sono inferiori a quelle previste. Ciò ha permesso di ridurre il disavanzo dal 2,4% a circa il 2,04% senza modificare né i contenuti, né la platea, né i tempi di realizzazione delle due misure. Partiranno nei tempi che avevamo previsto", ha detto il presidente del Consiglio. 

Ci sarà web tax e via mini Ires a enti non commerciali
Tra le misure previste in manovra è compresa anche "l'istituzione di una imposta sui diritti digitali che superino determinate soglie" ha detto il premier e ha poi annunciato tra le modifiche "l'abrogazione dell'aliquota ridotta Ires in favore degli enti non commerciali".

Imposta unica su pronostici e scommesse
Tra le altre modifiche alla manovra il premier ha indicato l'introduzione, dal primo gennaio 2019, di "un'imposta unica sui pronostici e sulle scommesse". C'è inoltre "un pacchetto di misure che incrementa il prelievo nel settore dei giochi attraverso l'aumento del Preu applicabile agli apparecchi da divertimento e intrattenimento. E la riduzione delle percentuali minime di payout".

Stop a sgravi su beni strumentali
"C'è l'abrogazione del credito d'imposta relativo alle deduzioni forfettarie in materia di Irap riconosciute in favore di soggetti passivi che impiegano lavoratori dipendenti a tempo indeterminato in alcune regioni". E tra le novità anche "l'abrogazione del credito d'imposta in favore di soggetti che compiono investimenti inbeni strumentali nuovi".

Rinviate le assunzioni nella Pubblica Amministrazione
"Per le amministrazioni centrali si prevede un rinvio della presa di servizio degli assunti al 15 novembre 2019, ma limitato alle assunzioni derivanti dal turnover ordinario degli anni precedenti". 

Saldi rivisti per 38 mld nel triennio
"L'ammontare dei saldi ridefiniti è pari 10 miliardi e 254 milioni nel 2019, 12 miliardi e 242 milioni nel 2020, 15 miliardi e 997 milioni nel 2021", ha precisato il premier. "All'esito di una trattativa serrata, che è stata condotta con tenacia e determinazione, abbiamo raggiunto un punto di equilibrio sostenibile, attestandoci su uno scostamento che rimarca oggettivamente un valore comunque superiore a quello considerato idoneo dalla commissione per chiudere la trattativa senza rischiare la procedura. La commissione ha risposto questa mattina trasmettendo una comunicazione nella quale prendendo atto delle misure" messe incampo dal governo "assicura che l'adozione di queste misure permette di non raccomandare una procedura per disavanzo eccessivo". 

"Non tradiamo fiducia, avanti a pieno ritmo"
Ora "l'azione di governo può proseguire a pieno ritmo senza gli effetti pregiudizievoli che una procedura di infrazione avrebbe comportato rispetto allep rerogative nell'esercizio di politica economica per un governo che vuole realizzare il cambiamento", ha detto il Conte chiudendo il suo intervento in Senato: "Non abbiamo tradito e non tradiremo la fiducia dei cittadini".

Taglio adeguamento pensioni e assegni d'oro
Il premier ha inoltre confermato il taglio delle pensioni d'oro. "Sono state previste misure di contenimento della spesa pensionistica che si sostanziano nel raffreddamento dello schema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici di più cospicuo importo. Inoltre si interviene sulle pensioni d'oro con riduzione dei trattamenti più elevati,con la previsione di un contributo di solidarietà temporaneo e progressivo per scaglioni di reddito. Una misura di equità sociale".