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POLITICA

Il confronto

Conte: Recovery riflette indicazioni Parlamento, anche riforma giustizia sarà pilastro

Il vertice con le forze di maggioranza: "Oggi non si chiude ma stop a ritardi"

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"Il Piano nazionale deve riflettere e riflette le indicazioni del Parlamento sulle linee guida. Ringrazio i parlamentari che hanno lavorato nelle rispettive commissioni a quelle relazioni che sono state fatte con impegno. Non vedo l'ora di mandare il documento di aggiornamento per poi ricevere ulteriori indirizzi e predisporci al piano finale". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel corso dell'incontro con la delegazione M5S sul Recovery Plan.

"È un piano che fa parte di una strategia europea che acquisisce maggiore forza perché tutti gli Stati dovranno muoversi in direzione strategica. È interessante considerare che altri piani verranno elaborati, offriranno al nostro export la possibilità di espandersi", ha spiegato Conte, ricordando: "Il 60 per cento delle risorse sarà dedicato alla transizione verde e digitale, il 40 per cento a scuola, istruzione e ricerca, parità di genere, coesione territoriale, e salute". "Oggi non si chiude nulla, oggi inizia una interlocuzione" ma "l'interlocuzione deve procedere in modo costante e serrato perché è interesse di tutti e in particolare della intera comunità nazionale che il Recovery Plan proceda speditamente perché non possiamo permetterci ritardi", ha aggiunto il premier nel corso del vertice.

Nel Recovery Plan, ha poi spiegato, "ci sono 6 missioni, che si articolano in 18 componenti. A supporto dei progetti c'è la riforma della giustizia, una riforma di sistema che è stata tenuta separata dalle sei missioni ma che sarà un pilastro del recovery: su questo, come sistema Paese, ci giochiamo una parte ingente di credibilità".

Bonafede: basta sterili polemiche 
"Lasciamo da parte ogni sterile polemica, i cittadini vogliono vederci lavorare e non meritano, in un momento come quello che stiamo vivendo, di assistere a uno spettacolino
della politica in cui si parla di crisi di governo o di rimpasto". Lo ha detto il ministro della Giustizia e capo delegazione al governo del M5s, Alfonso Bonafede, parlando con i giornalisti al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Incontro con Pd
Sulla task force "occorrerà una riflessione ampia e condivisa. E' chiaro che avremo bisogno di qualche strumento, che ci assicurerà innanzitutto un monitoraggio. Ce lo chiede l'Unione europea, che vuole un monitoraggio puntale, concentrato, centralizzato. Poi su questo però potremo tornare a ragionarci tutti insieme per trovare le migliori soluzioni nell'interesse collettivo".

Così Conte nell'incontro con la delegazione del Pd sul 'Recovery Plan'. "Non è pensabile, e non ci abbiamo mai pensato, che ci sia - ha spiegato il presidente del Consiglio secondo quanto si apprende - una struttura centralizzata che possa essere invasiva o possa intralciare le prerogative, i poteri, le facoltà ma anche responsabilità che competono alle amministrazioni centrali, territoriali, periferiche. Mi dispiace che il dibattito pubblico abbia creato tale polverone. I ministeri, le regioni, i sindaci sono e rimarranno soggetti attuatori".