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AMBIENTE

Riunione plenaria formale

Cop26: approvato il testo sul clima, ma l'accordo è "annacquato"

Compromesso a Glasgow nel passaggio che riguarda la fine del carbone, perché l'India è riuscita a ottenere un cambiamento all'ultimo minuto

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I circa 200 Paesi riuniti alla Cop26 hanno adottato il "Patto di Glasgow" per accelerare la lotta ai cambiamenti climatici e delineare le basi per il suo finanziamento futuro, ma il testo è stato "annacquato" con un compromesso nel passaggio che riguarda la fine del carbone, perché l'India è riuscita a ottenere un cambiamento all'ultimo minuto. L'intervento per chiedere di sostituire nel testo la formula "phase-out", cioè "eliminazione graduale" del carbone, inserendo l'espressione "phase-down", cioè "riduzione graduale".

Nonostante le perplessità e le lacrime dello stesso presidente della Cop26, Alok Sharma, la proposta è passata a beneficio del pacchetto complessivo. L'approvazione finale del testo, dopo due settimane di duri negoziati, è stata suggellata con un colpo di martello dal presidente britannico dei negoziati.

Sharma: una vittoria fragile
"Abbiamo mantenuto 1,5 gradi a portata di mano (lo sforzo per mantenere il surriscaldamento climatico entro il limite considerato come massimo per evitare catastrofi,ndr), ma l'impulso e' debole e sopravvivera' solo se manterremo i nostri impegni": lo ha detto il presidente della Cop26, il britannico, Alok Sharma, il quale ha aggiunto che la conclusione del summit rappresenta "una fragile vittoria".

Guterres: un compromesso che non basta
"Il risultato di Cop26 è un compromesso che riflette gli interessi, le contraddizioni e lo stato della volontà politica nel mondo di oggi. È un passo importante, ma non basta. È ora di entrare in modalità di emergenza. La battaglia per il clima è la battaglia delle nostre vite e quella battaglia deve essere vinta". Lo scrive su Twitter il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Ue: mantiene obiettivo accordo di Parigi
La Commissione Europea ritiene che il "Patto di Glasgow" adottato da quasi 200 Paesi alla Cop26 a Glasgow mantenga "vivi gli obiettivi dell'accordo di Parigi, dandoci l'opportunità di limitare il riscaldamento globale a 1,5 C". "Abbiamo fatto progressi sui tre obiettivi che ci eravamo prefissati all'inizio della COP26", ha dichiarato in una nota la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Ma non dobbiamo perdere tempo, abbiamo ancora un lavoro difficile davanti a noi". 

Johnson: sia l'inizio della fine del cambiamento climatico
"Abbiamo chiesto alle nazioni di unirsi per il nostro pianeta a Cop26 e hanno risposto a quella chiamata. Voglio ringraziare i leader, i negoziatori e gli attivisti che hanno reso possibile questo patto e il popolo di Glasgow che li ha accolti a braccia aperte". Lo scrive su twitter il premier inglese Boris Johnson, dopo l'accordo sul clima al Cop26 di Glasgow. Johnson ringrazia il presidente della Cop29 Sharma, che "ha lavorato duramente per unire i paesi".

"C'è ancora molto da fare nei prossimi anni. Ma l'accordo di oggi è un grande passo avanti e, cosa fondamentale, abbiamo il primo accordo internazionale in assoluto per ridurre gradualmente il carbone e una tabella di marcia per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi. Spero che guarderemo indietro alla Cop26 di Glasgow come all'inizio della fine del cambiamento climatico, e continuerò a lavorare instancabilmente verso questo obiettivo", sottolinea Johnson.

Kerry: buon accordo, nonostante qualche problema
"È un buon accordo per il mondo. Ha qualche problema, ma tutto sommato è un accordo molto buono". Lo dice all'Associated Press l'inviato Usa per il Clima, John Kerry, commentando i risultati della Cop26 a Glasgow.

Cingolani: non soddisfatto, ma è questione di diplomazia
"Non è un compromesso annacquato, dovevamo portare a bordo tutto il mondo, più di 195 Paesi, con un accordo che doveva tenere la barra a 1,5 gradi il riscaldamento globale e non a 2: India e Cina hanno posto sostanzialmente un veto, hanno chiesto un alleggerimento di una condizione che, posso garantire, è abbastanza marginale, però questo ci ha consentito di averli a bordo nella Cop che adesso ha sancito le regole di trasparenza e implementazione per quello che faremo nei prossimi anni. Io non sono soddisfattissimo, però mi rendo conto che con queste dimensioni a questi livelli, purtroppo il compromesso è parte del mestiere. Qui non si tratta di tecnica, ma di diplomazia". Lo dice il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ai microfoni di Rainews24, commentando l'accordo ottenuto alla Cop26 di Glasgow.

I punti principali
L'accordo conferma l'obiettivo di limitare a 1,5 gradi centigradi il riscaldamento globale, rispetto ai livelli pre-industriali, obiettivo per il quale è necessario garantire significative riduzioni delle emissioni globali di gas serra, con emissioni zero entro il 2050.

Il documento finale chiede quindi di "accelerare gli sforzi verso la riduzione graduale dell'energia a carbone" e di "eliminare gradualmente" i sussidi ai combustibili fossili, fornendo al contempo un sostegno mirato ai paesi più poveri e vulnerabili, in linea con i contributi nazionali, e riconoscendo "la necessità di sostegno verso una transizione giusta".

Ai paesi che sottoscrivono l'accordo viene chiesto di "rivedere e rafforzare" i loro obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030 entro la fine del 2022, "tenendo conto delle diverse circostanze nazionali". E ai paesi ricchi si chiede di "almeno raddoppiare" entro il 2025, rispetto ai livelli del 2019, i finanziamenti per sostenere l'adattamento dei paesi in via di sviluppo.

"La Cop26 è finita. Ecco un breve riassunto: Bla, bla, bla. Ma il vero lavoro continua fuori da questi saloni. E noi non ci arrenderemo mai, mai", ha scritto su Twitter l'attivista svedese Greta Thunberg.

L'appello di Sharma
Il presidente della conferenza sul clima Cop26, Alok Sharma, aprendo la riunione plenaria, aveva lanciato un appello ai delegati presenti a Glasgow ad accettare la bozza della dichiarazione osservando che è "equilibrata" e che è un passo avanti "per tutti".

"Tutti hanno potuto esprimersi e mi auguro che i miei colleghi apprezzeranno quello che è stato messo sul tavolo", ha affermato Sharma. "La mia intenzione è che chiudiamo questa Cop oggi pomeriggio", ha aggiunto, rivolgendosi ai delegati dei Paesi, riuniti oltre la scadenza dei termini dei negoziati per gli ultimi ritocchi alla bozza, la terza, di un accordo per limitare le emissioni di gas a effetto serra e quindi l'aumento delle temperature a 1,5 gradi.       

"Sappiamo che l'azione collettiva a oggi non ha rispettato le promesse fatte a Parigi, ma questi testi definiscono chiaramente i nostri prossimi passi". "Avremo successo o falliremo tutti insieme. Abbiamo raggiunto una congiuntura  critica in cui dobbiamo essere insieme e trasformare il nostro duro lavoro in una soluzione di successo", ha concluso. 

Nella bozza finale della conferenza Cop26 "c'è un consenso che è mancato per troppo tempo", ha detto. "Questo è il momento della verità per il Pianeta, il mondo ci vuole audaci", ha detto Sharma.

Timmermans (Ue): "Vi imploro, accettate questo testo"
Poi l'appello accorato di Timmermans, vicepresidente della Commissione europea che invitava a non inciampare "negli ultimi metri": "Capisco tutto quello che dicono i paesi in via di sviluppo, che vogliono più finanze. Ma non uccidete questo momento. Il testo riflette bene il rispetto che la presidenza della Cop ha avuto per tutti i paesi. Vi imploro, accogliete questo testo, che porta speranza ai nostri figli e nipoti. Non ci perdoneranno se falliamo oggi".