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POLITICA

Il voto a Strasburgo

Copyright, Di Maio: vergogna Ue, pronti a battaglia. Tajani: dichiarazioni infamanti

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"Una vergogna tutta europea: il parlamento europeo ha introdotto la censura dei contenuti degli utenti su internet. Stiamo entrando ufficialmente in uno scenario da Grande fratello di Orwell". Lo scrive sui social media il vice premier Luigi Di Maio, aggiungendo che M5s si batterà' "nei negoziati tra i governi, in parlamento europeo e nella commissione europea" contro il provvedimento e assicurando che "alla prossima votazione d'aula la direttiva verrà nuovamente bocciata".

''La rete deve essere mantenuta libera e indipendente perché si tratta di un'infrastruttura fondamentale per la libera espressione dei cittadini oltreché per il sistema Italia e per la stessa Unione Europea", ha dichiarato Di Maio.  "Per questo motivo - prosegue il vicepremier - continueremo con ancora più impegno a batterci per eliminare i due articoli più controversi della direttiva: l'articolo 11 che prevede l'introduzione della cosiddetta ''link tax' e l'articolo 13 che mira a introdurre un meccanismo di filtraggio preventivo dei contenuti inseriti dagli utenti sul web. Lo faremo a partire dai prossimi negoziati che vedranno impegnati i governi degli Stati membri della Ue, il Parlamento europeo e la Commissione. Sono fiducioso che la prossima volta che la plenaria di Strasburgo sarà chiamata ad esprimersi sulla direttiva copyright l'esito sarà ben diverso''.

Tajani: Conte prenda immediatamente le distanze
"Chiedo al presidente del Consiglio Conte di prendere immediatamente le distanze dalle dichiarazioni infamanti del vicepremier Di Maio contro il parlamento europeo. Minacciare l'unica istituzione Ue direttamente eletta dai cittadini è da analfabeti della democrazia". È quanto scrive in un tweet il presidente del Pe Antonio Tajani a proposito del commento al voto sul copyright del parlamento europeo.

M5s e Lega votano contro, Pd e Forza Italia a favore
Il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno votato contro la proposta di direttiva sui diritti d'autore nel mercato unico digitale approvata oggi dall'Europarlamento. Le delegazioni del Partito Democratico e di Forza Italia hanno invece votato a favore del provvedimento. Tra gli europarlamentari del Pd fanno eccezione Brando Benifei e Renata Briano che si sono astenuti e Daniele Viotti che ha votato contro. Tra gli italiani, si sono espressi contro Barbara Spinelli e Eleonora Forenza della Gue, Marco Affronte dei Verdi e il nono iscritto Davide Borrelli, mentre si e' astenuta Elly Schlein di Possibile. In generale il gruppo del Partito Popolare Europeo e quello dei Socialisti&Democratici hanno votato a favore, mentre i liberali dell'Alde si sono divisi cosi' come i Verdi e i conservatori dell'Ecr.

Tajani: Pe difende la cultura
Il primo commento da parte di Tajani oggi era stato entusiasta: "La direttiva sul diritto d'autore è una vittoria per tutti i cittadini. Oggi il Parlamento europeo ha scelto di difendere la cultura e la creatività europea e italiana, mettendo fine al far-west digitale". Questo era stato il tweet del presidente del Parlamento europeo.

Mogol, Siae: la cultura vince sui soldi
Il neo-presidente della Siae Mogol ricalca le parole di Tajani: "Oggi la cultura ha vinto sui soldi". Mogol ha seguito a Strasburgo la votazione con cui il Parlamento Europeo ha approvato la proposta di direttiva sui diritti d'autore nel mercato unico digitale. "Stabilire delle regole non significa soffocare la libertà, come i giganti del web vogliono sostenere, senza pagare tasse e guadagnando cifre miliardarie. Loro hanno i miliardi, noi però abbiamo ragione e sono contento che gli Europarlamentari l'abbiano capito. Ringrazio in particolare il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani per il suo impegno in difesa della cultura e della creatività. Il diritto d'autore non è una barriera al progresso ma un sostegno alla creatività. Gli autori producono cultura: la cultura è il seme della democrazia, della tolleranza, della libertà di pensiero. Senza cultura del rispetto dei diritti di chi crea, scomparirebbero gli autori del presente e non ci sarebbero autori nel futuro".

Parlamentari M5s: meno libertà per gli utenti
"Iniziamo a chiamare le cose con il loro nome: la direttiva approvata oggi dal Parlamento europeo non è una riforma del copyright, ma una censura a tutti gli effetti, una scure sul principio di libertà di informazione in rete". Lo affermano in una nota i componenti M5s della commissione Politiche Ue alla Camera. "Se le nuove norme dovessero entrare in vigore, non ci sarà proprio nulla da festeggiare, perché ai cittadini verrà drasticamente limitata la libertà di esprimersi, informare ed essere informati. Lo spirito di internet è l’esatto contrario di quanto approvato oggi nel Parlamento Ue", aggiungono. "In base all’articolo 11 - proseguono i portavoce M5s - neanche i link, accompagnati da una descrizione del loro contenuto, potranno più essere pubblicati senza pagare i diritti agli editori per il loro uso. Mentre l’articolo 13 va ancora oltre nel disegnare uno scenario orwelliano: la gran parte delle piattaforme web avranno il potere di esercitare un controllo preventivo sui contenuti caricati dagli utenti". "È chiaro cosa si nasconde dietro la giustificazione della difesa del diritto d'autore: il via libera alle grandi multinazionali di decidere cosa una persona può o non può pubblicare. In definitiva, cosa può sapere, condividere e cosa no. Il Movimento 5 Stelle è per la difesa del diritto d'autore, e infatti abbiamo presentato un emendamento alla direttiva che affronta la questione, ma in modo completamente diverso e più giusto. Ci opporremo fino alla fine a questa norma indecente che sfrutta la maschera del copyright per tradire la vera essenza di internet", concludono i parlamentari pentastellati.