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Rinvio a settembre del dibattito in plenaria

Copyright online, il Parlamento europeo boccia la direttiva

Per le piattaforme internet era previsto l'obbligo del pagamento dei diritti d'autore per i contenuti video, musicali e giornalistici diffusi online

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Il Parlamento europeo riunito il seduta plenaria ha bocciato nella sua forma attuale la nuova discussa direttiva Ue per la tutela del Copyright sulle piattaforme online. Sui 627 eurodeputati presenti nell'emiciclo, 318 hanno votato contro, 278 a favore e 31 si sono astenuti. Con il voto l'aula ha stabilito di riaprire il dibattito sulla direttiva nella sessione plenaria di settembre.

La direttiva prevedeva di sottoporre i giganti di internet (Youtube, Facebook, Dailymotion, Sound Cloud etc.) al pagamento dei diritti d'autore per i contenuti (video, musicali e giornalistici) diffusi sulle loro piattaforme, come fanno già le società digitali di distribuzione come Spotify e Deezer.

Il testo, fortemente osteggiato da Google e dagli altri giganti dell'economia digitale, era stato approvato dalla commissione europarlamentare Affari giuridici, che è quella titolare del dossier, dopo un anno e mezzo di controversie e il pronunciamento contraddittorio di quattro altre commissioni europarlamentari: quelle competenti per Industria, Ricerca, Energia e Cultura, favorevoli, e quelle su Mercato interno, Consumatori e Libertà civili, contrarie. In Italia, M5S e Lega hanno espresso netta contrarietà al testo.