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Coronavirus

LA conferenza

Commissario Arcuri: non siamo vicini a uscita da emergenza, no a 'liberi tutti', a Pasqua no errori

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"Il numero di uomini e donne che perderanno la vita per il virus continuerà a crescere. Nei prossimi giorni in vista della Pasqua non dimenticate mai che si è portato via già 16.523 vite umane. Torno a supplicarvi, nelle prossime ore non cancellate mai questo numero dalla memoria. Attenti a illusioni ottiche, pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall'uscita dell'emergenza, da un'ipotetica ora X che ci riporterà alla situazione di prima, nessun liberi tutti per ritornare alle vecchie abitudini". Così il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile.

"Il bollettino della sofferenza giornaliero anche ieri ha avuto dei dati che evidenziano una prima, parziale inversione di tendenza nella diffusione del contagio. Dopo settimane di duri sacrifici è una boccata di ossigeno. Gli scienziati hanno ripetuto che non c'è alcun dubbio sull'esito della battaglia: noi umani siamo molto più forti di questo virus. Ma fatico a gioire, ci sono ancora tanti decessi,la cruda realtà è più dura di algoritmi e simulazioni". 

"Fondamentale nel periodo pasquale sarà continuare a rispettare il distanziamento sociale e le misure di prevenzione. Non commettiamo errori nei prossimi giorni, saranno fondamentali. Dobbiamo tenere sempre entrambi gli occhi aperti, uno che guarda con speranza le statistiche e l'altro che guarda le impietose simulazioni che segnalano il pericolo reale che ci dicono cosa succederebbe se sbagliassimo qualcosa". 

"Siamo all'inizio di una lunga fase di transizione e sarebbe imperdonabile non perseverare" con le misure di contenimento "rendendo inutili i sacrifici fatti finora". Lo ha ribadito Arcuri parlando delle possibili riaperture e sottolineando come sia "fondamentale a Pasqua continuare a rispettare rigorosamente il distanziamento sociale e le misure di prevenzione". "Le prossime saranno giornate fondamentali - ha aggiunto - non dobbiamo commettere errori nei prossimi giorni e tenere gli occhi aperti" perché "non si possono sbagliare i modi di uscita dalla cosiddetta Fase 1".

"Una mascherina chirurgica non può essere rivenduta ad un prezzo 10 volte maggiore del costo, questo non è libertà di mercato ma una speculazione due volte insopportabile, perché non si specula sui bisogni degli altri e perché non si specula sulla vita degli altri". Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri dopo una serie di segnalazioni sul rincaro dei prezzi delle mascherine. "Anche pochi casi sono intollerabili - ha aggiunto - vanno denunciati e combattuti. Le forze dell'ordine sono già intervenute e continueranno a farlo".

"Per ora ci occupiamo di rifornire il numero massimo di mascherine alle strutture sanitarie che combattono, non ci occupiamo di distribuire mascherine ai cittadini. Se alcune regioni ritengono legittimamente di doverle fornire, se ne occuperanno loro, fino a una nuova organizzazione che non è ancora arrivata. Se vuole la mia opinione, credo che per molto tempo molti di noi se non tutti ci dovremo abituare ad utilizzare questo strumento di protezione".