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ECONOMIA

Ricadute economiche della pandemia

Confcommercio: nel 2020 crollo dei consumi per 84 miliardi

Oltre tre quarti della perdita dei consumi sono concentrati in pochi settori di spesa: vestiario e calzature, automobili e moto, servizi ricreativi e culturali, alberghi, bar e ristoranti. Questi ultimi due, in particolare, sono i comparti che registrano le cadute più pesanti

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Le misure di lockdown scattate per l'emergenza coronavirus provocheranno per il 2020 un crollo dei consumi di quasi 84 miliardi di euro (-8% rispetto al 2019). E' la valutazione "prudenziale" (che non si esclude "potrebbe anche peggiorare") dell'Ufficio Studi Confcommercio, sulla base delle nuove ipotesi di progressiva e graduale riapertura delle attività economiche mantenendo la data del primo ottobre come la più realistica per il ritorno a una fase di totale normalità, seppure con l'attivazione di protocolli di sicurezza che modificheranno i comportamenti di famiglie e imprese.

Oltre tre quarti della perdita dei consumi - prosegue Confcommercio in una nota - sono concentrati in pochi settori di spesa: vestiario e calzature, automobili e moto, servizi ricreativi e culturali, alberghi, bar e ristoranti. Questi ultimi due, in particolare, sono i comparti che registrano le cadute più pesanti: -48,5% per i servizi di alloggio e -33,3% per bar e ristoranti. Per questi due importanti settori le stime sono molto prudenziali: "le cadute - sottolinea Confcommercio -  potrebbero risultare a consuntivo decisamente più gravi se il ritorno alla 'nuova' normalità sarà particolarmente lento".   

Per l'Ufficio Studi Confcommercio, è evidente che "con un crollo della domanda così pesante la sopravvivenza stessa di questi comparti di attività economica è messa a serio rischio. Molto dipenderà dall'efficacia dei provvedimenti del Governo di sostegno alla produzione e al consumo, sia quelli già adottati sia quelli futuri".

La strategia "più logica e immediata" di sostegno, prosegue la nota, "si riassume nella trasformazione delle perdite di reddito del settore privato, causate dalla chiusura forzata per il lockdown, in maggiore debito pubblico. Questo pilastro dei trasferimenti a fondo perduto a famiglie e imprese sembra in via di rafforzamento, e ciò offre qualche speranza per la ripresa".