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ITALIA

46.638 malati, 7.024 guariti, 5.476 morti

Coronavirus, Borrelli: "Numeri migliori rispetto a ieri, ma non abbassiamo la guardia"

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Sono complessivamente 46.638 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 3.957: ieri l'incremento era stato di 4.821. Delle persone attualmente positive al coronavirus in Italia, 19.846 sono ricoverati in ospedale, 3.009 in terapia intensiva, 23.783 in isolamento domiciliare. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 59.138. Sono 7.024 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 952 in più di ieri. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 943. Calano le vittime del coronavirus in Italia. Oggi il numero complessivo è di 5.476, con un aumento rispetto a ieri di 651 unità; ieri l'aumento era stato di 793 morti. L'ha detto il commissario per l'emergenza Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione civile. 

Non abbassiamo la guardia
"I numeri di oggi sono in calo rispetto a quelli di ieri, mi auguro che questi dati in controtendenza possano essere confermati nei prossimi giorni, ma non bisogna abbassare la guardia, bisogna continuare con le misure adottate e rispettare le indicazioni del provvedimento del governo". 

12 colleghi positivi lavorano da remoto
"Oggi abbiamo registrato 12 colleghi risultati positivi al coronavirus, abbiamo provveduto ad adottare tutte le misure e a sanificare gli ambienti. Ringrazio tutti gli uomini della Protezione civile, sono quasi 2 mesi che siamo qua a gestire l'emergenza. I colleghi risultati positivi continuano a lavorare da remoto, questa
struttura continuerà a gestire l'emergenza".

Verso segni tangibili di calo
"Non vogliamo farci prendere da facili entusiasmi né sopravvalutare una tendenza ma è un segnale che arriva a quella che comincia ad avvicinarsi come una distanza temporale rispetto alla quale ci aspettiamo di vedere segni tangibili di misure di contenimento intraprese". L'ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità durante la conferenza stampa alla Protezione civile.

Siamo al massimo delle misure di restrizione
 "Siamo arrivati al massimo delle misure di prevenzione del contagio in termini di attività sociali e lavorative". Lo dice Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità. "Le prima misure stringenti di contenimento sono state adottate l'11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere risultati a partire da 2-3 settimane. Quindi la prossima settimana sarà da questo punto di vista assolutamente cruciale e ci aspettiamo di vedere un segnale di inversione di tendenza". 

Impegnati 8.000 volontari, mille più di ieri
Sono 8mila i volontari, mille in più rispetto a ieri, che si stanno adoperando nel sistema di protezione civile nazionale per contenere e fronteggiare l'epidemia di coronavirus in Italia. Il dato è stato riferito dal capo Dipartimento e commissario per le emergenze Angelo Borrelli nel briefing quotidiano con la stampa per fare il punto sulla situazione, tenuto oggi con il professor Franco Locatelli, presidente del Clonsiglio superiore di sanità.

63 pazienti trasferiti da Lombardia
"Sono 63 i pazienti trasferiti dalla Lombardia, due in più di ieri. Di questi 25 sono pazienti positivi, gli altri no covid". Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli.

Asintomatici in casa sono rischio di contagio
"23 mila italiani che sono fortunatamente asintomatici ma positivi al coronavirus, possono rappresentare un meccanismo per cui non si riesce a ridurre completamente il contagio e quindi i numeri a cui abbiamo fatto riferimento finora". L'ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità durante la conferenza stampa alla Protezione civile, ribadendo l'appello a tenere le misure di sicurezza e di distanza anche nelle abitazioni, fra i parenti.

692 tende pre-triage, 135 nei penitenziari
"Sono 692 le tende di pre-triage e crescono quelle installate nei penitenziari, con 13 tende in più per un totale di 135". Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

7.923 medici hanno risposto a call per task force
"La task force andrà anche nelle altre Regioni, non solo in Lombardia. Ieri sera, quando abbiamo chiuso la call, erano 7923 le domande presentate. Da domani daremo avvio ai primi medici sui territori. Voglio ricordare anche i 52 medici cubani che arriveranno in questi minuti in Lombardia e avremo anche dei medici dalla federazione russa". 

Tamponi, Italia primo paese in Ue
"Sui tamponi non è cambiata la strategia, seguiamo le linee guida dell'organizzazione mondiale della sanità e quelle seguiremo". Lo ha detto il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa. "Siamo uno dei paesi che ha fatto più tamponi al mondo, in Europa il primo - aggiunge Franco Locatelli, presidente del Css -. L'attenzione è stringente e stringente rispetto alle indicazioni dell'Oms".