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ITALIA

Previsioni Allianz GI: il primo trimestre chiude in recessione

Coronavirus, Confcommercio: se la crisi dura, impatto sul Pil da 5-7 miliardi di Euro

In fermento il mondo economico per il rallentamento che la crisi del coronavirus sta già impartendo a tutto il settore. Confcommercio parla di 3-4 decimi di punto di Pil persi entro maggio - giugno, mentre le previsioni di Allianz GI parlano di recessione

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"Se la crisi" legata al Coronavirus "dovesse protrarsi oltre i prossimi mesi di maggio - giugno, l'impatto sul Pil dovrebbe essere di 3-4 decimi di punto, pari a 5-7 miliardi di euro". Lo ha detto il segretario generale di Confcommercio, Luigi Taranto, entrando al Mise per il tavolo tra imprese e governo dove è in corso il tavolo con le associazioni imprenditoriali per l'emergenza Coronavirus. Per il governo presenti il ministro
Stefano Patuanelli, il viceministro Stefano Buffagni, i sottosegretari Manzella, Todde, Liuzzi e il viceministro all'Economia Laura Castelli. Al tavolo Regione Lombardia, Regione Veneto, Alleanza cooperative, Casartigiani, CNA, Confapi, Confartiginato, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Confprofessioni, Confimpreseitalia.

Allianz GI: I trimestre in recessione
L'impatto della diffusione del coronavirus in Italia, fino a questo momento limitato alle regioni settentrionali, sull'economia del nostro paese sarà senza alcun dubbio molto importante. Ne è convinto Massimiliano Maxia, Senior Fixed Income Product Specialist di Allianz Global Investors, secondo cui, considerato che il quarto trimestre del 2019 si era già chiuso con un segno negativo, è presumibile che questo avverrà anche per quanto riguarda il primo trimestre del 2020 "portando quindi il nostro paese tecnicamente in recessione, poiché avrà fatto registrare due trimestri con crescita negativa".

Colpito il cuore economico italiano
Il fatto che siano state colpite le regioni più importanti nella contribuzione al prodotto interno lordo - spiega Maxia - avrà un effetto ovviamente ancora più negativo su questo scenario. "Ciò che attualmente non sappiamo con esattezza è la dimensione di tale impatto, sebbene le primissime stime parlino di una crescita negativa per il primo trimestre tra lo 0,5% e l'1% annualizzata". Di fatto - sottolinea - oggi buona parte delle attività produttive e commerciali del nostro paese sono ferme con conseguenze sicuramente ancora molto incerte, pensiamo per esempio alle conseguenze sul turismo, e quindi il quadro sarà più chiaro solo nelle prossime settimane, quando comunque ci auguriamo che la situazione si sarà stabilizzata o sarà auspicabilmente in via di miglioramento.

Sentiment negativo
"Il sentiment degli investitori nel brevissimo termine - prosegue Maxia - riteniamo sia destinato a rimanere negativo sui listini globali, e quindi non solo su quello domestico, data la situazione di enorme incertezza: i contagi sono aumentati anche in altri paesi, non solo in Italia, e non si può ovviamente escludere che anche altri paesi europei possano registrare un numero molto più alto di contagiati rispetto a quello attuale. La volatilità è quindi destinata a rimanere alta e ad essere strettamente correlata alle notizie che giorno per giorno verranno comunicate".

In sofferenza anche i titoli governativi
La volatilità resterà con ogni probabilità alta anche per quanto riguarda i titoli governativi italiani. "In un'ottica di più medio termine, però - conclude l'analista - ricordiamo che la politica monetaria decisamente accomodante della Bce può rappresentare un argine all'eccessivo allargamento dello spread, insieme al fatto che la ricerca del rendimento in un mondo a tassi negativi, specialmente nell'area euro, potrebbe essere di vantaggio per il nostro Btp nel momento in cui, augurandoci che possa essere molto presto, la situazione sarà migliorata".