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Coronavirus

L'emergenza Covid-19

Coronavirus: più di 12 milioni di contagi accertati in Europa

Record di contagiati in Francia con 60.486 nuovi casi. Quasi la metà dei 12 milioni di contagiati europei è stata registrata in soli quattro Paesi: Russia (1.733.440), Francia (1.601.367), Spagna (1.306.316) e Regno Unito (1.123.197)

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Più di 12 milioni di casi di coronavirus sono stati accertati in Europa, secondo un conteggio fatto dalla France Presse in base ai resoconti forniti dalle autorità sanitarie e aggiornato alle 17 di oggi. I 52 Paesi del continente costituiscono l'area più colpita al mondo in termini di numero di casi, davanti all'America Latina e ai Caraibi (11,5 milioni di casi) e all'Asia (10,9 milioni). Quasi la metà di questi 12 milioni di casi sono stati registrati in soli quattro Paesi: Russia (1.733.440), Francia (1.601.367), Spagna (1.306.316) e Regno Unito (1.123.197).

Superati i 300.000 morti in Europa
Il bilancio delle vittime da Covid in Europa ha superato la soglia delle 300mila. Lo rende noto l'Afp. L'Europa è la seconda regione del mondo più colpita in termini di morti con un totale di 300.688, rispetto ai 408.841 in America Latina e Caraibi.

Oltre 22.000 morti sono stati registrati negli ultimi 7 giorni, la crescita più ampia da aprile. Circa due terzi delle vittime si contano nel Regno Unito (48.475), Italia (40.638), Francia (39.865), Spagna (38.833) e Russia (29.887).

Record in Francia
Nuovo record di 60.486 casi in Francia, ma Santé Publique France precisa che non si tratta di dati "consolidati" a causa del bug informatico che - alcuni giorni fa - ha impedito l'afflusso di 300.000 risultati alla centrale della Sanità. Questi dati vengono ora rilasciati a pacchetti e si creano così vistosi sbalzi nel conteggio quotidiano. I morti sono stati 398 negli ospedali, ma si devono aggiungere i 430 decessi registrati negli ultimi 4 giorni nelle case di riposo e negli istituti per disabili, per un totale di 828.

Record anche in Germania 
In Europa l'andamento della pandemia di Covid-19 si conferma preoccupante con la Germania che per la prima volta ha registrato oltre 20mila casi giornalieri. Il ministro della Salute Jens Spahn ha messo in guardia sui tempi duri che attendono il Paese, inevitabili se non verrà interrotto il trend in aumento dei contagi. Parlando al Bundestag, il ministro ha definito la situazione "grave", sottolineando che il numero di pazienti in cura nelle unità di terapia intensiva è raddoppiato negli ultimi 10 giorni. "Ad oggi il sistema sanitario può far fronte a questa situazione", ha detto Spahn, "ma non potrà reggere a lungo" se i numeri continueranno a crescere a questo ritmo. Per arginare la diffusione dei contagi la Germania ha classificato l'intera Italia come zona a rischio, dove sono sconsigliati viaggi non indispensabili.

Allarme in Danimarca
La pandemia corre anche in Polonia, che ha segnato il picco di vittime giornaliere, e in Svezia che ha riportato un nuovo record di contagi. Ma è in Danimarca che ora è puntata maggiormente l'attenzione dopo che una mutazione del Covid-19 è stata rilevata negli allevamenti dei visoni del Paese. Il virus mutato ha contagiato finora 12 persone, 11 nel nord e una nella zona occidentale. Il mese scorso la Danimarca ha iniziato ad abbattere milioni di visoni dopo la segnalazione delle infezioni. A livello nazionale, almeno 216 degli allevamenti da pelliccia sui 1.139 presenti nel Paese sono stati infettati. Al momento non ci sono prove che la mutazione rappresenti un pericolo maggiore per le persone, ma a scopo precauzionale e anche in vista dell'aumento dei contagi, il governo danese ha disposto il lockdown in 7 comuni nel nord che contano più di 280mila residenti. "Dobbiamo abbattere completamente questa variante del virus", ha spiegato il ministro della Salute Magnus Heunicke. Intanto il Regno Unito ha disposto la quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutti i viaggiatori in arrivo dal Paese. La curva dei contagi continua a crescere anche a Mosca. Nelle ultime 24 la Russia ha confermato più di 20.500 positivi.