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Coronavirus

Le nuove misure anti-Covid

Verso il nuovo Dpcm, Conte: "Escluderei un nuovo lockdown generalizzato"

Di ritorno da Taranto, il premier ha partecipato alla cabina di regia con le Regioni, i comuni e le province per poi prendere parte alla riunione con i capidelegazione della maggioranza a palazzo Chigi. Incontri propedeutici alla necessità di licenziare il nuovo Decreto della presidenza del Consiglio già stasera o entro domani al massimo

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"Escluderei un nuovo lockdown. Lo diciamo a ragion veduta", dice il premier Giuseppe Conte a Taranto, dopo un incontro in Prefettura e subito rimanda agli importanti impegni di oggi: la cabina di regia con le regioni, i comuni e le province in vista del nuovo Dpcm con le nuove misure anti contagio da Covid che potrebbe essere licenziato nella tarda sera di oggi o entro domani.

"Abbiamo lavorato proprio per prevenire un nuovo lockdown generalizzato. Nel frattempo - sottolinea il presidente del Consiglio - abbiamo rafforzato le strutture ospedaliere, la risposta del sistema sanitario. Siamo molto avanti, facciamo un numero di test impressionante. Addirittura, con l'ultima circolare del ministero della Salute potremo ridurre anche la quarantena dai 14 giorni iniziali. Abbiamo anche la possibilità di introdurre nuovi test, ancora più rapidi".

"Insomma, abbiamo adottato una serie di misure ed abbiamo un sistema di monitoraggio molto sofisticato. Se proprio questa curva dovesse continuare a risalire - anticipa Conte - prevedo qualche cosiddetto lockdown molto circoscritto territorialmente. Ma non siamo più nella condizione di intervenire in modo generalizzato sul territorio nazionale o su ampie aree del territorio".

E per quanto riguarda le nuove misure anti contagio da presentare agli italiani, "cercheremo di licenziare il Dpcm già stasera" ha detto, sempre a Taranto, il presidente del Consiglio dei ministri. 



Speranza: "Norme approvate da Cts in una circolare"
Le nuove prescrizioni sull'isolamento dei positivi al Covid e dei loro famigliari decise ieri dal Comitato tecnico scientifico saranno inserite in una prossima circolare. Il ministro della Salute Roberto Speranza lo ha confermato nell'incontro con le Regioni sulle nuove misure di contenimento. Nel decreto attuativo ci sarà anche l'Autorizzazione all'uso dei test validati dalle autorità sanitarie nei Paesi G7.

LE MISURE SUL TAVOLO
Mascherina anche in casa con non conviventi

“Nel Dpcm andremo a inserire la previsione delle mascherine all’aperto che abbiamo già messo in termini generali nel decreto legge. Mentre però è vincolante la norma sulle mascherine all’aperto, inseriremo una forte raccomandazione sulle mascherine all’interno delle abitazioni private in presenze di persone non conviventi". Così il premier Giuseppe Conte nel corso della riunione con le regioni. "Non riteniamo di introdurre una norma vincolante, ma vogliamo dare il messaggio che se si ricevono persone non conviventi anche in casa bisogna usare la mascherina”.

Stop a gite scolastiche
Stop alle gite scolastiche, attività didattiche fuori sede e gemellaggi. E' una delle misure proposte dal governo nel corso della cabina di regia con le regioni e gli enti locali. Il provvedimento dovrebbe entrare nel Dpcm che il premier Giuseppe Conte firmerà nelle prossime ore. 

Dad nelle scuole superiori
Al tavolo sul nuovo Dpcm - alla presenza del premier Conte, dei ministri Boccia e Speranza e degli enti locali - le regioni hanno avanzato la richiesta al governo di didattica a distanza per gli ultimi anni delle Scuole superiori.

Matrimoni con 30 persone
Limitazioni per i matrimoni: potranno partecipare al massimo 30 persone. E' quanto è stato comunicato dal governo alle regioni durante il tavolo sul nuovo Dpcm. Inoltre l'esecutivo è orientato a predisporre la chiusura dei locali per le 24. Si pensa inoltre a un divieto di sosta e consumazione all'esterno dopo le 21, fatto salvo il servizio al tavolo. Per le feste in casa si valuta il limite massimo di 6 persone.

Stop a sport di contatto amatoriali
Fermare gli sport di contatto, come il calcetto o il basket, svolti a livello amatoriale. E' questa la proposta che il governo avrebbe fatto ai rappresentanti di Regioni ed enti locali, nel corso della riunione a cui prendono parte il premier Giuseppe Conte e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, in vista del varo del nuovo Dpcm. Gli sport di contatto, secondo quanto si apprende, sarebbero invece consentiti a livello dilettantistico, se le società organizzatrici rispettano i protocolli di sicurezza.

Capienza stadi
La partecipazione del pubblico agli eventi sportivi all'aperto è consentita fino a una capienza del 10% degli impianti, e comunque non oltre le mille persone. Questo l'orientamento del governo, mentre è in corso la cabina di regia esecutivo-regioni sul prossimo Dpcm con le misure anti-Covid. Le regioni invece avrebbero chiesto di alzare la soglia della capienza consentita fino al 15%. Anche nei palazzetti potrebbe essere innalzato il limite al 15% della capienza, ma comunque non oltre i 1.000 spettatori totali.

No a riduzione posti cinema e teatro
Nessuna riduzione del numero di spettatori per teatro e cinema. Lo assicurano fonti del ministero dei Beni culturali che smentiscono che il nuovo Dpcm riduca il limite di 200 persone al chiuso e di 1.000 all'aperto per spettacolo dal vivo e cinema. "Non esiste questo rischio" viene assicurato.

Quel che al momento emerge, invece, dal vertice di ieri, è che scende a 10 giorni la quarantena e per i positivi sarà necessario un solo tampone in uscita.

Ieri anche una circolare del governo sull'obbligo di indossare mascherine all'aperto che ha poi costretto il Viminale a una precisazione. E' un obbligo per le passeggiate, no per lo jogging.

Il governo starebbe poi valutando l'ipotesi di incentivare, portandolo al 70%, il ricorso allo smart working per la pubblica amministrazione, ma esclude nuovi lockdown generali, come a marzo. "Lo voglio dire chiaramente, l'Italia non può permettersi un nuovo lockdown, non se lo può permettere il sistema economico e quello commerciale", ha spiegato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Non c'è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole", ha poi garantito, dal canto suo, la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Il governo sta valutando l'utilizzo dei test rapidi anche per le scuole, come sto chiedendo da tempo".

Al momento nessuna novità su celebrazioni liturgiche
Ci sono "continui contatti" tra il Comitato Tecnico scientifico e la Conferenza Episcopale italiana ma al momento non ci sarebbero novità in arrivo sul fronte delle celebrazioni liturgiche. È quanto si apprende da fonti ecclesiastiche. Considerato l'aumento del numero di contagi da Covid, tra le indiscrezioni è emersa una possibile stretta su battesimi, matrimoni e funerali ma potrebbe riguardare più gli eventi e le feste correlate, che i riti liturgici che già seguono precisi protocolli. Sempre secondo fonti legate ai vescovi non sarebbero in vista novità sulle Messe. Anche se,riferiscono le stesse fonti, si guarda con attenzione all'evoluzione della situazione sanitaria.

Asintomatico che non negativizza, 'libero' dopo 21 giorni
Gli asintomatici che non riescono a negativizzarsi, dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena e saranno 'liberi'. E' una delle misure approvate dal Cts che confluiranno in una circolare del ministero della Salute. Il protocollo definito prevede dieci giorni di quarantena e un tampone molecolare. Se l'esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare. Anche in caso di positività sarà comunque 'libero': studi internazionali, sottolineano dal Cts, affermano infatti che dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare. 

Regioni potranno rafforzare norme, non ridurle
Le norme anti-Covid che saranno introdotte con il nuovo Dpcm, forse già domani sera o al più tardi martedì, "avranno valenza nazionale, le Regioni hanno la possibilità di adottare misure più restrittive, mentre per quelle meno restrittive devono avere l'intesa del ministro della Salute" ha reso noto infine Speranza.