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Coronavirus

Emergenza coronavirus

Bankitalia: "Per ripartenza cruciali misure efficaci che verranno introdotte in Italia e Europa"

"Nelle scorse settimane il Governo ha varato significative misure espansive" - si legge nel Bollettino - La rapidità del recupero dell'economia dipende anche dagli sviluppi del commercio internazionale e dei mercati finanziari, dagli effetti sull'attività di alcuni settori dei servizi, dalle conseguenze su fiducia e redditi dei consumatori" 

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Indubbiamente, il coronavirus ha trascinato l'Italia in una situazione di crisi che peraltro "ha colpito il sistema produttivo quando era gia' in atto un rallentamento dell'attività economica e in presenza di un alto debito pubblico". Ma Bankitalia rileva che i fondamentali sono migliori rispetto alla grave crisi precedente, quella del 2008.

Per la ripartenza dell'economia dopo lo shock del coronavirus "saranno cruciali tempestività ed efficacia delle misure di politica economica in corso di introduzione in Italia e in Europa". Lo sostiene la Banca d'Italia nel bollettino economico, secondo cui "la rapidità del recupero dell'economia dipende, oltre che dall'evoluzione della pandemia in Italia e all'estero, dagli sviluppi del commercio internazionale e dei mercati finanziari, dagli effetti sull'attività di alcuni settori dei servizi, dalle conseguenze su fiducia e redditi dei consumatori".

''Nelle scorse settimane il Governo ha varato significative misure espansive a sostegno del sistema sanitario, delle famiglie e delle imprese colpite dalla crisi, attraverso il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, la sospensione di versamenti fiscali, una moratoria sui finanziamenti bancari in essere e la concessione di garanzie pubbliche sui prestiti per le imprese'' - si legge ancora nel bollettino economico - 'Ulteriori disposizioni - si ricorda - sono previste nelle prossime settimane''.

L'intensità del recupero dei livelli di attività interna, spiega Via Nazionale, dipenderà anche "dall'andamento della propensione al risparmio delle famiglie, in considerazione dell'esigenza di ricostituire i livelli di reddito e ricchezza colpiti dalla crisi, e dalla capacità delle imprese di restare sul mercato nonostante le perdite subite nella fase di arresto dell'attività". "Per alcuni settori, come quello manifatturiero - aggiunge Bankitalia - è possibile che venga anche recuperata parte della produzione persa durante la vigenza delle misure di contenimento, con una conseguente attenuazione degli effetti complessivi sull'anno. Si tratta di un'eventualità meno plausibile per gran parte dei servizi".

Se dura lockdown crollo pil anche nel II trimestre
C'e' ancora "molta incertezza" ma di sicuro "il protrarsi delle misure di contenimento della pandemia di Covid-19 comporterà una significativa caduta del PIL nel nostro paese anche nel secondo trimestre, cui farà verosimilmente seguito un recupero, che potrà anche essere sostenuto" - scrive Bankitalia - spiegando che i tempi e l'intensità della ripresa dipenderanno, oltre che dalla durata e dall'estensione geografica del contagio, su cui vi è ancora molta incertezza, "da diversi fattori interni e internazionali, nonché dall'efficacia delle politiche economiche". Secondo il bollettino economico della Banca d'Italia, "nei primi tre mesi del 2020 il Pil avrebbe segnato una caduta oggi valutabile intorno ai cinque punti percentuali".

Nel II trimestre verso forte contrazione occupazione
L’epidemia sta avendo forti ricadute sull’occupazione in tutti i paesi. In Italia il ricorso alla Cassa integrazione guadagni dovrebbe avere attenuato nel mese di marzo l’impatto dell’emergenza sanitaria sul numero di occupati". E' quanto rileva la Banca d'Italia nel suo Bollettino economico, sottolineando tuttavia che "nel secondo trimestre l’occupazione potrebbe però contrarsi in misura più marcata, risentendo del mancato rinnovo di una parte dei contratti a termine in scadenza".

Famiglie più solide, impatto coronavirus attenuato
Le famiglie italiane affrontano la crisi del coronavirus "con una solidità finanziaria maggiore rispetto a quella che avevano alla vigilia della crisi del debito sovrano". Lo afferma la Banca d'Italia nel bollettino economico, sottolineando che "l'impatto della pandemia sui redditi può essere significativo, ma è mitigato dal basso debito, dal livello molto contenuto dei tassi di interesse e dalle misure di contrasto attuate dalle autorità".

Anche imprese più solide rispetto a crisi precedente
Le imprese italiane affrontano la crisi del coronavirus "partendo da una struttura finanziaria più solida rispetto all'avvio della precedente recessione", afferma Bankitalia, secondo cui "dalle informazioni raccolte attraverso la rete territoriale della Banca emerge che nel terziario le misure di contenimento hanno pressochè azzerato il fatturato di gran parte del commercio al dettaglio non alimentare, di alberghi, bar e ristoranti e delle aziende operanti nel turistico e che si sono arrestate le attività edili". "Segnali analoghi - aggiunge la Banca d'Italia - sono desumibili per la spesa in servizi dall'indicatore dei consumi Confcommercio, che si è ridotto a partire da febbraio, a seguito del forte calo della domanda nei settori ricettivo e alberghiero".

Produzione industriale -15% a marzo, -5% nel I trimestre
La produzione industriale, nel solo mese di marzo, ha fatto registrare un -15% e nel I trimestre il calo è del 5% - rileva Bankitalia - che ha condotto un sondaggio tra le imprese dal quale si evince un certo pessimismo riguardo ai prossimi mesi.Nel Bollettino economico, viene spiegato che "circa il 65 per cento delle imprese dell'industria in senso stretto e dei servizi ha già  registrato contraccolpi sulla propria attività per effetto dell'emergenza sanitaria; l'85 per cento ne prevede un impatto sfavorevole nel secondo trimestre dell'anno". Per oltre tre quarti delle aziende, soprattutto nel comparto dei servizi, gli effetti negativi dell'epidemia sono trasmessi soprattutto attraverso la flessione della domanda interna. 

Tensioni spread attenuate da Bce e nostri interventi
Le tensioni sullo spread Btp-Bund per il coronavirus "si sono attenuate a seguito delle decisioni del consiglio direttivo della Bce e della consistente nostra presenza sul mercato dei titoli di Stato". Lo sostiene la Banca d'Italia, secondo cui "il valore dei titoli pubblici italiani acquistati nell'ambito dell'App ammontava a 382 miliardi di euro, di cui 346 acquistati dalla Banca d'Italia; 12 miliardi sono stati acquistati nel mese di marzo". Quando è scoppiata l'epidemia, spiega Via Nazionale nel bollettino economico, "in Italia come in altri paesi europei i corsi azionari sono caduti e il differenziale di rendimento dei titoli di Stato rispetto a quelli tedeschi si è ampliato sensibilmente".