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Coronavirus

Il ministro Boccia: "Inizia la settimana più difficile"

Coronavirus: cronache da una tranquilla giornata di Fase 2

Saracinesche alzate, ma anche tante ancora chiuse, parrucchieri aperti di lunedì, file davanti ai centri commerciali, traffico sostenuto e in alcuni casi incolonnato, mezzi pubblici più frequentati e bar aperti. Gli italiani affrontano il primo giorno della Fase 2 con ottimismo e rispetto delle regole, nella speranza che questo periodo possa essere il giusto passaggio per la riconquista della normalità

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Qualcuno avrà pure imprecato questa mattina quando in un attimo si è trovato "infognato" nel traffico immobile di via Trionfale o delle altre consolari di accesso a Roma (o delle vie d'accesso delle grandi città italiane) e si è sentito teletrasportato a due mesi fa, ma poi avrà ripensato al lockdown, alle restrizioni della libertà, all'autocertificazione, alle chiusure di bar e parrucchieri, alle file davanti ai supermarket e alla ricerca spasmodica delle mascherine e magari sarà tornato immediatamente sereno, tanto da permettere alla Panda che tentava di inserirsi dalla quarta fila di entrare nella carreggiata, proprio davanti a lui. 

Cronache di un tentativo, serio e composto, di riappropriarsi della vita di sempre. E' partito così il primo giorno della Fase 2 in Italia, con il ritorno di un po' di traffico e con tante saracinesche tirate su e tante ancora chiuse, ma con grande compostezza degli italiani che hanno imparato a riassaporare quello che hanno.

I parrucchieri di lunedì
"Adesso è davvero #Fase2", poche parole per il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Poi c'è chi è corso in negozio dalla mezzanotte e ha pianto nell'accogliere il primo cliente. È il caso di Michele Del Mastro, di Andria. "Ho inaugurato la fine del lockdown andando dal mio barbiere, Sauro, scrive il sindaco di Firenze, Dario Nardella, con il nuovo taglio, la mascherina e il pollice alzato. È social anche lo scatto del sindaco di Bari, Antonio Decaro, e presidente dell'Anci.

La ministra fa il sopralluogo
La Fase 2 a Roma si è aperta con il sopralluogo della ministra Paola De Micheli. La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti ha voluto testare di persona i flussi di viaggiatori nel primo giorno della riaperture come aveva già fatto lo scorso 4 maggio. Così è andata alla Stazione Termini di Roma e poi, a bordo dell'autobus 90, è rientrata al Ministero di Porta Pia dopo aver verificato la situazione e testato i percorsi unidirezionali di salita e discesa differenziati sui mezzi. 



Tornano le messe
Papa Francesco, con la messa celebrata sulla tomba di Giovanni Paolo II nel centenario della nascita del pontefice polacco, ha riaperto questa mattina la celebrazione di liturgie con il pubblico nella basilica di San Pietro, in coincidenza con quanto accade in tutta Italia. Nella cappella erano presenti 30 persone, ben distanziate sui banchi. 



Primo volo
L'Aeroporto di Bergamo Orio al Serio, rimasto aperto e operativo nella Fase 1 dell'emergenza Covid-19, ha accolto oggi, lunedì 18 maggio, il primo volo di linea dopo il decreto di riapertura dello scalo al traffico passeggeri dello scorso 5 maggio. Alle  6.51 del mattino è atterrato il volo proveniente da Sofia con a bordo 113 passeggeri, i primi a transitare in aerostazione dal 13 marzo scorso insieme agli 81 partiti da Bergamo con lo stesso aereo decollato alla volta della capitale bulgara alle 7.50.



Ripartenza a Milano
Ripartenza lenta per Milano. Sui tram il distanziamento è rispettato. Pochi i frequentatori del 14, il mezzo su rotaie che collega la zona sud della città con i quartieri molto popolari di Giambellino e Lorenteggio, con il centro, passando per Piazza Duomo e concludendo la sua corsa al Cimitero Maggiore, dalla parte opposta. 



Trenord e le informazioni
Tramite la sua App, Trenord comunica in tempo reale il livello di riempimento dei treni in arrivo. Da oggi, sull'applicazione della società ferroviaria, appare un'immagine stilizzata dei convogli che cambia colore a seconda dei posti presenti a bordo: rosso, giallo, verde. L'App Trenord, inoltre, permette ai viaggiatori in attesa nelle stazioni di ricevere informazioni sulla circolazione dei treni e notifiche real time sul possibile rischio di affollamento sulle banchine.

A Caserta file per i centri commerciali
E' stato un lunedì diverso per il capoluogo della Reggia che si è svegliato con un traffico insolito da due mesi a questa parte. Hanno riaperto i battenti parrucchieri, barbieri, centri estetici, le boutique e i negozi di abbigliamento, quasi tutti i bar, eccetto il Gran Caffè Margherita che aspetterà probabilmente giovedì per rialzare le serrande; tutti con cartelli che segnalano l'obbligo di mascherine e guanti, il limite massimo di clienti ammessi, e igienizzanti all'entrata. A Marcianise, al Centro Commerciale Campania, tantissima gente in fila, ma prima di entrare ad ognuno è stata misurata la temperatura.

A Torino il primo caffè del sindaco
Passeggiata in via Garibaldi, con pausa caffé, rigorosamente da asporto, per la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che ha salutato i commercianti della zona di Palazzo Civico che stavano ripartendo i loro negozi.

In Friuli tutti al mare
Entusiasmo, preoccupazione ma anche speranza. E' il mix di emozioni che ha accompagnato le aperture dei negozi in questo 18 maggio in Friuli Venezia Giulia che "va affrontato - come ha raccomandato questa mattina il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, - tenendo ben presente che l'emergenza non è finita".

Toscana speranzosa
"Noi questa mattina viviamo una fase nuova, la fase della riapertura e della speranza per il futuro". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani. "Ho trovato da parte dei vari operatori commerciali - ha proseguito Giani - una volontà di colloquio con le istituzioni. Ho però visto, in chi oggi ha aperto di nuovo, un grande spirito propositivo, raccogliendo gli intenti dati dal Consiglio regionale che erano indirizzati a riaprire al meglio nella giornata di oggi".

Liguria, apertura calma
E' un lento, ma laborioso risveglio da un forzato letargo di oltre 2 mesi quello avvenuto questa mattina in Liguria. A partire da Genova, molte attività hanno rialzato la saracinesca con la fine del lockdown imposto dal coronavirus, altre invece stanno mettendo a punto gli ultimi ritocchi per essere pronti ad accogliere la clientela in totale sicurezza. Bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti: tutti hanno dovuto affrontare una spesa media di almeno mille euro per adattare il proprio locale alle nuove linee guida anti contagio.

Pescara tra ristoranti e boutique
Anche a Pescara, come nel resto d'Italia, si riaccendono le luci di negozi, ristoranti e bar, dopo oltre due mesi di chiusura. Nel capoluogo adriatico, città che vive di commercio e di turismo, la voglia di ripartire è grande. In questi giorni gli operatori commerciali hanno adeguato i loro locali alle misure anti contagio. 

A Venezia si rivedono le gondole
Il Veneto ha riaperto pressoché tutto da oggi, ma le città paiono ancora 'libere' dal timore di nuovi contagi. La mascherina resta obbligatoria fuori casa - con l'eccezione per l'attività fisica - mentre sparisce la necessità dei guanti, sostituiti però dal gel a portata di mano. Riaprono tutti i negozi, i parrucchieri, i bar e  i ristoranti. Chi soffre maggiormente dell'assenza dei turisti è Venezia: nel pomeriggio hanno riaperto i
primi negozi e gioiellerie di Piazza San Marco; ma i Caffè storici, come Florian e Quadri, non hanno alzato le serrande. Nella città lagunare sono tornate a scivolare sull'acqua le gondole dei servizi di traghetto, non ancora quelle dei giri romantici nei canali.

Cagliari apre sotto la pioggia
Anche sotto la pioggia Cagliari riprende lentamente a correre. E il capoluogo riparte soprattutto dai bar: davanti al mercato di San Benedetto non ci sono più come tre mesi fa gli assalti al bancone di inizio e metà mattina, ma qualcosa ricomincia a muoversi. Ingresso con la mascherina, un passaggio al nuovo rito del liquido igienizzante e poi di nuovo, come prima, davanti alla tazza di cappuccino con pasta. Per molti titolari il primo caffè è diventato una sorta di 'brindisi' di inizio anno con i clienti. Riaperti anche i negozi di abbigliamento e i grandi magazzini, anche con le prime offerte e le prime vetrine con i colori delle collezioni primavera estate. 

Il ministro Bocia: "Inizia la settimana più difficile"
"Dobbiamo essere tutti molto preoccupati perché la settimana che sta iniziando sarà la settimana più difficile". Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, su La7. "Sono preoccupato com'è giusto che chiunque debba esserlo - ha sottolineato -. Questa e la prossima settimana saranno cruciali per capire se e come riusciremo a convivere con il Covid-19". "Il monitoraggio ci dice l'indice di rischio delle Regioni. In caso si superi il livello di allerta e le regioni decidano di non chiudere può intervenire lo Stato. Questo è scolpito nella legge".