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Fase 2, Arcuri: "Gradualità senza sottovalutare i rischi. Mascherine a prezzo calmierato"

"Lo Stato deve produrre tutte le mascherine che può e incentivare la produzione, l'idea che fissare un prezzo massimo abbatta la capacità dell'impresa italiana di produrne è superficiale o assai poco informata"

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"Mancano 6 giorni al 4 maggio, conoscete le decisioni del governo, inizia un graduale alleggerimento delle misure di contenimento che tutti abbiamo dovuto sopportare. Resto un convinto assertore di prudenza e cautela, penso sia necessario aver cura di noi stessi e dei nostri cari e che i fatti valgono più dei nostri desideri. Non si può attendere che il rischio sia pari a zero per uscire dal lockdown, avete ragione, ma non ci si può illudere di uscirne sottovalutando i rischi che corriamo". Così il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile.

Prezzo mascherine fissato per cittadini
"Lo Stato deve acquistare tutte le mascherine che trova. Ho fissato il prezzo massimo nell'interesse dei cittadini, non ho fissato il prezzo massimo di acquisto. Lo Stato deve incentivare la produzione italiana, come con il 'Cura Italia': abbiamo rassicurato i produttori che compreremo tutto quello che produrranno. In 105 ci hanno ringraziato, solo uno ha avuto qualche dubbio". Così il commissario Domenico Arcuri.

"Lo Stato deve produrre tutte le mascherine che può e incentivare la produzione, l'idea che fissare un prezzo massimo abbatta la capacità dell'impresa italiana di produrne è superficiale o assai poco informata - aggiunge -.

E' economia di guerra? No, è senso civico. E' per sempre? No, finché il mercato non sarà libero. E' un danno per i vergognosi speculatori, lo rivendico. Non ci saranno più le mascherine nelle farmacie e nei supermercati? Certo, nessuna che costi più di 0,50 euro".

"Avrei tanta voglia di parlare dalla trincea in cui da 40 giorni mi trovo con il dottor Borrelli e i nostri collaboratori, di parlare dei liberisti che emettono sentenze quotidiane da un divano con un cocktail in mano. Ma non lo farò, il mio dovere è lavorare". Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile, polemizzando con chi "dice che il prezzo delle mascherine lo fa il mercato, sorseggiando i loro centrifugati".

"A partire da lunedì saranno distribuite 12 milioni di mascherine al giorno, se serviranno, tre volte l'attuale fornitura che è superiore alla richiesta. E da giugno ne potremo distribuirne 18 milioni, da luglio 25 milioni. A settembre potremo distribuirne almeno 30 milioni al giorno, undici volte di quello che facevamo a inizio emergenza",  ha detto Arcuri. "Fino a oggi abbiamo distribuito 4 mln di mascherine al giorno. Nei magazzini delle Regioni stamattina ne giacciono 47 milioni. Distribuite di più di quelle che servivano e le Regioni illuminate ne hanno messe da parte una quota che servirà in tempi di maggiore necessità di distribuzione". 

La Germania dimostra i rischi di un ritorno del lockdown 
I dati che arrivano dalla Germania dimostrano come sia alto il rischio di tornare ad un lockdown totale se si alleggeriscono troppo in fretta le misure di contenimento prese. Lo ha detto il commissario straordinario Domenico Arcuri in conferenza stampa commentando la notizia che l' R con zero, l'indice di contagiosità del virus, è tornato a salire in Germania da 0,7 a 1,1   "Il governo sta valutando se definire di nuovo delle zone rosse per evitare l'estensione di nuovi focolai di infezione,che riprendono a manifestarsi - ha aggiunto - Ecco perché uscire dal lockdown non è facile ed ecco perché essere costretti a tornare al lockdown non sarebbe difficile". 

Italia prima al mondo per tamponi su numero abitanti 
"L'Italia è il primo paese al mondo per tamponi ogni numero di abitanti. Sono pochi? Certo, ma mettiamo i cittadini nelle condizioni di avere le giuste informazioni".

A maggio app sarà in funzione
"Il Premier Conte ha dato una molteplicità di informazioni ai cittadini come il momento richiedeva, non ha fatto cenno alla app di contact tracing, ma non significa che il lavoro non proceda: stasera abbiamo una riunione di coordinamento. La app si avvarrà di tecnologia bluetooth e non c'è nessuna controindicazione. A maggio con le prime funzionalità, cioè il contact tracing, sarà in funzione, in tempi ravvicinati saranno attive anche le funzionalità più vicine al diario clinico", cioè la connessione con il Sistema sanitario nazionale. Non è stato ancora deciso se i dati raccolti dalla App per il contact tracing saranno conservati sui device dei cittadini o su un server pubblico, ha spiegato Arcuri, sottolineando che ovviamente la scelta verrà fatta prima che 'Immuni' venga attivata. "Al momento dello sviluppo si potrà decidere se lasciarli sul telefonino e/o su un server pubblico e italiano - ha detto - In ogni caso non cambia nulla sulla piena e assoluta garanzia della privacy" in quanto i "dati sono criptati".

15 minuti per essere a rischio contagio
"E' di 15 minuti il tempo minimo per essere a rischio contagio",  ha detto il Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, in conferenza stampa presso il Dipartimento di Protezione Civile.  "L'App per il contact tracing farà scattare l'alert quando ad esempio il signor Rossi avrà avuto un contatto stretto per più di 15 minuti con una persona positiva. Gli scienziati ci dicono che il tempo minimo certo per essere a rischio contagio in caso di contatto con una persona positiva è di 15 minuti. La distanza considerata a rischio oscilla fra un metro e due metri. Ma è bene considerare il limite massimo" ha concluso Arcuri.