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ECONOMIA

Per l'Italia previsto nuovo deficit al 2,6% e oltre

Coronavirus: il Fondo monetario internazionale taglia stima Pil, rischi ribasso

Il rapporto "Article IV Consultation" del Fondo monetario internazionale stima per l'Italia un aumento dell'indebitamento. Il rapporto debito/Pil salirà al 137% nel 2020 per poi ricominciare lentamente a scendere negli anni successivi

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l deficit dell'Italia si attesterà al 2,6% del Pil nel 2020, ma potrebbe raggiungere anche un livello superiore se l'impatto dell'epidemia coronavirus dovesse prolungarsi. E' la stima contenuta nel rapporto "Article IV Consultation" sull'Italia del Fondo monetario internazionale. A fine gennaio, gli ispettori del Fondo nel documento conclusivo pubblicato al termine della missione annuale nel nostro paese, stimavano un livello di indebitamento netto al 2,4% del Pil.

Colpa del Covid-19
Per il 2021 l'istituto di Washington prevede un rapporto deficit/pil al 2,4%. "Le previsioni di bilancio sono moderatamente più deboli, a causa della risposta necessaria e degli effetti economici dell'epidemia Covid-19", sottolinea ora l'istituto di Washington nell'aggiornamento delle conclusioni al termine della missione in Italia alla luce dell'esplosione dell'epidemia. Da un lato, osserva l'Fmi, "un aumento delle entrate che ha contribuito al miglioramento del risultato 2019, a parità di condizioni, migliorerebbe la previsione del 2020. Dall'altro, le misure di sostegno previste dal governo e il contesto economico più debole deteriorerebbero la posizione di bilancio".

Attenzione ai tempi della pandemia
Per il Fondo, "il disavanzo potrebbe essere maggiore, se l'impatto del virus e' prolungato e la crescita sostanzialmente piu' debole. Il deficit migliora leggermente a medio termine, in linea con i piani precedentemente annunciati dal governo".

Peggiora il rapporto deficit/Pil
Il rapporto debito/Pil dell'Italia salirà al picco del 137% nel 2020 per poi scendere al 136,9% nel 2021 e al 136,2% nel 2022. Sono le stime del Fondo monetario internazionale.

Nuove misure
Una volta che la crisi sanitaria sarà passata, è necessario "attuare un pacchetto completo di misure per stimolare la crescita potenziale e migliorare la capacità di recupero. Ciò dovrebbe comprendere riforme strutturali per aumentare la produttività e gli investimenti, un consolidamento di bilancio credibile a medio termine per porre il debito pubblico su un solido sentiero di riduzione e misure per sostenere lo stato di salute del settore finanziario".

Brava Italia
Il Fondo elogia le autorità italiane "per la loro attenta attuazione della politica di bilancio nel 2019, migliore delle previsioni" e riconosce che il bilancio "peggiorerà quest'anno a causa degli effetti e della risposta alla pandemia". L'Fmi accoglie con favore il piano del governo di "intraprendere un consolidamento fiscale a medio termine, una volta che la pandemia si sarà attenuata" e sollecita ad "attuare misure favorevoli alla crescita e inclusive, compresa una riforma fiscale globale".