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Coronavirus

Green pass

Effetto Draghi sulle vaccinazioni, è boom di prenotazioni

Dalla Lombardia alla Sicilia le parole del premier sembrano aver fatto breccia: "Il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche. L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire"

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A 24 ore dall'annuncio dell'introduzione dell'obbligo  del certificato verde si registra una risposta forte, misurabile in termini di aumento delle richieste di vaccinazione.  "Oggi abbiamo registrato un incremento delle prenotazioni che va da un  +15% a +200% a seconda delle regioni. In Friuli Venezia Giulia abbiamo registrato un +6.000%", ha detto il Commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo sottolineando che si sta procedendo con 500mila vaccinazioni al giorno. "La macchina viaggia al 100%"

Lazio
"Dall'annuncio di ieri, da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi in merito al Green Pass abbiamo avuto oltre 38mila nuove prenotazioni per i vaccini, una spinta importante in una regione come il Lazio che oggi ha superato le 6,5 milioni di dosi somministrazioni e in cui il 62% della popolazione adulta ha completato il ciclo vaccinale". Così l'assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, durante la conferenza di inaugurazione del restauro della Biblioteca Lancisiana, presso il Complesso Monumentale di Santo Spirito in Saxia. 

E' stato poi il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, a commentare: "Voglio ringraziare il presidente Mario Draghi  per il suo impegno e ancora una volta ribadito nella giornata di ieri  molto chiaro e molto netto e felice che abbia già  ottenuto dei grandi risultati con la crescita delle prenotazioni dei vaccini" ha detto, intervenendo a un evento organizzato dalla regione. "È  fondamentale che tutti facciano la propria parte io stesso mi vaccinerò con il secondo richiamo domenica e invito tutti i cittadini a cominciare dai ragazzi e dalle ragazze a vaccinarsi" ha ribadito il governatore.

Veneto
Un altro governatore, quello del Veneto, ha parlato di un vero e proprio "assalto alla diligenza". "Per vaccinarsi, dalle telefonate ricevute dai call center, registriamo un assalto alla diligenza" ha commentato riguardo un possibile effetto vaccinazione rapportato con l'obbligo del Green pass. "Le forniture restano costanti - ha aggiunto - ma il nostro 'tran tran' sul livello vaccinale ha visto un impennarsi delle richieste".

Un vero e proprio boom di prenotazioni per il vaccino anti Covid, da Nord a Sud, dopo la decisione del governo sull'obbligatorietà del green pass per una serie di attività (dai bar e ristoranti al chiuso alle piscine e palestre, al cinema e nei teatri) e dopo le parole del premier, Mario Draghi, in conferenza stampa. "L'appello a non vaccinarsi è un invito a morire". Già ieri sera, e dalla prima mattinata di oggi, i server della varie regioni hanno visto piu' che raddoppiare le prenotazioni con numerose richieste soprattutto per il fine settimana.

LOMBARDIA - "Cresce l'adesione alla campagna vaccinale, ieri circa 49 mila cittadini si sono prenotati" rispetto 28.369 di mercoledì e ai 17.412 di giovedì 15 luglio. A scriverlo su Twitter è la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti. "Per venire incontro a queste nuove richieste saranno disponibili ulteriori 100 mila nuovi posti per prime dosi, da oggi fino a fine agosto", ha concluso Moratti.

PIEMONTE - "Le decisioni di ieri del Governo hanno avuto l'effetto, anche in Piemonte, di raddoppiare di fatto le richieste delle vaccinazioni a partire dalle 20, praticamente ogni ora abbiamo il doppio delle richieste rispetto alla media di questi mesi", ha annunciato il presidente della Regione, Alberto Cirio.

TOSCANA - Primi segnali di ripresa per la campagna vaccinale in Toscana che nelle ultime settimane si è dedicata principalmente ai richiami, con un calo delle prime somministrazioni rispetto ai mesi precedenti. Oltre 4.000 over-60, in precedenza titubanti, hanno prenotato la prima dose sul portale online e numerose persone si sono rivolte alle farmacie di quartiere. Altre 10.000 persone invece hanno usufruito della possibilità di anticipare il richiamo con AstraZeneca. L'effetto Draghi, con l'annuncio dell'obbligo di Green Pass per accedere in molti luoghi pubblici dal 6 agosto, unito alla crescita dei contagi sul territorio regionale ha dato nuova linfa alla campagna vaccinale in Toscana.

EMILIA ROMAGNA - Boom anche a Bologna e provincia, dopo le misure varate ieri dal governo sul green pass. La conferma arriva dall'azienda sanitaria del capoluogo emiliano. "Dalle prime ore di questa mattina - ha spiegato il direttore generale dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon - abbiamo visto la rincorsa dei cittadini o sui canali web o nelle farmacie, e alle 13 erano oltre 3500 persone che si sono prenotate per i vaccini. Mediamente negli ultimi giorni erano già in crescita, circa 3mila in un giorno solo". Per Bordon l'annuncio di Draghi "sicuramente ha avuto un effetto di spinta molto importante. Noi per coerenza immediatamente abbiamo aperto dei nuovi posti, delle nuove agende per 15mila posti".

ABRUZZO -  In Abruzzo con 400 mila soggetti ancora da vaccinare e' stato scongiurato il passaggio alla zona gialla ma la variante Delta è una realtà e rappresenta più del 60% dei casi accertati. Le parole del premier Mario Draghi sul Green Pass, sembrano aver fatto in qualche modo breccia tra gli abruzzesi, visto che in mattinata le prenotazioni hanno sfiorato le 1.700 unità mentre ieri le prenotazioni sono state 800 in più rispetto al giorno precedente. La speranza dunque che il Green Pass dia un importante impulso sulle nuove prenotazioni.

PUGLIA - Ci sarebbe un aumento del 10% delle prenotazioni di vaccino in Puglia, dopo l'introduzione da parte del governo del green pass a partire dal prossimo 6 agosto. Dalla Asl Bt spiegano che "non ci sono defezioni per le vaccinazioni e tutte le date a disposizione per le somministrazioni vengono immediatamente prenotate dalla cittadinanza". Anzi, per l'inizio delle vacanze estive "c'è stata qualche richiesta di anticipo della data, specie da parte dei più giovani".

SICILIA - "Abbiamo notato un piccolo incremento nelle somministrazioni delle prime dosi vaccinali. Non so se ci sia un nesso con l'appello lanciato da Draghi e con le sue misure" spiega all'AGI il commissario all'emergenza Covid di Palermo, Renato Costa. "Posso confermare che registriamo un incremento sensibile - ha ribadito Costa - noi infatti inoculiamo circa 3500 dosi al giorno e fino a qualche giorno fa le prime dosi rappresentavano circa il 5 per cento del totale, mentre adesso siamo quasi al 30 per cento". Un risultato che Costa, comunque, addebita a una maggiore consapevolezza nella popolazione sui limiti a cui sara' soggetto dal 6 agosto chi non si vaccinera': "In molti ora cominciano a capire che senza il green pass molte attivita' saranno precluse".    Dati diversi dalla Sardegna, dove non si registra un effetto particolare sulle prenotazioni dopo le vicende legate al green pass, anche se nei punti vaccinali si lavora a pieno regime. Nel resto delle regioni un incremento significativo delle adesioni si registra, con diverse percentuali, in tutti i territori.

Le parole di Draghi: "Appello a non vaccinarsi è appello a morire"
"Il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche" ed è "una misura che dà serenità" ha sottolineato Draghi. "Con i vecchi parametri molte regioni passerebbero di nuovo in zona gialla, invece così restano in zona bianca". E a proposito di appelli a non vaccinarsi ha risposto: "L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore".

Salvini si è vaccinato oggi a Milano
Matteo Salvini si è vaccinato contro il Covid a Milano. Il segretario leghista si è sottoposto alla somministrazione della prima dose di vaccino, stando a quanto apprende l'Agi da fonti qualificate. Salvini aveva rinviato il primo appuntamento con la vaccinazione fissato il 28 giugno per testimoniare nell'udienza del processo per diffamazione che lo vede come parte civile contro Carlo De Benedetti, ex editore del gruppo L'Espresso. A maggio del 2018 l'ingegnere parlò del capo della Lega al Festival della tv e dei nuovi media a Dogliani rispondendo alle domande di Lilli Gruber: disse che "era il peggio" e lo definì "antisemita e xenofobo".