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Coronavirus

No vax ancora in piazza da Trieste a Milano a Roma

Flop delle proteste contro il Green Pass, le prime dopo la direttiva del Viminale

Fra le disposizioni della direttiva del ministro dell'Interno anche quella sull’uso obbligatorio delle mascherine e sul distanziamento interpersonale durante le manifestazioni

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Flop delle prime manifestazioni contro il lasciapassare verde dopo la direttiva del Viminale per contenere cortei e sit-in.

Manifestazione a Roma al Circo Massimo
Attesi in 1.500 nella piazza "a rischio alto" di assembramenti ma sono arrivati circa 400 persone. Fra le disposizioni della direttiva anche quella sull’uso obbligatorio delle mascherine nel corso di eventi pubblici di questo genere e sul distanziamento interpersonale. Ma le mascherine al Circo Massimo non si vedono, o quasi.

Davanti al palco montato sul lato di via dei Cerchi sfilano alcuni rappresentanti del movimento che dicono: "Non siamo rivoluzionari, siamo conservatori delle nostre libertà e oggi ci riuniamo in tante piazze italiane. Non diciamo “no green pass”, ma “via green pass”. Non cediamo alle provocazioni ma facciamo un inno alla vita. Siamo il movimento ondulatorio che cambierà la realtà delle cose". I manifestanti espongono cartelli e striscioni, bandiere tricolori e palloncini bianco e azzurri. «Noi siamo il popolo delle piazze d’Italia», recita infine un messaggio stampato. «Libertà per i nostri fratelli», ne recita un altro accompagnato dal Tricolore dagli esponenti di Forza Nuova per chi è stato arrestato dopo gli scontri del 9 ottobre scorso.  

"Giù le mani dai bambini". Così due mamme al megafono durante la protesta dei no green pass in corso al Circo Massimo. Sul palco è stata fatta salire Aurora, una bimba simbolo di tutti i bambini ed è stato osservato un minuto di silenzio. "Se lo Stato ci avesse detto questo vaccino non è sicuro ma è l'unica scelta che abbiamo forse lo avremmo fatto", hanno aggiunto le mamme. 



Manifestazioni a Trieste e Gorizia
Il prefetto di Trieste Annunziato Vardè, in attuazione della direttiva del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese del 10 novembre, ha individuato "specifiche aree cittadine sensibili, di particolare interesse per  l'ordinato svolgimento della vita della comunità, temporaneamente interdette allo svolgimento di manifestazioni pubbliche". L'individuazione è stata effettuata al termine delle riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si sono tenute in prefettura il 12 e il 13 novembre. Tra le aree interdette la zona portuale che comprende le aree prospicienti ai varchi 1 e 4 di accesso al Porto nuovo di Trieste. Il provvedimento - precisa la prefettura - entrerà in vigore il 15 novembre e avrà validità sino al 31 dicembre 2021, salvo proroga

A Gorizia sono circa 150 le persone presenti, attualmente, alla protesta no green pass e secondo quanto si è appreso, è atteso l'arrivo di manifestanti da Trieste in treno. "Anche Trieste - ha detto a LaPresse un manifestante - condivide la battaglia che facciamo a Gorizia, che dobbiamo fare in tutta Italia e in tutto il mondo contro questa discriminazione per quelli che non sono vaccinati. Io sono dell'idea che la libertà è sacrosanta". 

Manifestazioni a Milano
 


Circa 4000 - secondo fonti della Questura- le persone arrivate nella piazza dell'Arco della Pace a Milano per la manifestazione contro il vaccino che protegge dal Covid promossa da Robert Kennedy jr, terzogenito di Bob Kennedy e nipote di John Fitzgerald Kennedy, e dalla sua associazione Children's Health Defense. I manifestanti, assembrati e senza mascherine, hanno scandito cori no green pass come "la gente come noi non molla mai" o "giù le mani dai bambini" e hanno mostrato striscioni con la scritta "siamo arrivati liberi su questa terra e liberi torneremo a casa".   

E' di due arresti, una trentina di persone identificate e quattro denunce per vari reati il bilancio provvisorio della manifestazione a Milano. Si tratta, a quanto si è saputo, di persone che hanno cercato di forzare lo schieramento delle Forze dell'Ordine nei pressi di piazza Duomo e che hanno creato dei momenti di tensione. Per un'altra decina di manifestanti sono cominciate le procedure per provvedimenti amministrativi, fogli di via, ammonimenti orali e altro. 

Manifestazioni a Trento
Partito a Trento il corteo di circa mille manifestanti contro il green pass. Appuntamento in piazza Dante  "Non ci fermeremo fino a quando non sarà eliminata l'obbligatorietà della certificazione verde, continueremo le nostre iniziative fino a quando i medici, i sanitari, gli insegnanti e i lavoratori sospesi non potranno rientrare al lavoro", hanno detto i manifestanti. Niente corte in centro storico. La stretta annunciata dalla ministra dell'interno e ribadita dal commissario del governo di Trento, Gianfranco Bernabei, è stata messa in atto. Unica concessione, su richiesta del sindaco Franco Ianeselli, piazza Dante come punto di manifestazione statica.Lunedì altra manifestazione di protesta: il portavoce del comitato organizzatore, Ezio Casagranda, ha annunciato che il corteo punterà alla sede di Confcommercio

Manifestazioni a Genova
"Giu' le mani dai bambini, dal lavoro, dall'università ". Questo il coro più gettonato dai manifestanti, circa 700, no green pass di Genova, che stanno attraversando la città. Partiti dal centro, hanno raggiunto la zona di San Fruttuoso, passando sul ponte che attraversa il Bisagno e bloccando il traffico nelle arterie cittadine scelte per il corteo. Ad aprire il serpentone di manifestanti lo striscione "No Draghi, no pass, no Cts - il popolo e la democrazia trionferanno". Si è conclusa in piazza della Vittoria, sotto l'arco di trionfo la manifestazione, iniziata alle 16, e che ha attraversato il centro città fino alle porte della Valbisagno, per poi ritornare nel cuore della city. Cori contro Draghi e le politiche del governo, ma nessun momento di tensione. Il lungo serpentone e' stato scortato dalla Digos. Il comitato "Libera piazza Genova" ha dato appuntamento a sabato prossimo, per un'altra protesta, come accade ormai da luglio.



Manifestazioni a Torino
Alcune decine di no Green pass stanno percorrendo le strade del centro storico di Torino per raggiungere Piazza Castello, dove è in programma una manifestazione. I dimostranti, al seguito di un camioncino e provvisti di striscioni e cartelli, si erano radunati in piazza Carlo Felice, davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova. I no Green pass non percorrono via Roma, che dista pochi isolati da piazza Castello, ma vengono deviati lungo un percorso più largo. Prima di partire i No Green hanno atteso che un gruppo arrivasse in treno dalla Valle di Susa. Il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica(Cosp), presieduto dal prefetto Raffaele Ruberto, nel recepire le nuove disposizioni del ministero dell'Interno sulle manifestazioni, ha disposto la temporanea interdizione alle manifestazioni dell'area compresa nel perimetro della Ztl centrale, con la sola eccezione di piazza Castello, considerato"luogo cittadino connotato da una maggiore valenza simbolica perla comunità".
I manifestanti, circa 3 mila, si stanno ora muovendo verso i Giardini Reali, per uscire dal centro, rispettando dunque l'interdizione della Ztl centrale. "Nessuno può fermare il popolo unito", sostiene Marco Liccione del gruppo La Variante Torinese. "Gli insensati tentativi di Palazzo Chigi, di opprimere il legittimo dissenso,sono falliti. I sit- in proseguiranno a oltranza fino a quando il Governo non eliminerà l' obbligatorietà, in Italia, del Green pass e Mario Draghi non si dimetterà insieme a tutto il suo esecutivo", conclude Liccione. Il corteo percorrerà corso Regina Margherita fino a viaNapione, corso San Maurizio, ritornerà sui Giardini Reali per concludersi di nuovo in Piazza Castello.