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Coronavirus

Bankitalia: "Se c'è crisi, estendere scadenze recuperi fiscali"

Coronavirus, Dl imprese: Bankitalia invita a indirizzare le risorse verso i più colpiti

In rapporto al Pil, il valore delle garanzie statali recentemente introdotte per fronteggiare la crisi è prossimo al 10 per cento in Spagna, al 15 in Francia e al 25 in Germania e in Italia"

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Il tema delle garanzie pubbliche sui prestiti alle imprese, contenuto all'interno del Dl Imprese e Liquidità, è stato l'argomento al centro dell'audizione svolta in commissione Finanze e Attività produttive della Camera dei deputati questa mattina in relazione alle misure stabilite dal governo per l'accesso al credito e gli adempimenti fiscali nell'emergenza Covid-19. Per Bankitalia è intervenuto il capo del Servizio struttura economica della Banca d'Italia, Fabrizio Balassone.

Risorse ai più colpiti
"Le risorse che il Paese prenderà a prestito andranno utilizzate in modo efficiente per affrontare l'emergenza e avviare la ripresa; vanno concentrate sui soggetti più colpiti, con misure di carattere temporaneo". 

Prestiti rapidi al riparo da infiltrazioni
"Le norme del decreto che regolano l'utilizzo delle garanzie andranno rese rapidamente operative, con le risorse finanziarie e tecniche necessarie, e assicurando che gli interventi raggiungano le imprese che ne hanno bisogno per superare l'emergenza, al riparo dai rischi di infiltrazione da parte di attività illegali".  

Risorse veloci alle imprese
Serve "equilibrio tra due opposte esigenze, quella di far affluire le risorse con rapidità alle imprese che ne hanno bisogno, e quella di tutelare lo Stato, evitando che le garanzie vadano a coprire prestiti a elevatissimo rischio di non essere onorati". "Per attenuare il problema si potrebbe fare leva su una maggiore responsabilizzazione del potenziale prenditore, utilizzando l'autocertificazione per attestare la sussistenza dei requisiti per l'accesso al finanziamento. Rendendo più chiari i presupposti e riducendo gli ambiti di discrezionalità dei soggetti finanziatori si velocizzerebbe il processo di erogazione, arginando il rischio legale per la banca".  

Insolvenza
"I tassi di insolvenza potrebbero anche superare quelli del biennio 2012-2013, quando si avvicinarono al 10 per cento, risentendo dell'ampliamento della platea dei beneficiari (sono incluse, tra l'altro, le imprese con prestiti deteriorati), delle più elevate percentuali di copertura e dell'assenza di previsioni che limitino l'utilizzo delle garanzie ai soli nuovi finanziamenti o al rinnovo di quelli in scadenza contrattuale". 

Rialzo debito necessario
"L'aumento del debito pubblico in queste circostanze è una necessità da affrontare con la consapevolezza dei vincoli che ne discenderanno in futuro".

Parte del danno non sarà recuperabile
Gli effetti "a medio termine" delle garanzie pubbliche sui prestiti sono "più controversi" e una "parte delle perdite subite dalle imprese non sarà recuperabile e non tutti i debiti (assistiti da garanzie pubbliche) accesi per far fronte alla crisi saranno immediatamente ripagati al termine dell'emergenza sanitaria". Questa situazione avrà delle conseguenze sulla ripresa economica: "ne risentiranno la leva finanziaria delle imprese, la loro vulnerabilità e, in ultima analisi, la loro capacità di intraprendere gli investimenti necessari ad accelerare la ripresa economica".

Servono trasferimenti diretti oltre garanzie pubbliche
Per contenere i "rischi" a "medio-termine" di un mancata restituzione integrale dei prestiti ottenuti con la garanzia pubblica, servirebbe affiancare a questa "trasferimenti diretti alle imprese da parte dello Stato (volti a coprire, in misura da definire, le perdite di fatturato e le spese operative)". Queste operazioni dovrebbero essere "condotte da veicoli finanziari pubblici costituiti per facilitare la ristrutturazione dei debiti delle aziende, incentivi fiscali miranti ad agevolarne la ricapitalizzazione" e devono essere compatibili "con le condizioni generali dei conti pubblici". "Tali provvedimenti dovrebbero essere attentamente calibrati per commisurare il sostegno pubblico, per quanto ragionevolmente possibile, all'effettivo danno subito in conseguenza della crisi; saranno tanto più efficaci quanto più si baseranno su meccanismi semplici, trasparenti e automatici".

Priorità azione governo condivisa
"L'azione del Governo si sta svolgendo secondo priorità su cui il consenso è ampio anche in sede internazionale: il contenimento dell'epidemia e il rafforzamento della capacità di risposta del sistema sanitario; il sostegno economico di lavoratori, famiglie e imprese".

Coordinare golden power anche con Bce
Il decreto "estende il golden power anche al settore bancario e assicurativo, non esplicitamente menzionato dalla disciplina europea. Andrebbero precisate le modalità con cui l'esercizio dei poteri speciali si coordina, senza sovrapporvisi, tanto sul piano sostanziale quanto su quello procedurale, con la disciplina prudenziale che incarica la Banca centrale europea, su proposta della Banca d'Italia, di autorizzare l'acquisto di partecipazioni rilevanti".

Aumento debito pubblico è necessità
"L'aumento del debito pubblico in queste circostanze è una necessità da affrontare con la consapevolezza dei vincoli che ne discenderanno in futuro".

Garanzie statali in Italia al 25% del Pil
"In rapporto al Pil, il valore delle garanzie statali recentemente introdotte per fronteggiare la crisi è prossimo al 10% in Spagna, al 15% in Francia e al 25% in Germania e in Italia". 

Dalle banche azioni diverse su erogazione liquidità
Poiché il decreto liquidità "non esclude la possibilità di una valutazione di merito da parte dei finanziatori", le banche "hanno adottato prassi eterogenee: alcune erogano il finanziamento dopo avere effettuato un riscontro formale della completezza della documentazione prevista, altre hanno definito anche un processo, più o meno semplificato, per la valutazione del merito di credito della clientela". 

Stop temporaneo norme penali
Per assicurare "al massimo" la "rapidità di attuazione delle norme" che riguarda l'erogazione dei prestiti alle imprese fino a 25mila euro si potrebbe "eventualmente" valutare lo stop temporaneo di norme penali. Anche se questo,"di contro, potrebbe consentire l'accesso al finanziamento a un numero più elevato di imprese non meritevoli, con potenziale aggravio degli oneri per le finanze pubbliche". 

Estendere scadenze per recuperi fiscali
Le sospensioni dei versamenti fiscali disposte "sono utili per consentire alle imprese di affrontare le difficoltà di una fase di emergenza; se la crisi si prolungherà potrà essere necessario distribuire il recupero delle somme non versate su un arco temporale più ampio". Balassone ha ricordato che "i versamenti andranno comunque recuperati entro l'anno, in un'unica soluzione entro il prossimo 30 giugno oppure con un massimo di cinque rate mensili a decorrere da tale data".

Attingere ai risparmi riduce l'azione delle banche
 Il risparmio degli italiani sui conti correnti "è la base della liquidità delle banche che consente loro di effettuare interventi" e "se lo togliamo da lì e lo mettiamo da un'altra parte riduciamo la capacità delle banche di intervenire".