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Coronavirus

In Italia meno casi che in Europa

Report settimanale sul coronavirus in Italia: nessuna regione in zona gialla

Un dato riguarda la circolazione del virus tra i bambini. Brusaferro: "Anche nella fascia pediatrica si registra una circolazione aumentata del virus, in particolare sotto i 12 anni"

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Nessuna regione passerà alla zona gialla. Questa settimana 20 regioni italiane, sulla base del monitoraggio settimanale della cabina di regia, sono classificate a rischio moderato ed una Regione, la Calabria a rischio basso. La Regione Friuli Venezia Giulia è l'unica segnalata ad altra probabilità di progressione a rischio alto. 

Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di sanità, illustrando il report settimanale sull'andamento dell'epidemia, ha detto: "Anche questa settimana vediamo una Europa divisa in due e le parti dell'Italia confinante con la parte orientale dell'Ue cominciano a essere rosse e ciò dimostra che la circolazione del virus sta aumentando anche nel nostro Paese. L'andamento è in crescita anche se meno che in altri Paesi. In tutte le Regioni c'è un aumento della circolazione del virus". 

Colpite soprattutto le fasce di età 30-39 e 40-49 anni. Inoltre ha aggiunto: "Si conferma la netta prevalenza della variante delta, con maggiore trasmissibilità ed aumentato rischio di ospedalizzazioni. La variante delta plus è presente in 10 regioni ma rimane minoritaria".

Un dato riguarda la circolazione del virus tra i bambini e Brusaferro conferma che "anche nella fascia pediatrica si registra una circolazione aumentata del virus, in particolare sotto i 12 anni"

Altro capitolo del punto stampa sull'andamento del virus è la vaccinazione: "L'efficacia vaccinale rimane molto elevata per ospedalizzazioni e decessi, oltre il 90%, mentre per la diagnosi, soprattutto per le fasce di età più centrali, si abbassa significativamente a partire dal sesto mese. Per questo è importante aderire alla terza dose in base alle modalità raccomandate dal ministero". "Ci sono milioni di cittadini - aggiunge - che non hanno fatto nemmeno una dose, è estremamente importante che inizino il ciclo".

Sempre durante la conferenza Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione sanitaria presso il Ministero della Salute, si è soffermato sul possibile andamento dei contagi a dicembre e ha detto: "spesso le previsioni sono fatte su modelli matematici ma basandosi sulle condizioni attuali. Per dicembre è difficile fare previsioni senza la palla di vetro perché potrebbero mutare i comportamenti dei cittadini o potrebbe esserci una corsa al vaccino rispetto alla stasi di adesso".


L'andamento dei contagi in Europa



Intanto secondo l'ultimo rapporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) "in Europa la situazione è molto preoccupante in 10 Paesi e preoccupante in 13" e il quadro epidemiologico peggiore è in Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia. In Italia e in altri 3  Paesi dell’Ue (Malta, Spagna e Svezia) il quadro epidemiologico, secondo l’Ecdc, desta "bassa preoccupazione". La valutazione dell'Ecdc si basa su un punteggio composito basato sul valore assoluto e sull'andamento di cinque indicatori epidemiologici Covid settimanali: tassi di notifica dei casi degli ultimi 14 giorni; tassi di test e positività del test; tassi di notifica dei casi nelle persone di età pari o superiore a 65 anni; tassi di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva; mortalità.