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MONDO

La lotta alla pandemia

Covid-19, Johnson: "Oggi un grande giorno per noi, ma serve ancora cautela per uscire dal lockdown"

Il premier britannico sottolinea che la seconda ondata è ancora in ascesa in Europa

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Primo giorno senza morti per Covid, dopo 6 mesi, a Londra, e 19 vittime in tutto il Regno Unito nelle ultime 24 ore: i britannici tirano un sospiro di sollievo, Boris Johnson parla di "un grande giorno". Ma, dice nel corso di una conferenza stampa, "serve ancora cautela". Il premier fissa al 21 giugno il ritorno alla normalità, l'isola conta a oggi 34 milioni di vaccinati e oggi avvia il rallentamento delle misure restrittive.

"Devo sottolineare che è solo grazie a mesi di sacrifici e sforzi che oggi possiamo fare questo piccolo passo verso la libertà", ma "dobbiamo procedere con prudenza", ha detto il primo ministro britannico, rispondendo alle domande dei giornalisti a Downing Street.

Johnson ha definito quello di oggi "un grande giorno" che offre dopo mesi a milioni di persone "la prima possibilità di rivedere familiari e amici all'aperto", dove la situazione è "più sicura" - ha rimarcato - sul fronte del rischio di contagio. Il premier tory ha poi osservato come i dati britannici sulla pandemia siano ai minimi "da sei mesi", ma allo stesso tempo ha evocato lo scenario meno rassicurante di diversi paesi dell'Ue e la necessità di tenere la situazione sotto controllo per evitare di reimportare contagi o varianti. 

"I morti e i ricoveri in ospedale nel Regno Unito continuano a diminuire, ma l'ondata è ancora in ascesa oltre la manica" - ha detto -  spiegando che "bisogna continuare a restare cauti", pur sapendo che un margine di nuovo aumento di ricoveri e decessi sarà "inevitabile purtroppo" con un pur graduale allentamento delle restrizioni. 

Per questo in parallelo "dobbiamo continuare ventre a terra a costruire la nostra immunità ed è più vitale che mai proteggere i più vulnerabili" con i vaccini, ha proseguito. Sulla stessa lunghezza d'onda i consiglieri medico-scientifici Patrick Vallance e Chris Whitty, che a loro volta hanno insistito sull'importanza di vaccinarsi, quando si viene chiamati.  

Il premier ha annunciato anche personalmente l'intenzione di tornare a giocare a tennis. Dunque "Sì", l'Inghilterra non entrerà in un nuovo lockdown, ma bisognerà essere inflessibili su due punti: le persone dovranno "continuare a collaborare" seguendo le regole e le vaccinazioni dovranno continuare con "l'efficacia che sembra abbiano" ha chiarito il premier.