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Coronavirus

La Regione è zona rossa

​Coronavirus, la Valle d'Aosta vara legge anti Dpcm

Il Pd si astiene. Bonafede chiederà al Cdm di "impugnare la legge"

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Dopo le tensioni con il governo Conte sulla classificazione di zona rossa e sulla chiusura degli impianti sciistici, la Valle d'Aosta rivendica la propria autonomia rispetto ai poteri statali nella gestione dell'emergenza sanitaria del coronavirus con una legge regionale.

Sul ddl regionale, approvato con 28 voti a favore e 7 astensioni, la maggioranza di centro sinistra è andata divisa al voto: gli autonomisti (Alliance valdotaine, Stella Alpina, Union valdotaine e Vallée d'Aoste Unie) hanno votato a favore con i gruppi Lega e Pour autonomie, mentre i progressisti, con Pd, si sono astenuti.

La norma approvata dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta disciplina le "libertà di movimento dei cittadini, le attività economiche e le relazioni sociali, compatibilmente con le misure di contrasto alla diffusione del virus". Prevede in particolare che la Regione intervenga tra l'altro sulle "aperture degli esercizi commerciali" e sulla "pratica dell'attività sportiva", analogamente a quanto fatto dalla Provincia di Bolzano nella scorsa primavera. Rende possibile lo svolgimento di eventi e manifestazioni se "previsti da un'ordinanza del Presidente della Regione" e anche eventi ecclesiastici o religiosi. Viene anche istituita un'Unità di supporto e coordinamento per l'emergenza Covid-19.

Bonafede: impugnare legge Valle d'Aosta
Impugnare la legge anti-Dpcm della Valle d'Aosta, è stato il commento del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, capo delegazione dei 5 Stelle. Nel corso del lungo Cdm di ieri sera (si è concluso all'1.30), poi, si è parlato della possibilità di impugnare la legge, una possibilità molto concreta anche se la decisione non è stata formalizzata.