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Coronavirus

25 nuovi casi di persone arrivate dalla Russia

Coronavirus, Cina e Russia chiudono il loro confine

Decisione temporanea per evitare i casi di infezioni importate. Lockdown in città dell'Heilongjiang: i cittadini sono obbligati a stare nei compound residenziali e solo una persona per famiglia potrà ogni tre giorni uscire per comprare i beni di prima necessità. Intanto 65.000 persone si preparano a lasciare Whuan

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La Cina ha chiuso tutti i 4 accessi al confine con la Russia per scongiurare nuovi casi importati di Covid-19. Sono, scrive il Quotidiano del Popolo, Suifenhe, Hui Chun e Dongning nella provincia di nordest dello Heilongjiange di Manzhouli nella Mongolia Interna. La mossa, adottata in via temporanea da Mosca e Pechino, è maturata dopo che, su 2.443 persone entrate in Cina dalla Russia via Suifenhe dal 21 marzo al 7 aprile, 84 sono risultate contagiate e 127 sono state classificate asintomatiche, secondo il network statale Cctv.

I nuovo timori di una seconda ondata di contagi affiorano in Cina proprio quando la città di Wuhan termina l'isolamento a cui è stata sottoposta per 76 giorni.

I timori si concentrano sulla provincia del nord di Heilongjiang dopo il picco giornaliero di 25 casi importati con gli arrivi di viaggiatori dalla Russia: Suifenhe, città con più di 60.000 abitanti sul confine russo e porta d'accesso per Vladivostok, ha varato oggi un lockdown come quello appena rimosso a Wuhan.

I residenti, ha riportato la tv statale Cctv, sono obbligati a stare nei compound residenziali e solo una persona per famiglia potrà ogni tre giorni uscire per comprare i beni di prima necessità. 

La Commissione sanitaria dell'Heilongjiang ha reso noto oggi l'individuazione di 25 nuovi casi di contagio importato di Covid-19, tra cui due pazienti in gravi condizioni, portando il totale a quota 87. Il dato odierno, che è quasi la metà dei 59 casi nazionali, è composto da cittadini cinesi rientrati in patria a Suifenhe via autobus dopo un volo da Mosca a Vladivostok. Tutti sono stati ricoverati in ospedale, secondo il China Daily, mentre i passeggeri dello stesso volo sono stati messi in quarantena. La Commissione ha detto inoltre che nessun residente è entrato in contatto ravvicinato con i contagiati. La provincia ha anche riportato un totale di 86 casi di asintomatici, tutti giunti seguendo la rotta russa. Già ieri, l'autostrada di Suifenhe era stata chiusa, mentre la provincia ha sollecitato i cittadini cinesi a evitare il corridoio sino-russo. Il primo caso di coronavirus importato nell'Heilongjiang si è risolto ieri con la guarigione: il paziente, un 25enne, è stato dimesso dall'ospedale di Harbin per le malattie infettive.

65.000 in partenza da Whuan
Sono almeno 65.000 le persone che lasceranno oggi Wuhan, primo giorno di rimozione del lockdown di 76 giorni per contrastare la diffusione del Covid-19. Escludendo il trasporto su strada, in 55.000 prenderanno il treno, mentre più di 10.000 l'aereo con la riapertura del Wuhan Tianhe, lo scalo cittadino dove ci sono già oltre 200 voli in entrata e in uscita. Esclusi, per ora, i collegamenti internazionali e per Pechino. Chi andrà nella capitale, secondo i media locali, dovrà sottoporsi al test anti-coronavirus a Wuhan e all'arrivo.

62 nuovi casi e 2 decessi nel Paese
La Cina ha registrato ieri 62 nuovi casi di infezione da coronavirus, di cui 59 importati (saliti in totale a 1.042) e tre domestici in Shandong (2) e Guangdong (1). La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha segnalato due nuovi decessi, di cui uno a Shanghai e uno nell'Hubei, la provincia di cui Wuhan, il focolaio della pandemia, è capoluogo. I contagi sono nel complesso 81.802, di cui 1.190 sotto trattamento, 3.333 decessi e 77.279 guariti. Sono 137 i nuovi asintomatici, di cui 102 importati, mentre sono 1.095 quelli sotto osservazione.