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POLITICA

Il voto di Iv pro Mes contro le indicazioni del governo

Fondo salva Stati: dibattito, contrapposizioni e voto sul Mes "non all'ordine del giorno"

La risoluzione presentata da +Europa fa uscire ancora una volta le contrapposizioni sul Fondo salva Stati presenti sia nella maggioranza che nell'opposizione

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"Non è all'ordine del giorno" ha detto Giuseppe Conte ai cronisti che, al suo arrivo al Senato, gli chiedevano della risoluzione sul Mes presentata in occasione delle comunicazioni del premier in Parlamento in vista del Consiglio europeo. Però il dibattito sul Mes ha acceso la discussione e ha mostrato ancora una volta le forti contrapposizioni esistenti all'interno della maggioranza. Complice il voto di Italia viva che, nonostante il parere negativo del governo, ha votato a favore della risoluzione presentata da +Europa con la quale chiedeva l'attivazione del Fondo salva Stati, sia alla Camera che al Senato. 

Il Mes della discordia
Il nodo del Mes continua a dividere maggioranza e opposizione, quindi. Italia viva vota esplicitamente a favore del ricorso al Fondo Salva Stati, mentre Pd, M5s e Leu votano contro. Un distinguo che emerge anche nel centrodestra, con Forza Italia a favore del Mes che non partecipa al voto mentre Lega e FdI votano no. Ancora una volta in Aula emergono le differenze di posizione sui 37 miliardi da destinare alle spese sanitarie. E sia la maggioranza che il centrodestra scelgono la strada della mediazione: in nessuna delle due rispettive risoluzioni si fa alcun riferimento al Meccanismo europeo di stabilità. Lega, FdI e Forza Italia si limitano a inserire nel documento, bocciato dall'Aula della Camera, la richiesta al governo di "opporsi fermamente all'uso di qualsiasi forma di condizionalità macroeconomica che si trasformi in uno strumento di ingerenza nella sfera degli interessi nazionali dei singoli Stati membri".

Posizioni differenti
Sul Mes le posizioni tornano a differenziarsi, con Iv e Pd che spingono per l'utilizzo dei 37 miliardi ("la decisione non va presa ora, ma dopo si scelga senza ideologie e in maniera pragmatica", dice il dem Piero De Luca), mentre M5s ribadisce il no, che "non è ideologico". Anche se un minimo spiraglio resta aperto: "Esiste uno scoglio che si chiama Mes, non lo neghiamo", ammette il pentastellato Riccardo Ricciardi, "aspettiamo le carte, leggiamole nero su bianco e decideremo con unico criterio: conviene ai cittadini oppure no?".

Meloni: "Conte, esci dall'angolo"
Sul fronte opposizioni, Giorgia Meloni rivendica la coerenza di FdI contro l'uso del Mes, che altro non è se non "una sottomissione alla Germania". E sprona Conte a "uscire dall'angolo e giocare d'attacco", anche se non ci riuscirà perché "chi l'ha messa lì - dice rivolgendosi al premier in Aula - con giochi di palazzo sta già lavorando per sostituirla".

Magi: "Governo e maggioranza ostaggio della retorica sovranista"
"Il dibattito che si è tenuto questa mattina alla Camera sulle comunicazioni del presidente Conte in vista del Consiglio europeo del 17-18 luglio ha visto la maggioranza ancora ostaggio della retorica sovranista sulle 'inaccettabili convenzionalità' che saranno il grimaldello per rubare la sovranità nazionale all'Italia". Afferma in una nota Riccardo Magi, deputato di Radicali+ Europa.

"La situazione del nostro Paese spingerà molto probabilmente il Governo a chiedere a breve una proroga dello stato di emergenza e un ulteriore scostamento di bilancio per interventi urgenti di adeguamento della sanità territoriale, delle strutture di cura e di prevenzione, dell'edilizia pubblica, in particolare scolastica; in questa situazione è da irresponsabili per il nostro Governo non chiedere subito l'accesso alla linea di credito specifica attivata nell'ambito del Mes, che invece rafforzerebbe la posizione dell'Italia sia sul tavolo della trattativa per il Next Generation sia sui mercati", conclude.

Ungaro: "Il Mes è un salvagente"
"All'Italia il Meccanismo Europeo di Stabilità conviene. Il calcolo è presto fatto, meglio farsi prestare 37 miliardi al 0,01% che all'1,3%: centinaia di milioni di euro di risparmi da investire in scuole e ospedali da ripagare senza condizioni particolari e se per qualsiasi motivo queste dovessero cambiare in futuro non avverrebbe certo senza l'assenso dell'Italia. Chiedo agli alleati di governo di guardare al Mes senza pregiudizi, ma con pragmatismo". Lo dichiara Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto nella Circoscrizione Estero-Europa e componente della VI Commissione Finanze di Montecitorio.

Paragone: "Attenti alle illusioni"
''State attenti, lasciate perdere le illusioni del Mes. Non credo al disegno unionista, ma se volete davvero la prova d'amore da Bruxelles, chiedete che la Bce compri all'infinito e monetizzi il deficit. I soldi servono adesso, senza compiti a casa da dare e conti da pagare". Lo ha detto il senatore ex pentastellato Gianluigi Paragone. 

Rossi: "Favorevolissimo per la Toscana"
"Io sono favorevolissimo al Mes. Dire sì a tale provvedimento da parte del governo italiano significherebbe per la Toscana 2,3 miliardi di investimenti fatti con un prestito a interessi zero e senza condizioni. Pensate quanta roba si può muovere!". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. "Poi - ha aggiunto - ci sono il Recovery Fund, la parte a fondo perduto di 500 milioni. Anche di questi una parte toccherà alla Toscana. E poi tutto il bilancio del settennato 2021-2027. Una valanga di finanziamenti che può arrivare dall'Europa".

Bonaccini: "Il Mes è un volano"
Il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini,  al governo, ribadisce: "Abbiamo detto che serve un gigantesco piano di investimenti. Io rinnovo l'appello a prendere immediatamente gli oltre 30 miliardi senza condizionalità del Mes, un volano gigantesco per nuova occupazione e anche generatore di Pil, perché vorrebbe dire intervenire anche su ospedali, case della salute, macchinari".

Fiano: "Dimostreremo assenza di condizionalità"
"Il testo approvato dalla maggioranza non esclude il Mes. La discussione è ancora aperta. Noi siamo pronti a dimostrare al M5s che i dati, nero su bianco, dicono che oggi, finalmente, prima no, quei 35 miliardi circa che ci spettano, possono essere utilizzati per la sanità pubblica in maniera diretta o indiretta, senza altre condizioni". Così Emanuele Fiano del Pd.

Lega: Pd ostaggio del M5s
"Oggi in Aula abbiamo assistito ad un triste siparietto di una maggioranza sempre più in difficoltà e divisa anche sul voto al Mes: il Partito Democratico ostaggio del Movimento 5 Stelle costretto a votare contro salvo essersi precedentemente dichiarato a favore durante la votazione sulla risoluzione presentata dal collega di +Europa Riccardo Magi che di fatto chiedeva l'attivazione del Mes". Lo dichiarano i deputati della Lega.