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Coronavirus

"E' tempo di rimuovere le diseguaglianze"

Papa: "Pandemia ci scuota. Opportunità per preparare domani di tutti, no a interessi di parte"

L'invocazione a Dio "perché i politici e i governanti orientino le loro scelte secondo lo spirito di solidarietà e di aiuto reciproco, senza egoismi o chiusure sociali" - dice il Santo Padre - Uno sguardo anche a medici e infermieri: "non manchino le forze a tutti gli operatori sanitari che quotidianamente e con tanta generosità assistono i malati"

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"Non pensiamo solo ai nostri interessi, agli interessi di parte. Cogliamo questa prova come un'opportunità per preparare il domani di tutti. Perché senza una visione d'insieme non ci sara' futuro per nessuno". L'attenzione a chi è solo in questo momento, ai governanti che devono fare delle scelte, ai medici, ai volontari. Tutte le preghiere della messa del Papa, nella chiesa di santo Spirito in Sassia, sono state dedicate a chi soffre per la pandemia da coronavirus.

"Perché la Chiesa rigenerata per una speranza viva, diventi strumento concreto di misericordia per le tante persone stremate dalla presente pandemia", è stata la prima preghiera dei fedeli. Poi l'invocazione a Dio "perché i politici e i governanti orientino le loro scelte secondo lo spirito di solidarietà e di aiuto reciproco, senza egoismi o chiusure sociali". Uno sguardo anche a medici e infermieri: "non manchino le forze a tutti gli operatori sanitari che quotidianamente e con tanta generosità assistono i malati affetti dal coronavirus".

Una preghiera infine anche "perché i volontari, spinti dall'amore verso il prossimo, servano con disinteresse gli anziani, gli emarginati, i disoccupati, e tutte le persone sole e in difficoltà a causa della crisi economica provocata dalla pandemia". 

Papa nell'omelia: "Nella prova ci siamo ritrovati fragili"
"Cari fratelli e sorelle, nella prova che stiamo attraversando, anche noi, come Tommaso, con i nostri timori e i nostri dubbi, ci siamo ritrovati fragili. Abbiamo bisogno del Signore, che vede in noi, al di là delle nostre fragilità, una bellezza insopprimibile" ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa, nel ventesimo anniversario della canonizzazione di suor Faustina Kowalska e dell'istituzione della Domenica della Divina Misericordia.

"Con Lui ci riscopriamo preziosi nelle nostre fragilità. Scopriamo di essere come dei bellissimi cristalli, fragili e preziosi al tempo stesso. E se, come  il cristallo, siamo trasparenti di fronte a Lui, la sua luce, la luce della misericordia, brilla in noi e, attraverso di noi, nel mondo", ha aggiunto il Pontefice, "quel che sta accadendo ci scuota dentro: è tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l'ingiustizia che mina alla radice la salute dell'intera umanità!".