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Coronavirus

La Messa a Santa Marta

Coronavirus. Papa: "Preghiamo per chi soffre la tristezza senza soldi o lavoro. E sono tanti"

Nel corso della successiva omelia, pronunciata dopo la lettura del Vangelo di Luca nel passo dei discepoli di Emmaus, Bergoglio ha sottolineato che il cristianesimo è per prima cosa "incontro" che giunge dopo che "siamo nati con un segno di inquietudine", di ricerca

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"Preghiamo oggi, in questa Messa, per tutte le persone che soffrono la tristezza, perché sono sole o perché non sanno quale futuro li aspetta o perché non possono portare avanti la famiglia perché non hanno soldi, perché non hanno lavoro. Tanta gente che soffre la tristezza. Per loro preghiamo oggi". Così Papa Francesco nell'introduzione della Messa a Casa Santa Marta, stando a quanto riporta 'Vatican News'.

Nel corso della successiva omelia, pronunciata dopo la lettura del Vangelo di Luca nel passo dei discepoli di Emmaus, Bergoglio ha sottolineato che il cristianesimo è per prima cosa "incontro" che giunge dopo che "siamo nati con un segno di inquietudine", di ricerca. "L'uomo ha sete dell'incontro con Dio", ha spiegato, "e lo cerca talvolta nelle strade sbagliate". Anche Dio cerca l'incontro con l'uomo. Rispetta la nostra situazione. Rispetta i nostri tempi, conosce e ascolta le nostre inquietudini e non accelera il passo, va sempre al nostro passo talvolta lento".

La vecchia regola del pellegrino, ricorda il Papa, è che "il vero pellegrino deve andare al passo della persona più lenta". Dio allora aspetta, "ci lascia parlare, facendo l'ignorante, poi ci risponde". E "ci accompagna, perché ha voglia di incontrarci". Perché l'incontro "non è solo lo spezzare il pane, ma tutto il cammino". Questo spiega come mai il cristianesimo "non sia solo dottrina, cultura, un modo di comportarsi, ma per prima cosa incontro".