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ITALIA

Bergamo al collasso, morto il primo medico di famiglia

Coronavirus, Borrelli: "26.062 positivi, 2.503 morti (+345)". Bergamo senza più posti in intensiva

Sale ancora il numero dei contagi, dei guariti, ma anche dei decessi. Il numero dei casi totali (compresi guarigioni e decessi) si attesta questa sera a 31.506. Preoccupa la situazione della Bergamasca

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In Italia si contano 26.062 malati di coronavirus (+2.989 su ieri), cui si aggiungono 2.941 guariti (+192) e 2.503 decessi (+345), le persone in isolamento sono 11.108, le persone in terapia intensiva 2.060. E' quanto illustrato dal commissario all'emergenza Angelo Borrelli nel punto stampa di oggi. Il numero di casi totali balza a 31.506, una crescita di 3.526, superiore a quella di ieri. 

Prossima settimana dati riferiti a misure adottate
Il dato di oggi sul contagio da coronavirus in Italia "è nel trend dei dati che stiamo vivendo in questo periodo. La prossima settimana potremo avere dei dati più adeguati, soprattutto in relazione alle misure adottate". "Una settimana fa le condizioni erano diverse, c'era un'area molto ristretta nella quale c'era una zona rossa e nel resto d'Italia c'era libera circolazione. Le ultime misure ci fanno sperare che si possano sortire gli effetti sperati. Mi auguro che non si arrivi a vedere numeri importanti come questi e tutto dipende dalla nostra attenzione a tenere comportamenti corretti", 

Contagi al Sud
E' ancora "prematuro fare delle previsioni sulle diffusioni del virus al sud e per poter esprimere dei giudizi". Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli ribadendo che "quello che è importante è limitare la mobilità e stare più possibile a casa, perché questo è l'unico modo che ci permette di ridurre" la diffusione del virus.



A Bergamo finiti i posti di terapia intensiva
"L'ospedale da campo degli alpini sarà installato a Bergamo. Sarà dislocato presso l'Ente Fiera di Bergamo. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli durante la conferenza stampa alla Protezione Civile.

Intanto Sono tutti occupati gli 80 letti di terapia intensiva riservati ai pazienti ricoverati in gravi condizioni per il Coronavirus all'ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, la zona più colpita dall'epidemia. La drammatica situazione, confermata da fonti ospedaliere, è stata registrata in queste ore. Per i malati che avranno bisogno di ventilazione ed ossigeno si farà ricorso alla rete delle terapie intensive italiane.

Nel frattempo all'ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo sono stati predisposti 12 nuovi posti letto riservati ai pazienti con coronavirus che vengono sottoposti a forme di ossigenoterapia meno invasive, con l'ausilio dei "caschi". E' quanto si apprende da fonti ospedaliere. Già da diversi giorni gli 80 posti in terapia intensiva sono esauriti, circostanza che ha portato l'ospedale ad avvalersi delle rete nazionale delle terapie intensive a cui vengono destinati i pazienti che non possono essere accolti.

Morto il primo medico di famiglia
Proprio a Bergamo è morto il primo medico di famiglia contagiato da Covid-19. Mario Giovita, 65 anni, era stato ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII nei giorni scorsi. Le sue condizioni di salute, stando a quanto si è appreso, sono peggiorate rapidamente e il decesso è avvenuto per le complicanze del Coronavirus. A Bergamo i medici di famiglia contagiati sono 100, dicono dalla federazione medici di medicina generale (Fimmg), di cui alcuni in gravi condizioni. 

Collasso pompe funebri
Le onoranze funebri di Bergamo sono allo stremo a causa delle continue richieste di intervento per i decessi causati dal coronavirus. Molte agenzie hanno potenziato il servizio di centralino per soddisfare alle numerose chiamate che arrivano. La media di richieste giunte alle agenzie funebri è di oltre dieci telefonate all'ora. Alcune degli operatori non nascondono che la situazione è arrivata a un "punto di non ritorno" e molto spesso "non si riescono a fronteggiare le decine di richieste che ci arrivano". Numerose anche le bare che si trovano nella chiesa del cimitero in attesa di cremazione, con una lista d'attesa che sfiora i sette giorni. Al cimitero le sepolture si svolgono a ritmo sostenuto, e da alcuni giorni vengono fatte anche la domenica.

4.682 volontari al lavoro
Sono 4682 i volontari impegnati sul fronte dell'emergenza Coronavirus: 581 in più rispetto a ieri, cui si aggiunge il personale sanitario, le forze dell'ordine e le forze armate. E' il dato fornito dal commissario Angelo Borrelli durante la conferenza stampa sull'emergenza Covid-19 alla protezione civile. "Le tende del pre triage abbiamo ulteriori 22 tende e siamo arrivati a 622 tende e 122 negli istituti penitenziari". 

Alla Lombardia il 32,5% di tutte le mascherine
"Alla Lombardia abbiamo consegnato mascherine ffp2 e ffp3 pari al 32,5 per cento del totale, il 40 per cento dei guanti e l'80 per cento degli indumenti protettivi". Lo dice il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa.

Consegne in corso
Per quanto riguarda la distribuzione dei materiali sanitari "registriamo oggi la consegna di 366 ventilatori, un milione e 400 mila mascherine chirurgiche, 50 mila occhiali protettivi". "Con l'entrata in vigore del nuovo decreto, presto avremo aziende italiane in grado di produrre e commercializzare mascherine". 

Giovedì inizia sperimentazione Tocilizumab
"Giovedi scorso abbiamo approvato la prima sperimentazione clinica con un nuovo antivirale, questo protocollo è già attivo. Sul tocilizumab ci sono dati promettenti, lo studio partirà giovedìprossimo e ha lo scopo di valutare rapidamente il possibile impatto del farmaco". Lo ha detto Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa, nel corso della conferenza stampa presso il Dipartimento della Protezione Civile per fare il punto sull'emergenza coronavirus.