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Caritas: raddoppiano i nuovi poveri, aumentano i bisogni

"Cresce la richiesta di beni di prima necessità, e aumenta il bisogno di ascolto, sostegno psicologico,  di compagnia e di orientamento per le pratiche burocratiche legate  alle misure di sostegno e di lavoro"

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Sono raddoppiati i nuovi poveri. Lo  certifica un monitoraggio su 101 centri diocesani di Caritas Italiana  in base al quale si registra un  "raddoppio delle persone che per la  prima volta si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle  Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza". Nel  dettaglio, sono 38.580 i 'nuovi poveri'.       

"Cresce la richiesta di beni di prima necessità, cibo, viveri e pasti  a domicilio, empori solidali, mense, vestiario, ma anche la domanda di aiuti economici per il pagamento delle bollette, degli affitti e delle spese per la gestione della casa. Nel contempo, - spiega una nota  della Caritas -  aumenta il bisogno di ascolto, sostegno psicologico,  di compagnia e di orientamento per le pratiche burocratiche legate  alle misure di sostegno e di lavoro".

Caritas Italiana riporta anche "un dato confortante: il coinvolgimento della comunità e l'attivazione solidale nel 76,2% delle Caritas monitorate ha riguardato enti pubblici, enti privati o terzo settore, parrocchie, gruppi di volontariato, singoli. E se il Papa  ha donato 100mila euro per un primo significativo soccorso in questa fase di emergenza e la Cei ha messo a disposizione un contributo di 10 milioni di euro dai fondi dell'otto per mille, la campagna Caritas 'Emergenza coronavirus: la concretezza della carità ha raccolto finora più di 1,9 milioni di euro da parte di 3.760 offerenti".

Di fronte al mutare dei bisogni e delle richieste, sono cambiati o si sono adattati anche i servizi e gli interventi, in particolare: i servizi di ascolto e accompagnamento telefonico con 22.700 contatti registrati o anche in presenza negli ospedali e nelle Rsa; la fornitura di pasti da asporto e consegne a domicilio a favore di più di 56.500 persone;  la fornitura di dispositivi di protezione individuale e di igienizzanti a circa 290.000 persone; le attività di sostegno per nomadi, giostrai e circensi costretti alla stanzialità; l'acquisto di farmaci e prodotti sanitari; la rimodulazione dei servizi per i senza dimora; i servizi di supporto psicologico; le iniziative di aiuto alle famiglie per smart working e didattica a distanza; gli interventi a sostegno delle piccole imprese; l'accompagnamento all'esperienza del lutto.

Coronavirus: Caritas, aumentati volontari in 60% strutture

Indagine conferma che sono raddoppiati i nuovi poveri (ANSA) - ROMA, 2 MAG - Caritas Italiana, fin dai primi giorni dell'emergenza Covid-19, ha intensificato il contatto e il coordinamento di tutte le 218 Caritas diocesane in Italia, svolgendo un ruolo di collegamento, informazione, animazione e consulenza. In questo quadro rientra una prima rilevazione nazionale condotta dal 9 al 24 aprile per verificare come sono cambiati i bisogni, le fragilità e le richieste intercettate nei Centri di ascolto e/o servizi Caritas. Si conferma, come anticipato nei giorni scorsi, "il raddoppio delle persone che per la prima volta si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza".
Cresce la richiesta di beni di prima necessità, cibo, viveri e pasti a domicilio, empori solidali, mense, vestiario, ma anche la domanda di aiuti economici per il pagamento delle bollette, degli affitti e delle spese per la gestione della casa. Nel contempo, aumenta il bisogno di ascolto, sostegno psicologico, di compagnia e di orientamento per le pratiche burocratiche legate alle misure di sostegno e di lavoro.
"Un dato confortante è il coinvolgimento della comunità e l'attivazione solidale che nel 76,2% delle Caritas monitorate ha riguardato enti pubblici, enti privati o terzo settore, parrocchie, gruppi di volontariato, singoli", sottolinea Caritas parlando di "un fiorire di iniziative percepito anche a livello nazionale". La campagna Caritas "Emergenza coronavirus: la concretezza della carità" ha raccolto finora più di 1,9 milioni di euro da parte di 3.760 offerenti. Oltre alle donazioni di singoli, si registrano quelle di aziende, imprese, comunità, parrocchie e altre Caritas nazionali.

Il monitoraggio svolto conferma che nel 59,4% delle Caritas sono aumentati i volontari giovani, under 34, impegnati nelle attività e nei servizi, che hanno consentito di far fronte al calo degli over 65 rimasti inattivi per motivi precauzionali.