Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/coronavirus-sardegna-patente-questionario-registrazione-solinas-a1be31c0-0bbf-4053-8d57-fbb6702ff05b.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

Se non dovesse andare in porto il passaporto sanitario

Coronavirus, Sardegna: il piano B di Solinas, questionario e registrazione turisti

Nonostante i tempi siano ormai molto stretti, in vista della riapertura del 3 giugno, il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, rilancia la sua idea di ottenere una certificazione di negatività proveniente da un test, ma ha già pronto un piano alternativo

Condividi
Se non dovesse raggiungere un'intesa con il Governo sul passaporto sanitario entro il 3 giugno, la Regione Sardegna è pronta ad attivare un altro sistema di controlli. Lo ha confermato il governatore Christian Solinas intervistato da "Agorà" su Rai3.

"Tratteremo fino all'ultimo per un accordo, ma se non riusciremo a trovarlo, allora appronteremo un sistema più articolato che prevede la registrazione dei passeggeri all'ingresso su una piattaforma e la compilazione di un questionario che serve a noi per avere contezza su dove concentrare i maggiori controlli".

Intesa con Governo su certificazione
"Per venire in Sardegna dal 3 giugno è sufficiente fare una prenotazione e noi invitiamo tutti i turisti a prenotare perché l'Isola intende accoglierli a braccia aperte. Con il governo stiamo cercando di trovare un punto di intesa sul modello che noi proponiamo" per gli arrivi sicuri. Cioè la richiesta di una certificazione di negatività risultante da un test, "purché sia accreditato dallo Stato, anche sierologico va bene", ha precisato Solinas.

Il piano B
"In assenza di un accordo col Governo, avremo un sistema di controllo articolato che si basa su una registrazione all'ingresso sull'isola, su una piattaforma e su un questionario che ci permetterà di capire dove concentrare maggiori controlli".

Modello internazionale
"Il modello della certificazione sanitaria che proponiamo è una linea di tendenza internazionale che si sta affermando anche a livello nazionale, basti guardare i protocolli per la ripresa del campionato di serie A o per la riapertura dei set cinematografici". In ogni caso "questo non significa mettere barriere di alcun genere, né creare discriminazioni, vuol dire solo adottare filtri che consentano una tutela della salute contemperata con la giusta esigenza di riapertura del Paese". 

Non siamo la Grecia
"Il problema della Grecia è prevedere una quarantena, mentre la nostra proposta dice che facendo un test prima della partenza, con tutti i limiti che siamo consapevoli ci sono, si arriva in Sardegna e si fa una vacanza senza quarantena".

"Non mi strumentalizzate"
"Il test non è una discriminazione rispetto ad altre regioni: viene applicato anche ai sardi che rientrano dopo un lungo periodo. La regione Sardegna propone un modello, cerchiamo di trovare un'intesa. La vicenda è stata strumentalizzata e mistificata oltre ogni logica, è una proposta di buon senso perché la nostra vera esigenza è ospitare un turismo con condizioni di sicurezza sanitaria maggiore".

Zaia: "Comprendo le preoccupazioni di Solinas"
"Capisco le perplessità e le preoccupazioni di un presidente come Solinas che stimo, ma è pur vero che non dobbiamo essere ipocriti e non sto dando dell'ipocrita a nessuno: il tampone trova il contagio almeno dopo 6-7 giorni, parlare di patente a seguito di tampone è inutile, il tampone è una foto istantanea" e "non dà tranquillità, né una garanzia". Lo afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

Bonaccini: "Il passaporto sanitario non è praticabile"
"L'amico" governatore della Sardegna, Christian "Solinas ha prospettato una cosa impraticabile. Il passaporto sanitario è ingestibile e impraticabile. Il nostro è un Paese diverso, fatto di tante componenti con regioni così differenti, sia per colore politico che per diffusione del virus, ma mi sembra che la fase dell'emergenza sia stata gestita tutto sommato bene, in una pandemia così drammatica". Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a La7.

Sala: "Con Sardegna ho sbagliato, sono stato ruvido"
"Non posso certamente provare sentimenti negativi verso la Sardegna. Il mio 'me ne ricorderò', comunque sbagliato nella forma, era rivolto alla politica sarda. So di essere spesso ruvido. Ma forse stavo anticipando un tema sentito dai cittadini. E lo dico alla vigilia della Festa della Repubblica". Lo scrive sul suo profilo Instagram il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, tornando sulla polemica con i governatori che avevano chiesto dei test sierologici per i turisti provenienti dalla Lombardia. "Certo, il punto centrale non è dove si fanno le vacanze. Ma, molto semplicemente, penso che il sentirsi una sola comunità debba trovare conferma nei momenti positivi e in quelli difficili. E penso anche che la generosità e il senso di accoglienza di Milano non ci abbiano mai portato a fare alcun distinguo. Tutto qui". Il sindaco ha postato la foto di una barca, spiegando: "Quando oltre al lavoro nella mia vita esisteva anche il tempo libero, il mio massimo piacere era starmene sulla mia barca a vela. Poi l'ho venduta, ma negli ultimi anni l'ho sempre lasciata in Sardegna, prima alla Maddalena e poi a Cagliari".