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Coronavirus

Se confermato sarebbe il terzo lavoratore contagiato

ArcelorMittal. A Taranto nuovo caso sospetto ma il tampone è negativo

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E' negativo il tampone del lavoratore dipendente ArcelorMittal, siderurgico di Taranto,  che ieri ha accusato febbre. L'esito del controllo lo apprende AGI da fonti Asl. Il lavoratore opera ai convertitori dell'acciaieria 2. Aveva lavorato sabato di secondo turno, accusando febbre subito dopo e ieri aveva raggiunto l'ospedale Moscati di Taranto. 

Secondo quanto si apprende da fonte sindacale, un addetto ai convertitori dell'Acciaieria 2, residente a Massafra, sabato pomeriggio ha svolto regolarmente il secondo turno di lavoro ed è rientrato a casa in serata. Ieri ha accusato malore e febbre e ha chiamato un'ambulanza del 118 che, nel tardo pomeriggio, lo ha trasportato all'ospedale Moscati, uno dei Centri Covid della Puglia, dove è stato sottoposto a tampone e ricoverato.

L'azienda ha attivato la sanificazione nel reparto e nello spogliatoio D2 e lasciato a casa il personale in turnazione con lo stesso lavoratore. A quanto si apprende, il tampone è stato effettuato anche ad altri colleghi e per tutti si attendono gli esiti.

Il primo dipendente dello stabilimento, addetto al reparto Pgt, Produzione gas tecnici, che era risultato positivo al Coronavirus alla fine di marzo (accusò un malore mentre era al lavoro) ed era stato ricoverato all'ospedale Moscati per una polmonite interstiziale, è guarito qualche giorno fa ed è tornato a casa.

Successivamente è risultato positivo al tampone uno dei suoi colleghi di reparto, residente a Massafra, che era già in quarantena domiciliare dopo la scoperta del primo caso. Per il lavoratore, che non ha avvertito particolari sintomi, non si è comunque reso necessario il ricovero in ospedale. Preoccupazione è stata manifestata dai sindacati per il possibile sorgere di focolai di contagi.

Attualmente lo stabilimento marcia con quattro impianti, gli Altiforni 1 e 4, l'Acciaieria 2 e il Treno nastri 2, e impiega mediamente circa 3200 dipendenti diretti e circa 1500 lavoratori dell'appalto nelle 24 ore. Le sigle metalmeccaniche da tempo chiedono di portare lo stabilimento in regime di comandata con l'utilizzo di non più di 1200-1500 lavoratori.