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Coronavirus

Aifa: sorveglianza sulle offerte illegali

Covid-19: ​i vaccini sul mercato nero preoccupano l'Ue, in campo l'ufficio antifrode

"C'è il rischio di finire con prodotti falsi. Massima cautela" raccomanda la Commissione, dopo il caso sollevato dal premier ceco Babis sull'offerta di dosi Astrazeneca da parte di intermediari

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La Commissione Ue mette in guardia su potenziali vaccini offerti sul mercato parallelo o sul mercato nero.

"Siamo preoccupati e seguiamo con attenzione" il fenomeno con "l'Ufficio europeo antifrode (Olaf), attivo sul fronte dei vaccini potenzialmente fraudolenti". Così il portavoce, Eric Mamer, dopo le dichiarazioni del premier ceco Andrej Babis sull'offerta di dosi di AstraZeneca da parte di intermediari dei Paesi del Golfo.

"Sul mercato nero c'è il rischio di finire con prodotti falsi. Qualsiasi cosa sia fuori dal canale" Ue "è da guardare con estrema cautela", dice. 

Aifa: sorveglianza sulle offerte illegali 
Il pericolo delle possibili truffe collegate alla vendita illegale di vaccini anti Covid, denunciato oggi da Polizia e NAS, è anche all'attenzione di AIFA. "In queste settimane, la pressione mediatica e politica sul tema delle vaccinazioni ha visto operare intermediari non controllati, che come nel caso della Regione Umbria segnalato dai Carabinieri, cercano di frodare le amministrazioni, oppure propongono farmaci privi dei requisiti di sicurezza necessari". Lo ha dichiarato il Direttore Generale di AIFA, Nicola Magrini, che ha aggiunto: "per questo è fondamentale che non si deroghi dal rispetto delle norme per l'importazione dei farmaci, lavorando semmai per far sì che il meccanismo di acquisto centralizzato gestito dalla Commissione Europea diventi più efficiente e rapido".

"Ho chiesto agli uffici di dare riscontro anche alle richieste di chiarimenti normativi provenienti da più amministrazioni e che non sarebbero di competenza di AIFA: questo per evitare che la mancata conoscenza del quadro regolatorio da parte di strutture poco abituate alla gestione di emergenze come queste, possa generare uno spazio per l'infiltrazione di prodotti falsificati, pericolosi per i nostri pazienti".