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Coronavirus

La lotta alla pandemia

​Vaccino Moderna, pubblicati i dati della fase 3: efficace al 94,1%, al 100% in forme gravi

L'approvazione da parte dell'Ema è prevista per il 6 gennaio

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Tra i 30.420 partecipanti coinvolti nello studio sul vaccino di Moderna, 196 si sono ammalati di Covid con sintomi ma, di questi, solo 11 facevano parte del gruppo dei vaccinati, mentre 185 avevano ricevuto il placebo.

A confermare per il vaccino mRNA-1273 un'efficacia del 94,1% nel prevenire il Covid-19 sintomatico e del 100% contro le forme gravi, è la pubblicazione dei risultati dello studio di fase 3 Cove sulla celebre rivista peer review New England Journal of Medicine. I dati erano stati annunciati dall'azienda a fine novembre.

Sono oltre un centinaio i vaccini messi a punto o in via di sviluppo in diversi laboratori in tutto il mondo. Ma, al momento, sono tre i più promettenti e uno di questi è già stato approvato e somministrato in Europa, compresa l'Italia. Si tratta del vaccino Pfizer-BioNtech, basato su un sistema molto innovativo detto "a Rna". L'approvazione da parte dell'Ema, l'Agenzia dei farmaci europea, del vaccino prodotto dell'azienda americana Moderna, che si basa sulla stessa tecnologia di quello di Pfizer-BioNtech, è attesa, invece, per il 6 gennaio. Sul vaccino Oxford-Astrazeneca i tempi sono più incerti. Le autorità regolatorie attendono ulteriori dati e verifiche.

Pfizer e Moderna, arrivano 62 milioni di dosi vaccino
All'Italia vengono assegnate quasi "62 milioni di dosi" di vaccino anti-Covid nel prossimo futuro. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, nel corso di una conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

"L'Italia ha a disposizione per il primo vaccino approvato 27milioni 370mila dosi", ha ricapitolato Locatelli. "La negoziazione a livello europeo ha portato, come annunciato, alla disponibilità di 13 milioni e 285mila dosi addizionali. Solo con Pfizer nel nostro paese andiamo oltre le 40 milioni di dosi".

Per quanto riguarda Moderna "siccome tutti ci auspichiamo, fatta salva l'indipendenza dell'Ema, il giudizio positivo, ci saranno disponibili altri 10 milioni e 600mila dosi di vaccino. In corso in fase avanzata di negoziazione la possibilità di acquisire un numero equivalente da parte di Moderna, quindi anche qui andremmo a 21 milioni e 200mila dosi. "Sommando quel che abbiamo a disposizione da parte di Pfizer e di Moderna arriviamo a sfiorare i 62 milioni di dosi", ha notato Locatelli. "Questo senza contare gli ulteriori vaccini che potrebbero essere approvati, Johnson&Johnson, Astrazeneca, Sanofi, CureVac", ha detto. "Questo fine anno deve essere salutato accogliendo quello che, non credo essere esagerato, rappresenta un raggio di sole dopo una notte buia profonda e dolorosa come è stato il 2020, sia per le persone che hanno perso la vita sia per tutto l'effetto socio economico della pandemia". "A questo sforzo si aggiungono la messa in atto di tutta una serie di strategie dell'Agenzia italiana del farmaco di meccanismi puntuali rigorosi e stringenti per confermare i profili di sicurezza che hanno portato la Food and drug administration e l'Ema all'approvazione di Pfizer e in futuro, auspicabilmente, di Moderna e di tutte le altre aziende".