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Coronavirus

'Fase 2'

Coronavirus. Viminale: "Con ripresa intero circuito produttivo a rischio infiltrazione criminale"

Su indicazione del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese sono state previste l'intensificazione delle attività di prevenzione delle forze di polizia sul fenomeno del riciclaggio e sulle dinamiche societarie

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Il contesto economico-finanziario che si prefigura nella fase della 'ripresa', cosiddetta fase 2, "espone l'intero circuito produttivo e commerciale al rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata". E' quanto è stato sottolineato nel corso della riunione del comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto al Viminale, presieduto dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. Anche tenuto conto che la crisi in atto ha già prodotto un forte deficit di liquidità per le aziende e le famiglie e che è stato attivato un flusso di ingenti finanziamenti pubblici, sia nazionali sia comunitari, diretti alle imprese, questo scenario può favorire dinamiche corruttive e rapporti illeciti tra imprenditori, funzionari pubblici e organizzazioni criminali.

Intensificate attività di prevenzione sul fenomeno del riciclaggio e dinamiche societarie
Sono state previste l'intensificazione delle attività di prevenzione delle forze di polizia sul fenomeno del riciclaggio e sulle dinamiche societarie: con particolare attenzione alla filiera agroalimentare, alle infrastrutture sanitarie, all'approvvigionamento del materiale medico, al comparto turistico alberghiero, alla ristorazione nonché ai settori della distribuzione al dettaglio della piccola e media impresa. Inoltre il ministro dell'Interno ha elevato l'attenzione al monitoraggio dei 'reati spia' indici di infiltrazione criminale, anche mafiosa, nel circuito economico finanziario quali l'usura, l'illecita concorrenza attraverso la minaccia e la violenza, le truffe, il trasferimento fraudolento di beni, la corruzione e gli illeciti negli appalti.

Direttiva Prefetti vigilare sui rischi di inquinamento dell'economia legale
In questo contesto, il ministro dell'Interno ha già disposto alcuni interventi: la direttiva del 10 aprile ai prefetti per sollecitare la massima attenzione sui rischi di inquinamento della economia legale connessi al contesto dell'emergenza sanitaria e della crisi economica; il protocollo di legalità con il ministero dell'Economia e delle Finanze e con la Sace per assicurare la completa funzionalità del sistema di garanzia alle banche che finanziano le imprese, impedendo comunque l'erogazione di qualunque utilità di fonte pubblica a vantaggio degli operatori economici in odore di  condizionamento malavitoso; l'intensificazione dei contatti diretti, a livello centrale e periferico, con le associazioni di categoria al fine di potenziare il monitoraggio dei casi di default economico nonché di individuare aree sensibili per interventi di prevenzione.