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Coronavirus

Impennata di casi nel Lazio

Coronavirus. Zingaretti: "Rispettare regole". D'Amato: "Più controlli per chi arriva a Roma"

"Vanno osservate, altrimenti rischiamo di tornare indietro e bruciare tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi mesi" spiega il Governatore. Sui nuovi casi d'importazione, l'assessore alla Salute della Regione si dice "preoccupato" e che sarebbe necessario "affittare qualche hotel vicino all'aeroporto di Fiumicino e lì fare trascorrere la quarantena a coloro che entrano in Italia e arrivano da Paesi extra Ue". Poi aggiunge: "E' necessario fare tamponi in aeroporto e garantire isolamento"

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"Faccio un nuovo appello a tutti a rispettare le regole. I contagi aumentano perché molti non le rispettano. Atteggiamenti spavaldi e irresponsabili mettono a rischio la sicurezza degli altri". Lo afferma su Facebook il segretario nazionale del Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "Come diciamo da tempo - aggiunge - il virus è ancora in circolazione e abbassare la guardia ora è davvero sbagliato. Grazie alle centinaia di operatori sanitari, Forze dell'ordine, Sindaci e amministratori che sono attivissimi a individuare i positivi e poi isolare i focolai. Ma questo non può bastare: bisogna continuare a usare la mascherina, mantenere la distanza di sicurezza e igienizzare mani e  ambiente. Regole che non sono complicate, ma sono fondamentali per tutelarci e per questo vanno osservate, altrimenti rischiamo di tornare indietro e bruciare tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi mesi".

"Più controlli per chi arriva a Roma, isolamento fiduciario un flop"
"Ogni giorno ci troviamo con nuovi casi d'importazione, persone che portano il coronavirus da Paesi in cui sta ancora circolando moltissimo. Il sistema dei controlli alle frontiere non funziona, possibile che il governo non lo comprenda? Questa sottovalutazione mi sorprende. A questo punto, l'unico modo è affittare qualche hotel vicino all'aeroporto di Fiumicino e lì fare trascorrere la quarantena a coloro che entrano in Italia e arrivano da Paesi extra Ue". A dirlo in un'intervista al Messaggero Alessio D'Amato, assessore alla Sanità della Regione Lazio, che si dice "preoccupato" per i controlli inefficaci alle frontiere.

"Per il Lazio i problemi principali sono questi cittadini che tornano dal Bangladesh, per questo sta partendo una campagna di tamponi a tappeto destinati a questa comunità. I rappresentanti delle associazioni degli immigrati del Bangladesh ci hanno ringraziato. L'ultimo caso è un ragazzo di 25 anni, stava nel famoso volo via Dubai da Dacca, con cui sono arrivati già numerosi positivi", sottolinea D'Amato ricordando che l'uomo non si è messo in quarantena. 

"Parliamoci chiaro: lo strumento dell'isolamento fiduciario non funziona, è inutile che ci giriamo intorno - precisa quindi D'Amato - O si prendono degli alberghi nell'area dell'aeroporto e fai fare lì la quarantena, o non se ne esce. Mettiamoci nei panni di questi ragazzi del Bangladesh: se ne erano andati dall'Italia spaventati dall'epidemia, ora nel loro Paese la situazione è drammatica perché il coronavirus è fuori controllo e, visto che qua spesso hanno lavoro e residenza, fanno l'impossibile per tornare in Italia. Pensiamo davvero, al loro arrivo, che andranno in quarantena in un monolocale da soli? No, probabilmente andranno in appartamenti con altri connazionali che rischiano di contagiare, proveranno a riprendere subito il lavoro perché ne hanno bisogno. Ma lo stesso vale per chi arriva da Brasile, Stati Uniti, Messico, Pakistan. E vale anche per gli italiani che tornano da Paesi con quel livello di circolazione del virus".

"Noi ormai abbiamo una quarantina di casi di importazione, ma sono solo quelli intercettati", evidenzia D'Amato che sull'impennata dei casi nel Lazio (31 in un giorno) afferma "da una parte siamo consapevoli che abbiamo due cluster familiari sostanzialmente sotto controllo e che una decina di positivi sono stati intercettati negli accessi degli ospedali, dunque non c'è una situazione di emergenza. Dall'altra ripeto quello che ho sempre detto: c'è troppa rilassatezza, nei comportamenti, non si comprende che il virus circola ancora e c'è chi viene ancora ricoverato. Questo è un rischio".

D'Amato poi facendo riferimento ai dati di oggi (14 casi positivi e zero decessi, a Roma città si registrano 11 nuovi casi) avverte: "E’ necessario fare i tamponi all’aeroporto e garantire l’isolamento per chi proviene dai Paesi ad alto rischio. Continuiamo ad avere una prevalenza di casi di importazione".