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ECONOMIA

La Corte Costituzionale tedesca ipoteca il futuro della BCE

La sentenza potrebbe impedire alla Bundesbank di partecipare al QE. La Bce risponde continuerà il programma di acquisto di titoli di Stato. Dura reazione della Commissione: la banca centrale soggetta solo alla Corte Europea
 

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La Corte  Costituzionale tedesca ha confermato che il programma di  acquisto di titoli pubblici della Bce, ovvero il Qe, rispetta  le leggi federali della Germania, una decisione che consente  alla Bundesbank di continuare a prendervi parte attivamente.  La decisione inoltre mette al riparo il programma di acquisti  pandemico da 750 miliardi di euro lanciato dalla Bce il 18  marzo per contrastare l'impatto del coronavirus sull'economia  dell'eurozona. La corte si è espressa con 7 voti a favore e  un solo contrario. La tesi dei promotori del ricorso alla  Corte Costituzionale tedesca, un gruppo di accademici e  imprenditori, era che la Bce era andata oltre i propri poteri  nel lanciare il Qe nel 2015 ritenendo che questo strumento  incoraggi gli Stati a non seguire un percorso virtuoso di  consolidamento dei conti sapendo di poter contare sulla rete  di sicurezza della Bce.  

La Corte ha annunciato di "non aver riscontrato violazioni della regola del non finanziamento monetario dei Bilanci degli Stati" nei programmi di acquisti di titoli della Bce. Al tempo stesso però, nel comunicato su una sentenza molto attesa dai mercati, l'Alta Corte teutonica rileva "violazioni" da parte del governo per non avere adeguatamente impegnato la Bce sull'attuazione dei programmi di acquisti e in particolare affinché queste operazioni seguissero i necessari criteri di proporzionalità. Per questo "la Bundesbank - recita la sentenza della Corte tedesca - potrà non partecipare ulteriormente all'attuazione delle decisioni della Bce, fino a quando il Consiglio Bce non adotti una nuova decisione che dimostri in maniera comprensibile e sostanziale che gli obiettivi di politica monetaria perseguiti non sono disproporzionati".

Bce; "Ci esprimeremo a tempo debito"
La Bce risponde che sta valutando la sentenza della Corte Tedesca sul programma di acquisto di titoli di Stato "e si esprimerà a tempo debito". Lo si apprende da un portavoce della Banca Centrale Europea. Intanto si apprende che è prevista una convocazione della Bce per le 18.

Gualtieri: "Nessuna conseguenza su programma acquisto bond"
La sentenza della Consulta tedesca non avrà conseguenze sul pandemic purchase program e sul precedente QE. Lo ha affermato il ministro dell'economia, Roberto Gualtieri, in un'informativa alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato sull'Ecofin dello scorso 16 aprile."Sono certo che il chiarimento avverrà in tempi rapidi e che la sentenza non avrà alcuna conseguenza pratica" ha detto  "nel senso che la Bundesbnank continuerà ad essere parte attiva della politica monetaria comune europea e quindi continuerà ad acquostare i titoli di stato teeschi nell'ambito del precedente Quatitative Easing"."Ovviamente come anche la Corte ha chiarito - ha aggiunto Gualtieri - la sentenza neanche sotto questo aspetto procedurale di chiarimenti richiesto in alcun modo intacca l'attuale pandemic purchase program che la Bce sta con grande efficacia svolgendo".

Gentiloni: "E' istituzione indipendente"
"La Bce è una istituzione indipednente. la sua indipednenza è alla base della politica monetaria europea". Lo scrive su Twitter il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, commentando la sentenza della Corte costituzionale tedesca sul Quantitative easing.