Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/costa-concordia-processo-schettino-responsabile-secondo-i-vertici-costa-concordia-d342a3ed-4a68-4a84-8ddb-ab7e37ca5264.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Processo a Grosseto

Tragedia Costa Concordia: "Quella nave non doveva essere in quel posto"

Sentiti in aula l'ex direttore generale Giovanni Onorato e l'ex presidente e ad Pier Luigi Foschi: "Schettino responsabile, non l'unità di crisi". Ed emerge la scheda di valutazione in cui il Comandante era stato dichiarato "Insufficiente in leadership"

Condividi
Grosseto
"Per noi" di Costa Crociere "quella nave (la Costa Concordia, ndr) non doveva essere in quel posto a quell'ora, quella notte". Così l' ex direttore generale di Costa Crociere spa, Giovanni Onorato, ha testimoniato al processo di Grosseto sul naufragio avvenuto il 13 gennaio 2012.  Anche l'ex presidente e ad di Costa spa Pier Luigi Foschi, sentito oggi in aula, ha sostenuto che la causa del naufragio è da ricollegarsi alla "responsabilità del comando".

Foschi, comando a bordo non ebbe adeguati tempi di reazione
La Costa Crociere, con un'inchiesta interna, "incentrava sulla responsabilità del comando della nave, della conduzione della navigazione da parte di Francesco Schettino la causa del naufragio della Concordia all'Isola del Giglio" ha detto durante il processo l'ex ad. "La società - ha anche detto Foschi - non ritenne adeguati i tempi di risposta a bordo. Altresì le informazioni avute dall'unità di crisi non potevano consentire suggerimenti migliori di quelli che furono dati" a chi era sulla nave.
"Come azienda - ha risposto ancora Foschi alle domande in aula - non abbiamo intravisto nulla che potesse far scattare provvedimenti disciplinari", inoltre "l'unità di crisi non può imporre le decisioni". Dice poi di non aver mai sentito il Comandante Schettino "durante quel periodo di tempo nè successivamente".

Onorato: Schettino "insufficiente in leadership"
L'ex direttore ha parlato della schede di valutazione del Comandante Schettino in cui emerge che era "insufficiente in leadership, gravemente insufficiente nel trasferimento di informazioni ai vertici dell'azienda". La scheda di Costa Crociere è del 2008 ed è relativa alla sua attività di comandante di nave.

Gianni Onorato ha parlato anche di Roberto Ferrarini, il coordinatore dell'unità di crisi quella sera del naufragio: "Ferrarini partì subito per raggiungere l'unità di crisi, mi diceva che il comandante Schettino diceva di due compartimenti allagati ma che sembrava difficile che potesse avere informazioni in merito, specie sapendo che era su degli scogli".

Il momento del naufragio 
"Ero in Guadalupa, sulla nave Costa Luminosa quando il 13 gennaio 2012 mi chiamò il direttore generale Gianni Onorato circa alle 22.30 ora italiana - la testimonianza di Pier Luigi Foschi - Lui era in montagna con la famiglia, mi disse che  lo avevano informato che Costa Concordia aveva urtato una roccia al Giglio, aveva la voce di una persona in apprensione. La mia reazione è stata che il mondo ti cade addosso, ero lontano, non avevo informazioni". Poi ha ricordato Foschi  "chiamai Onorato, ma non sapeva molto, e poi il vicepresidente esecutivo Manfred Ursprunger, erano circa le 23 il quale mi disse che lo sbarco era praticamente terminato e che a bordo c'era solo l'equipaggio: ma poi Ursprunger mi richiamò chiedendo scusa per le informazioni sbagliate che mi aveva dato prima dicendomi che l'inclinazione della nave era superiore e che lo sbarco dei passeggeri non era ancora terminato. Mi cadde il mondo addosso per la seconda volta".